Motta 6,5 Titolare proprio nello stadio in cui avrebbe dovuto debuttare tra i pali prima del rinvio dello scorso 21 aprile, viene subito messo alla prova dai biancazzurri ed è reattivo sui tentativi di Borrelli e Galazzi, in mezzo uno scivolone su un rinvio che poteva costare caro. Nella ripresa non è molto sollecitato, ma si fa trovare pronto allontanando con i pugni alcuni insidiosi traversoni. Non ha colpe sui gol presi: nel secondo è spiazzato da una deviazione a centro area.

Meroni 6 Stringe i denti e si conferma titolare. In avvio è il più attento e in palla dei tre dietro, sui palloni alti si fa valere, ma in occasione del gol di Bianchi non chiude in tempo sull'attaccante biancazzurro, che può caricare il sinistro e calciare sotto l'incrocio. Dopo l'intervallo si sposta al centro e resiste finché le forze glielo consentono (dal 18'st Sosa 6: a due mesi dall'ultima apparizione con la Sampdoria, torna come braccetto difensivo in un momento complicato del match e non commette leggerezze. Sul pallone di Verreth che termina in fondo al sacco c'è un tocco fortuito, suo o più probabilmente di Calvani al suo fianco).

Rozzio 5,5 Già in debito d'ossigeno a Castellammare, tiene botta e guida la difesa soffrendo nell'arrembaggio iniziale dei lombardi, con Borrelli che lo anticipa dopo pochi secondi. Calcola male i tempi dell'uscita su Bianchi, lasciando campo libero al numero 29 biancazzurro che ringrazia e va a segno. Sul corner di Reinhart trova un buon impatto sul pallone, Lezzerini però è attento (dal 1'st Nahounou 6,5: impatto più che positivo per il roccioso centrale francese classe 2005. Gioca senza paura e rischia anche qualche giocata e anticipo a centrocampo, portando quasi sempre a casa il duello. Borrelli non ha vita facile dalle sue parti, Moncini lo anticipa di testa solamente una volta).

Lucchesi 6,5 Dietro fa valere il suo fisico e non disdegna qualche iniziativa nella metà campo bresciana, come in occasione del pareggio di Girma: la rete che impatta il risultato prima dell'intervallo nasce proprio da una sua galoppata sulla sinistra con cross al bacio per l'inzuccata del trequartista svizzero.

Libutti 6 La stanchezza si fa sentire anche per lui, più impreciso rispetto al solito. In fase offensiva non punge, dietro se la cava meglio però nell'occasione del raddoppio biancazzurro non chiude con i tempi giusti sullo sviluppo dell'azione sulla sua fascia.

Ignacchiti 6 Termina la stagione senza riuscire a togliersi la soddisfazione di segnare, ma a Brescia le opportunità per incidere sono davvero poche. Un po' in ombra nella prima metà di gara, alza i giri del motore nelle ripresa pur senza lasciare il segno.

Reinhart 6 Come tanti compagni, anche il regista italo-argentino stringe i denti e dà il suo contributo fatto di giocate intelligenti e qualche recupero prezioso. Alza bandiera bianca a metà secondo tempo (dal 24'st Štulac 6: ha piedi educati che danno qualità al gioco dei granata, ma non trova l'occasione giusta per accendere la Regia. Ha un paio di chance per fare male da calcio piazzato, ma la distanza è eccessiva per tentare la conclusione diretta in porta).

Sersanti 5,5 Di rientro dal turno di squalifica scontato venerdì, mostra una buona tenuta fisica, manca però di lucidità in alcuni momenti chiave. A tu per tu con Lezzerini si fa anticipare dall'uscita disperata del portiere biancazzurro, anche se il lancio di Girma non era dei più facili da controllare. Nel finale arriva con un attimo di ritardo sulla staffilata da tre punti di Verreth, non coprendo a dovere lo specchio della porta.

Marras 6 Parte con un giallo che rischia di costare caro, ma si riprende con il passare dei minuti. Nell’azione che precede l’1-1 sfiora il gol dopo aver messo a sedere Dickmann: con il piede debole non inquadra lo specchio per questione di centimetri (dal 39'st Urso SV).

Girma 7 Dopo avere firmato la salvezza con le prestazioni monstre di Modena e Castellammare, timbra ancora il cartellino - quinto gol stagionale - nel recupero del primo tempo con un tap-in vincente dopo la paratona di Lezzerini sul suo colpo di testa ravvicinato. Alterna le solite giocate di classe a palle perse banali, ma è fatto così: prendere o lasciare (dal 39'st Destro SV: il debutto in maglia granata - e in Serie B - 43 giorni dopo l'annuncio a sorpresa del suo arrivo: l'avventura in granata probabilmente è finita qui, alla fine il suo contributo non è servito ma va bene anche così).

Gondo 6,5 Fa a sportellate con i difensori locali e spesso ne esce vincitore. Nell'unica vera occasione che riesce a costruirsi calcia malamente a lato, ma dà una bella sponda a Marras nel primo tempo e innesca la ripartenza letale di Girma e Sersanti nella ripresa, mal sfruttata dai due compagni.

Mister Dionigi 6,5 Il turnover sembrava scontato, invece sorprende tutti confermando la formazione titolare delle ultime uscite e rinunciando solo agli acciaccati Bardi e Portanova, comunque presenti in tribuna assieme ai tanti infortunati. L'avvio fa temere il peggio, ma la sua Regia ritrova ordine e idee, agguanta il pareggio con decisione e, al rientro dagli spogliatoi, avrebbe anche l'occasione per sorpassare. La cattiveria non è quella dei giorni migliori, ma è comprensibile. Il ko finale sa quasi di beffa, però con il “miracolo granata” già in archivio si può perdonare tutto. Ora è giusto staccare la spina, ma il futuro è dietro l'angolo…

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Dionigi: «La Reggiana ha onorato la maglia fino all’ultimo. Questa salvezza è un miracolo sportivo»

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