Il ds Fracchiolla: «Ora seve una reazione. La salvezza va costruita punto dopo punto»
«Le critiche sono giuste e le accettiamo: chi ha giocato è in grado di affrontare queste partite. Bastava poco per ottenere un risultato positivo. Mercato? C'è fiducia nel gruppo. Magnani è legato a Reggio, si sta parlando troppo di lui...»

Al termine della sconfitta subìta dalla Reggiana contro il Pescara, il direttore sportivo granata Domenico Fracchiolla si è presentato in sala stampa e davanti alle telecamere con il volto amareggiato, deluso e infastidito dall’atteggiamento messo in campo dai giocatori di mister Dionigi.
«Abbiamo perso perché non abbiamo avuto il solito atteggiamento, dopo questa partita le critiche sono giuste e dobbiamo accettarle - sottolinea subito Fracchiolla - Le assenze fanno parte del gioco ma non devono essere un alibi perché i giocatori che sono scesi in campo sono in grado di giocare queste partite».
Perché a volte viene meno questo furore agonistico e la voglia di andarsi a prendere la vittoria?
«Io l'ho già detto a tutti: le grandi vittorie come quella di Modena poi portano con se degli strascichi negativi. Avremmo potuto fare degli step in avanti e invece ci troviamo a commentare una sconfitta e, paradossalmente, a guardare i risultati degli altri. Voglio una reazione, la pretendo, perché non possiamo passare dall'essere una possibile sorpresa ad una squadra che ha collezionato tre punti nelle ultime quattro partite».
La Reggiana riesce a vincere i derby con Modena e Cesena ma con le squadre che lottano per i suoi obiettivi fallisce. Come mai?
«Perché ci accontentiamo. Manca quella sana ambizione e voglia di crescere che altre squadre hanno, come la voglia di vincere le partite. Il Pescara arrivava sempre prima sulla palla e ha vinto meritatamente. Sono arrabbiato, perché bastava poco per portare a casa un risultato positivo».
Adesso si va a Marassi contro la Sampdoria. Che partita sarà?
«Non voglio dire sia una partita delicata, perché la classifica ci dà una certa tranquillità, ma sicuramente è importante e dove voglio vedere la Reggiana che conosciamo e non quella vista a Pescara».
Gennaio si avvicina. Questi ultimi risultati influiranno sul mercato di riparazione?
«Noi abbiamo fiducia nel gruppo, riteniamo che sia una squadra che ha qualità importanti. Sappiamo che il nostro è un percorso e non dobbiamo pensare assolutamente di essere arrivati, come forse qualcuno pensa. La Reggiana non è una squadra che ha bisogno di rivoluzioni, deve solamente capire e trarre beneficio da questi passaggi a vuoto. Lo ripeto, da una partita brutta come questa si poteva comunque portare a casa un punto».
Si continuano a sentire con insistenza voci del ritorno di Magnani a Palermo…
«Il giocatore sta lavorando tranquillamente, è molto legato alla città di Reggio e a questa maglia. Preferisco non commentare queste voci perché ci dietro ci sono questioni personali delicate. A Palermo si sta parlando troppo, e questa cosa mi lascia un po' perplesso».
A fine partita, Portanova ha rimproverato severamente Lambourde che non aveva più il coraggio di tornare negli spogliatoi…
«Sono cose che succedono e restano in campo. Dobbiamo alzare tutti quanti l'attenzione, abbiamo ancora una gara da disputare entro la fine dell'anno e dobbiamo assolutamente cambiare atteggiamento. Sono molto arrabbiato, i giocatori non hanno capito che ci stiamo giocando tanto. La salvezza va conquistata punto dopo punto e non bisogna affannarsi nell'ultimo periodo della stagione».


