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Guglielmotti: «Poteva sembrare una vittoria scontata ma non lo era. Con l'Entella non giocheremo per lo 0-0»

«Sapevamo che le palle inattive erano un'arma importante e le abbiamo sfruttate. Nei primi minuti dovevamo prendere confidenza con il terreno, poi è andata in discesa. Sabato prossimo ci attende una gara complicata, ci sarà da battagliare...»

05.03.2023 20:00

Davide Guglielmotti si presenta all’intervista post gara in compagnia del suo inseparabile stereo che lo segue anche in tutti gli allenamenti. Il suo contributo sulla fascia destra è stato importante, prezioso come la sponda di testa che ha contribuito ad aprire le marcature nella vittoria contro la Vis Pesaro.

«Abbiamo preparato le palle inattive bene, come facciamo sempre - sottolinea l'esterno classe ‘94 - Ogni tanto riescono, ogni tanto no, come è normale che sia. Oggi siamo stati molto bravi, prima di tutto i tiratori, chi ha fatto la sponda e chi ha fatto gol. Sapevamo che la partita anche per il campo sarebbe stata molto difficile. Già dai primi dieci minuti lo abbiamo capito, a livello di difficoltà fisica, per i tanti contrasti aerei e seconde palle da combattere. Sapevamo che le palle inattive erano un’arma importante, quindi siamo stati bravi a sfruttarle a dovere».

Quindici minuti iniziali non eccezionali della Reggiana, poi avete cominciato a fare la partita: è andata così?
«Diciamo che la partita sapevamo che sarebbe stata sporca e che c’era possibilità, magari con un controllo sbagliato, di poter concedere occasioni agli altri. Dovevamo un attimo capire anche i rimbalzi del pallone sul terreno, poi è andata in discesa. La gente poteva pensare che la Reggiana va a Pesaro e vince sicuramente perché prima in classifica, ma è stata davvero una partita difficile, primo per il campo e poi perché conosco il loro mister e so che le sue squadre sono sempre battagliere».

Giocare con la palla lunga non poteva essere un'opzione?
«Non sempre perché la nostra impronta di gioco è diversa. Quando hai giocatori in mezzo al campo come Rossi, Kabashi e Nardi buttare via la palla non è sempre la soluzione migliore. La nostra indole è diversa, poi l’anno scorso eravamo un po’ bersagliati dal fatto che si diceva che in campi brutti la Reggiana faticava un po’, adesso siamo contenti di dare risposte anche quando ci si aspetta che la squadra non le possa dare».

Questa vittoria importante è un segnale che mandate a chi vi insegue?
«In un campionato così lungo i segnali vanno dati settimanalmente, questo è uno ma ne dovremo dare ancora otto»

Sabato prossimo la responsabilità della partita sarà più dell’Entella che vostra…
«Queste partite ogni squadra le prepara in modo da disputare la miglior gara possibile mettendo in campo i giocatori migliori per cercare di vincere. Non penso che né noi né loro penseremo di fare una partita restia e credo che le motivazioni sia per noi che per loro siano molto importanti».

Non giocherete per lo 0-0, vero?
«È così e lo abbiamo dimostrato a Cesena. Ovviamente sarà una partita molto complicata, i livelli delle squadre si parificano e quindi ci sarà da battagliare».


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