Reggiana, una settimana all’apertura del calciomercato: idee, valutazioni e possibili scenari

Con il 2025 ormai agli sgoccioli, per la Reggiana – e soprattutto per il direttore sportivo Domenico Fracchiolla – si avvicina il momento di tornare a concentrarsi sul mercato. La sessione invernale del calciomercato 2025/26 scatterà ufficialmente il 2 gennaio e si chiuderà il 2 febbraio, concedendo ai club un mese pieno per intervenire in vista della seconda metà di stagione. Un periodo che, come sempre, si annuncia delicato e da affrontare con attenzione, soprattutto per una squadra chiamata a trovare continuità e profondità in un campionato lungo e logorante.

In casa granata le valutazioni sono già partite da tempo e non riguardano soltanto eventuali innesti, ma anche la gestione di una rosa che nel girone d’andata ha mostrato buone potenzialità alternate a qualche passaggio a vuoto. In quest’ottica, è facile immaginare che il mercato possa portare ritocchi mirati, senza stravolgimenti. Tra i profili accostati alla Reggiana nelle ultime settimane c’è quello di Emmanuel Gyabuaa, centrocampista italiano classe 2001 attualmente all’Avellino, ma di proprietà dell'Atalanta. Cresciuto nel vivaio del club orobico – con due titoli Primavera in bacheca – Gyabuaa ha già accumulato diverse esperienze tra i professionisti, soprattutto in Serie C con Pescara e Atalanta Under 23, oltre a qualche presenza in Serie B con il Perugia nella stagione 2021/22. In questo campionato lo spazio trovato in Irpinia è stato limitato (cinque apparizioni, tutte da subentrato) e la sensazione è che il suo futuro possa essere oggetto di valutazioni già nei primi giorni del 2026. Sul giocatore, secondo quanto filtra, ci sarebbe anche l’interesse del Mantova: uno scenario che rende prematuro sbilanciarsi, ma che andrà monitorato con attenzione. Uno sguardo anche al reparto offensivo: il rendimento a fasi alterne di Mathis Lambourde apre più di un interrogativo su un possibile innesto davanti, anche alla luce dei recenti acciacchi che hanno colpito Girma e Gondo. Allo stesso tempo, il recupero di Mario Sampirisi offre qualche garanzia in più sul piano difensivo e consente di guardare con maggiore serenità anche alla fascia destra, dove Manuel Marras è stato fin qui l’unico a garantire continuità.

Sul fronte delle uscite, è invece plausibile che uno o due elementi possano salutare, soprattutto tra coloro che hanno trovato meno spazio nella prima parte di stagione. Tra i nomi più chiacchierati c’è quello del trequartista Damiano Basili, molto apprezzato in Serie C e potenziale candidato a una soluzione in prestito. Tornano inoltre a circolare voci attorno a Leo Štulac: in estate il regista sloveno aveva declinato diverse destinazioni e l’interesse del Brescia, emerso nei giorni scorsi, potrebbe rivelarsi poco più di una suggestione. Anche in questo caso, sarà il tempo a chiarire se ci siano margini concreti di manovra. Situazione più sfumata per Leonardo Mendicino e Francesco Pio Vallarelli. I due centrocampisti figurano tra i meno utilizzati in termini di minutaggio complessivo, ma nelle ultime settimane hanno trovato maggiore continuità nelle rotazioni di Dionigi. Una loro eventuale partenza non è dunque scontata, nonostante i numeri raccolti finora. Il mercato in entrata della Reggiana, intanto, si è già mosso a dicembre con l’ingaggio di Tomas Lepri, arrivato da svincolato dopo l’esperienza al Rimini. Per il difensore classe 2003, però, il futuro potrebbe passare ancora da un prestito in Serie C, dove non mancano le pretendenti: l’Ascoli è una delle piste più concrete. Capitolo a parte merita la situazione legata a Giangiacomo Magnani, sulla quale nelle ultime settimane si è probabilmente scritto anche troppo, come ha sottolineato di recente Fracchiolla. Il giocatore è di proprietà del Palermo, che non ha mai nascosto di gradire un suo ritorno, ma al momento è legato alla Reggiana da un prestito valido fino al 30 giugno 2026. Il trasferimento in granata a fine agosto era stato dettato da motivazioni personali e altrettanto personale sarà la scelta del giocatore di proseguire o meno fino alla naturale scadenza dell’accordo. Al momento, non ci sono elementi oggettivi che facciano pensare a sviluppi imminenti.