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Un anno da ricordare: il 2020 granata

Dodici mesi di passione, dal trionfo ai playoff al ritorno in B passando per l'emergenza Covid e il doloroso addio di Spanò

31.12.2020 15:45


Il 2020 è un anno che difficilmente potremo dimenticare, a prescindere da tutte le questioni extra calcistiche che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi cambiando il nostro modo di vivere. Il tifoso granata non potrà mai dimenticare la gioia provata, ahimè non allo stadio, nel vedere la sua squadra del cuore conquistare la promozione più ambita degli ultimi 20 anni al termine di una stagione che definire fantastica è a dir poco riduttivo.

Utilizzando lo stesso schema proposto negli ultimi tre anni (qui il riassunto del 2019) abbiamo ripercorso i principali eventi che hanno segnato il 2020 della Reggiana: dallo stop del campionato causa Covid fino al ritorno in Serie B dopo 21 anni di spasmodica attesa, passando per l'entusiasmante cavalcata dei ragazzi di Alvini ai playoff.

 


 

GENNAIO. Il 2020 granata inizia nel segno del mercato: il ds Tosi a sorpresa riporta in granata Zamparo, mentre Valencia e Favalli rinforzano centrocampo e difesa. Il campionato riparte dal tris al Ravenna di Foschi e dalla sudata vittoria a Imola mentre nel recupero con la FeralpiSalò arriva solamente un pareggio. Il mese si chiude con l'importante successo casalingo contro il Sudtirol e l'omaggio del "Città del Tricolore" a Kobe Bryant mentre Tosi completa il mercato con l'arrivo di Serrotti e la firma di Pellizzari.

FEBBRAIO. La nebbia non ferma il cammino dei granata che superano di misura il Fano e si presentano al big match col Carpi forti della seconda posizione in classifica, ma la sfida del "Cabassi" è una completo disfatta per la banda di Alvini che cade 5-1 contro i biancorossi. La società vuole dare un segnale forte con il rinnovo di mister Alvini e del suo staff, oltre al ds Tosi, per una stagione. Sul campo i granata ripartono con un netto 3-1 all'Arzignano di Colombo. A Gubbio la Regia non va oltre lo 0-0 mentre in Italia si presentano i primi casi di Coronavirus e diverse gare iniziano a essere rinviate.

MARZO. Il primo caso di Covid-19 colpisce lo spogliatoio granata: si tratta di Favalli. Intanto la Lega Pro rinvia tutte le gare di marzo e aprile a data da destinarsi e si inizia a discutere su come si potrebbe portare a termine il campionato.

APRILE. Continua il tira e molla tra le varie federazioni che non trovano una linea comune sulle modalità di conclusione della stagione. L'ipotesi della promozione di una quarta squadra tramite sorteggio non trova l'approvazione dei vertici di via Brigata Reggio. Nel frattempo le attività del Settore Giovanile granata sono sospese definitivamente e la società inizia ad adoperarsi in diverse raccolte fondi a scopo benefico. 

MAGGIO. L'Assemblea dei club di Serie C propone la sospensione del campionato e la promozione di un quarto club per meriti sportivi, decisione che premierebbe il Carpi. La Reggiana non ci sta e alza la voce. Il Consiglio Federale di metà mese però cambia le carte in tavola: si torna a giocare. Il Consiglio Direttivo della Lega Pro prende atto delle indicazioni arrivate dall'alto e propone la promozione diretta delle prime tre classificate e playoff e play out su base volontaria.

GIUGNO. Il 4 giugno, dopo più di tre mesi di stop, la Reggiana torna ad allenarsi. La FIGC ratifica la proposta della Lega Pro con una sorpresa gradita ai tifosi granata: la Reggiana è la migliore tra le seconde, in pole position per la promozione tra i cadetti ai playoff. Il 30 giugno prendono il via i playoff in forma ridotta con il primo turno eliminatorio dove non mancano alcune esclusioni eccellenti. Viene confermata l'assenza del pubblico dagli stadi.

LUGLIO. Si registrano diverse novità all'interno della società granata: Amadei sale al 37% di quote mentre Cattani viene nominato dg. Nel secondo turno playoff avanzano le big mentre nel primo turno della fase nazionale si registrano diverse sorprese: fuori Padova e Triestina. La Reggiana finalmente conosce il nome della sua avversaria: il Potenza. Il 13 luglio al "Città del Tricolore" si alza il sipario sul playoff dei granata, che avanzano in semifinale grazie ad un super Venturi. Quattro giorni più tardi sempre a Mancasale arriva il Novara, sorpresa dei playoff capace di eliminare il favorito Carpi. La Regia fatica ma grazie a Kargbo e Spanò conquista la finale. Mercoledì 22 luglio in città si respira un'atmosfera elettrizzante e poco dopo le 22 il sogno di realizza: la Reggiana supera il Bari grazie al gol di Kargbo ed è promossa in Serie B! Reggio non va a dormire e i festeggiamenti proseguono per tutta la notte. Il giorno dopo la promozione Spanò si laurea, ma non è finita qui: il 29 luglio a sorpresa il capitano annuncia il suo ritiro dal mondo del calcio per proseguire con gli studi.

AGOSTO. Il ds Tosi non ha tempo per riposare, bisogna costruire la nuova Reggiana. Si parte con una conferma importante: Radrezza. A breve distanza arrivano anche quella del nuovo capitano, Rozzio, e i rinnovi di Rossi ed Espeche. Il primo rinforzo è Gyamfi, seguito dai giovani Germoni e Cambiaghi. Il 22 agosto la squadra parte per il ritiro di Carpineti ma restano in città diversi big, esclusi dal progetto tecnico, come Scappini e Staiti. Tosi prosegue con il mercato: dalla Fiorentina arriva il portiere Cerofolini, dalla Roma Pezzella e dal Cesena Zampano. A fine mese un altro gradito ritorno: Lunetta.

SETTEMBRE. Narduzzo dopo quattro anni saluta Reggio mentre arriva la firma di Voltan, trequartista a lungo inseguito nel mercato invernale. Dopo lunghe settimane di attesa si uniscono alla squadra Muratore e Mazzocchi, due promettenti giocatori in orbita Atalanta. Le prestazioni in precampionato sono altalenanti: a Firenze i granata cadono pesantemente sotto i colpi di Ribery &co. mentre a Padova arriva l'ultima sconfitta prima del debutto in B. Presso la sede di Immergas la società presenta le nuove divise mentre Tosi deve risolvere un intoppo di mercato con il Livorno che porta alla rinuncia al tesseramento del difensore Di Gennaro, prontamente sostituito dall'albanese Ajeti e dal giovane Gatti. Intanto il prestito di Scappini al Modena fa discutere i tifosi. Il 27 settembre la Reggiana torna a giocare in B dopo 21 anni pareggiando per 2-2 con il Pisa al "Città del Tricolore". Dopo un lungo tira e molla con il Crotone arriva la firma e il ritorno di Kargbo. Il mese si conclude con il pirotecnico 6-5 dopo i calci di rigore in Coppa Italia con il Monopoli, ma la gioia per il passaggio del turno è destinata a durare poco.

OTTOBRE. Il Giudice Sportivo decide di non omologare la vittoria dei granata: la posizione di Kargbo risulta essere irregolare a causa di una squalifica del 2018 non scontata di cui si era persa traccia, quindi viene sancita la sconfitta a tavolino per la Regia. In campionato la squadra centra il primo successo in trasferta sul campo della Virtus Entella. Il 5 ottobre chiude il mercato: Serrotti, Santovito e Favalli lasciano la Reggiana. Cerofolini e Muratore debuttano con la Nazionale Under 21, in campionato arriva il primo k.o. contro il ChievoVerona. Lo spettro del Covid-19 torna ad aleggiare sulla squadra che, con la testa altrove, perde di misura ad Ascoli. I calciatori granata positivi aumentano e la società ottiene il rinvio della gara interna col Cittadella, ma la situazione non migliora e il numero di contagiati sale fino a 29. La Reggiana decide di non presentarsi a Salerno mentre gli avversari scendono regolarmente in campo: il risultato della partita resta sub iudice.

NOVEMBRE. La Lega di Serie B prende posizione sul mancato rinvio del match con la Salernitana, affermando che tale decisione non era di sua competenza. La squadra l'8 novembre torna a giocare dopo tre settimane di stop forzato superando a sorpresa il Venezia. Dopo la sosta per le nazionali i granata incappano a Lecce in una pesantissima sconfitta per 7-1 poche ore dopo la decisione del Giudice Sportivo che infligge il k.o. a tavolino (senza punti di penalizzazione) con la Salernitana. Con la Cremonese al "Città del Tricolore" la Regia non va oltre il pareggio, beffata al 90' dai grigiorossi. Fuori dal campo viene raggiunto l'accordo per il nuovo polo sportivo di Via Agosti: la Reggiana da settembre 2021 avrà una nuova casa.

DICEMBRE. Il mese inizia con una grande prova di forza e carattere contro il Monza, liquidato con tre reti. Il 10 dicembre si concretizza l'atteso passaggio di consegne tra Quintavalli a Salerno, che diventa il nuovo presidente. Il sabato successivo a Cosenza la squadra di Alvini soffre ma porta a casa tre punti importantissimi in chiave salvezza. Il tour de force imposto dal calendario inizia a farsi sentire e la Reggiana inciampa per due volte di fila contro Frosinone e Brescia. Costa e compagni a Empoli indossano l'elmetto e riescono a strappare un buon punto, ma il 2020 si conclude nel peggiore dei modi con due nuovi stop consecutivi: il primo in casa con la Reggina arriva solamente a pochi secondi dallo scadere, il secondo a Pordenone si delinea in maniera più netta.

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