«Non è stato facile rimanere fuori a lungo e non ho sempre giocato al top nel finale di stagione ma la conquista dell'obiettivo mette tutto in secondo piano. Questa Reggiana ha fatto vedere che il gruppo c’è, spero si cambi il meno possibile»
«Mi è venuta l'ansia di non riuscire a raggiungere nuovamente l'obiettivo e non ho gestito bene le emozioni, ma ho cercato di dare tutto me stesso. Il futuro? Alla Reggiana auguro tanti campionati di Serie B, io sarei felice di rimanere»
«Montalto ho preferito non rischiarlo, mi dispiace per Libutti ma avrà tante altre occasioni. I ricordi più belli? Cesena e la festa in piazza. Ho sempre avuto fiducia nei giocatori e sapevo di avere la squadra per poter vincere il campionato»
«Qualche errore dobbiamo concedercelo, in questo momento della stagione la gamba non risponde come qualche settimana fa e voglio fare giocare anche chi è un po' arrugginito. Montalto? Aveva preso un brutto colpo, avrà spazio nella prossima gara»
«Esultiamo noi in primis per i sacrifici fatti, le difficoltà affrontate, le gioie e le sofferenze vissute. Farlo in uno stadio pieno è stata un'emozione incredibile. Il rigore? Gli attaccanti sono egoisti, Eric dovrà pagare...»
«Vincere da capitano è un’emozione che non capita tutti i giorni: mi sto godendo questo momento. Dopo la Recanatese siamo stati bravi a portare la fortuna dalla nostra parte. Ringrazio tutti, anche chi ha criticato perché ci ha fatto crescere»
«Ho sempre detto che sarei andato lì a festeggiare se avessimo raggiunto l'obiettivo. Così è stato e sono contento di aver visto i tifosi da vicino. Un'immagine della stagione? La vittoria di Cesena, poi ovviamente Olbia»
«Sin dalla prima intervista avevo detto che ero venuto qui per vincere, dopo due anni posso finalmente dire di esserci riuscito»
«Ci sono stati periodi duri ma non ci siamo mai abbattuti, abbiamo vinto quando è arrivato lo schiaffo più grande. In questi due anni spero di avere dimostrato di essere un giocatore da Reggiana»
Stagione da incorniciare per il bomber granata, capocannoniere della squadra ed elemento prezioso nella cavalcata che alla fine ha portato alla meritata promozione in Serie B
«Questa vittoria ce la meritiamo tutti, in primis la società che ha fatto grandi sforzi e ha continuato a crederci. Nessuno avrebbe retto a una retrocessione e ad una perdita di campionato all'ultima giornata come successo l'anno scorso»
«Ci abbiamo messo tanto per realizzare questo e non si tanto tante cose che sono successe e non sono state facili da gestire. Siamo stati molto bravi, faccio i complimenti a tutti. Il mio futuro? Adesso non ci penso. Ma se dovessi restare...»
«Emozione troppo bella, è il primo campionato che vinco. Dopo tutte le difficoltà degli ultimi due anni, abbiamo meritato questo successo. E il merito è anche di chi ha giocato poco: senza questi giocatori non si arriva così in alto»
«Non abbiamo amministrato bene e abbiamo preso gol con troppa facilità, ma siamo stati bravi a reagire. Chiederò ai miei giocatori di passare una Pasqua un po’ distratta, l'obiettivo è vicino. Ora è importante recuperare le energie fisiche»
«La squadra non è preoccupata, c'è coesione e remiamo tutti verso l'obiettivo. Nessuno si immaginava un nostro recupero allo scadere. L'arbitraggio? Ci vogliono gli attributi, la prestazione del direttore di gara non è stata all'altezza»