foto Silvia Casali
foto Silvia Casali

Al termine dell’amichevole contro la Cremonese, mister Davide Dionigi ha tracciato un bilancio della precampionato della Reggiana giunto al termine, soffermandosi su aspetti tattici, caratteriali e sulle prospettive per la stagione di Serie B alle porte.


«Abbiamo fatto un be ritiro, soprattutto sotto il profilo del lavoro e dell’atteggiamento - ha esordito il tecnico granata - Queste amichevoli si possono vincere, ma anche perdere, soprattutto contro squadre di qualità come la Cremonese. Per me era importante chiudere bene questo ciclo, che rappresenta la fase della preparazione. Tecnicamente, però, il calcio vero inizierà più avanti, visto che il 15 agosto non è ancora la vera competizione. Mi ha fatto piacere vedere la voglia e l’impegno con cui i ragazzi hanno lavorato, anche oggi in una partita vera, nonostante il caldo e le difficoltà legate alla rosa corta per i cambi disponibili. Alcuni ragazzi hanno giocato tutti i 90 minuti, la fatica nostra è stata doppia».

Sul piano tattico, Dionigi ha sottolineato l’applicazione della squadra soprattutto in fase difensiva: «Dal punto di vista della difesa ho visto una squadra molto concentrata, anche se è normale che contro giocatori di qualità qualche occasione venga concessa. Mi è piaciuto il fatto che abbiamo provato a sviluppare due o tre trame di gioco interessanti, proprio quello che chiedo al gruppo. Certo, siamo ancora un po’ imballati e non totalmente lucidi, ma questo era previsto. Il vero segnale positivo è arrivato dall’aspetto caratteriale: la squadra ha sofferto, è stata messa sotto pressione, ma non ha mai mollato». «L’atteggiamento è la chiave per affrontare un campionato difficile e di sofferenza come quello che ci aspetta - ha continuato l'allenatore della Regia - La voglia di lavorare e il sacrificio che questi ragazzi stanno mettendo in campo sono fondamentali. So che stanno soffrendo, ma è una sofferenza necessaria se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo. La realtà è che non abbiamo altre mire: con sincerità e serenità dobbiamo lavorare per mantenere una categoria che per noi, per la città di Reggio e per i nostri tifosi e per la società è di vitale importanza». 

Riguardo alla composizione della difesa, Dionigi ha spiegato come l’utilizzo di Papetti non sia una novità ma parte di un discorso più ampio di rotazioni e adattamenti tattici. «Papetti non è un centrale di ruolo: nella difesa a tre fa il braccetto, e a volte si sposta in posizione centrale, specialmente quando impostiamo il gioco. Sta acquisendo mentalità in quel ruolo e potrebbe rappresentare un’opzione futura importante, soprattutto perché affronteremo attaccanti veloci e sarà necessario avere un mix di marcatori solidi, fisici ma anche rapidi». Sul fronte attaccanti, il tecnico ha speso parole importanti per Conté, giovane classe 2007, sottolineando la sua fame di crescita e miglioramento. «Contè è un diamante grezzo con grandi potenzialità, ha tanta fame ed è questo che più conta per un allenatore. Deve continuare su questa strada. Abbiamo anche altri giovani come Maisterra e Cavaliere, con cui stiamo lavorando per farli crescere. La Serie B è un campionato lungo, e ora è necessario completarsi perché avremo bisogno di alternative, con giocatori che possano diventare titolari. Per il nostro calcio c'è bisogno di intensità e corsa e tempo per integrarli».

Infine, Dionigi ha voluto fare chiarezza sulla situazione di Girma, escluso dall’ultima partita per motivi fisici: «Natan è fuori per una piccola lesione, ci teneva a giocare con la Juventus ma dopo la partita ha avvertito quel fastidio accusato in ritiro e purtroppo la sua indisponibilità è stata certificata, non lo avremo per una decina di giorni. Chi è qui è perché vuole restare alla Reggiana, altrimenti non vede il campo».

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