«Venire alla Reggiana è stata la scelta giusta, questa è la piazza ideale per i giovani. Con il nuovo preparatore abbiamo ridotto i carichi, gli allenamenti sono più intensi. Pajač? Mi parla tanto e mi dà una mano, non vedo l'ora che rientri»
«Non guardo la classifica, dobbiamo fare punti con tutti. In ogni partita è necessario capire quando tenere botta e quando fare male. Io para rigori? Ho una buona media, ma la soddisfazione è nulla se poi non riesco ad aiutare la squadra...»
«Non è stato facile restare in panchina, ma bisogna saper accettare le scelte dell'allenatore. Il gruppo è coeso e ci sono ragazzi di belle speranze che ascoltano e chiedono consigli. Con la Feralpi non dobbiamo commettere gli errori di Terni»
«La mia famiglia, i compagni e la società mi hanno dato una grande mano nel periodo più difficile. Da fuori ho capito quanto è importante la famiglia granata. Il futuro? Resto anche in B, lavorerò al massimo per meritarmi tutto questo affetto»
«Al di là del risultato, l'importante è che ci sia stata la prestazione nel secondo tempo. Contro il Catanzaro vogliamo metterci alla prova e alzare il livello. Io in B? Ovviamente mi piacerebbe rimanere ma non conosco ancora il mio futuro»
«Mi dispiace per il risultato perché avevamo riattaccato la spina e preparato questa gara. Loro hanno fatto tre tiri e tre gol, ma ci sono tanti demeriti nostri. Il futuro? Resto in attesa, chiaramente mi piacerebbe giocare la Serie B a Reggio»