«La mia famiglia, i compagni e la società mi hanno dato una grande mano nel periodo più difficile. Da fuori ho capito quanto è importante la famiglia granata. Il futuro? Resto anche in B, lavorerò al massimo per meritarmi tutto questo affetto»
«Al di là del risultato, l'importante è che ci sia stata la prestazione nel secondo tempo. Contro il Catanzaro vogliamo metterci alla prova e alzare il livello. Io in B? Ovviamente mi piacerebbe rimanere ma non conosco ancora il mio futuro»
«Mi dispiace per il risultato perché avevamo riattaccato la spina e preparato questa gara. Loro hanno fatto tre tiri e tre gol, ma ci sono tanti demeriti nostri. Il futuro? Resto in attesa, chiaramente mi piacerebbe giocare la Serie B a Reggio»
«Il gol alla Torres è stato liberatorio, l'importante è raggiungere il nostro obiettivo. Il ruolo? Mi piace allargarmi, il mister dà molta libertà. Rimpianti per avere lasciato la B? Nessuno, anzi non pensavo di trovarmi così bene a Reggio»
«La Torres è una squadra dinamica, assomiglia al Fiorenzuola. Alla terza gara di fila bisogna puntare sulle motivazioni e riuscire a tirare fuori le energie rimaste. Non siamo mai stati liberi mentalmente, sappiamo cosa chiedono tifosi e società»
«Dentro lo spogliatoio non c'è una mela marcia, siamo tutti indirizzati verso il nostro obiettivo. I tifosi? Sono arrabbiati e li capisco, ma penso che abbiano apprezzato l'impegno. Poi se c'è qualcuno che fischia, ci prendiamo anche quello»
«Sapevamo che le palle inattive erano un'arma importante e le abbiamo sfruttate. Nei primi minuti dovevamo prendere confidenza con il terreno, poi è andata in discesa. Sabato prossimo ci attende una gara complicata, ci sarà da battagliare...»
«Il campo era molto irregolare ma ci eravamo preparati per questo. Montalto? Quando rientrerà le cose non potranno fare altro che migliorare, io però sto bene fisicamente. Il big match con l'Entella? Si va sempre in campo per vincere»
«Con la Carrarese abbiamo mosso la classifica, domenica non dovremo preoccuparci del campo. Sono innamorato di Reggio, punto alle 150 presenze. Entella o Cesena? Stiamo bene, l'avversario più grosso siamo noi stessi. La sorpresa? Pellegrini»