foto Silvia Casali
foto Silvia Casali

La Reggiana incassa la seconda sconfitta della stagione, e mister Davide Dionigi non nasconde il disappunto per l’atteggiamento del primo tempo. La squadra paga la fisicità avversaria e alcune assenze importanti, ma il tecnico invita a resettare subito e a prepararsi con la giusta cattiveria per la prossima sfida contro lo Spezia, in programma fra tre giorni al “Città del Tricolore”.


«Non siamo partiti bene, l’atteggiamento non è stato quello giusto e a livello di agonismo siamo stati lontani dalle precedenti partite - ha dichiarato l'allenatore granata in sala stampa al “Druso” - Forse è la prima gara che sbagliamo, ma può succedere nel nostro percorso. Dietro abbiamo subito la fisicità sulle palle alte e questo ci ha pesato, ma mi ha dato più fastidio l’atteggiamento: non è da noi. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, ma questa partita va dimenticata in fretta».

Il rammarico è aver buttato via il primo tempo?
«Certo, non mi è piaciuto l’atteggiamento nel primo tempo, ma voglio pensare sia stato un incidente di percorso. Fa tutto parte del percorso di crescita, soprattutto per i più giovani che oggi hanno faticato un po’».

Cosa serviva per contrastare meglio il Südtirol?
«Abbiamo pagato la loro fisicità, ci mancavano centimetri sulle palle alte e sui duelli con gli attaccanti. Dovevamo metterci più cattiveria, quella che ci ha sempre contraddistinto».

È una sconfitta che fa male?
«Sì, ma abbiamo la fortuna di poterci rifare tra tre giorni. Dobbiamo resettare subito e affrontare la prossima partita con l’atteggiamento giusto».

La partita era stata preparata così o è andato tutto storto?
«Dovevamo stare più corti e invece siamo stati troppo lunghi sulle seconde palle. Passando a uomo ci siamo sistemati meglio, ma ormai era compromessa. Peccato perché senza il terzo gol forse avremmo riaperto la partita».

Si è sentita l’assenza di alcuni difensori?
«Siamo in emergenza con quattro titolari fuori. Mancano giocatori fisici come Rozzio, Quaranta e Magnani, ma al di là di questo non mi è piaciuto l’atteggiamento. Per la prima volta sbagliamo su questo aspetto, e ci può stare soprattutto da parte dei più giovani, ma ci sono attenuanti che non devono diventare alibi».

Il raddoppio del Südtirol è stata una mazzata?
«Sì, non eravamo abituati a trovarci in questa situazione, e ci ha portato un po’ di scoramento e paura. Non abbiamo reagito come sempre e l’aspetto caratteriale mi ha deluso. Dobbiamo lavorare su questi aspetti».

Perché ha scelto Bozzolan e Girma dall’inizio?
«Marras aveva problemi al polpaccio e non era sicuro di potercela fare, quindi ho optato per Bozzolan. Girma stava bene in settimana e volevo sfruttare le sue qualità tra le linee. Non è andata come pensavamo, ma può capitare. Chi è entrato dopo ha cercato di dare vivacità, ma non siamo stati ordinati come di solito».

Questo stop è solo una questione di testa o anche merito avversario?
«Abbiamo pagato la fisicità del Südtirol, ma anche la nostra mancanza di cattiveria. Può succedere, l’importante è resettare subito».

C’è qualcosa di positivo in vista dello Spezia?
«Nel secondo tempo abbiamo provato a giocare di più, anche se non siamo stati lucidi negli ultimi passaggi. Dobbiamo ripartire da quello che sappiamo fare».

L’assenza forzata di Rozzio e Quaranta, oltre a Magnani, sarà ancora un problema?
«La Reggiana è stata costruita per avere questi giocatori come titolari, ora siamo in emergenza. Speriamo di recuperare almeno Magnani entro la sosta. Gli altri, come Papetti, Libutti e Bonetti, hanno dato il massimo e vanno solo ringraziati».

Ci sarà turnover martedì?
«Sì, qualcuno riposerà, altri non hanno ancora raggiunto la miglior condizione. Lavoreremo su fisico, tattica e cattiveria».

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