Primo Piano

[2022/23] Il pagellone di fine stagione - L'attacco

Pellegrini sorprende tutti: efficace e col cuore granata. Lanini va sull'ottovolante, Montalto è una sentenza fino a dicembre. Varela sale dalla panchina e lascia il segno, Rosafio no. Capone, parentesi granata da dimenticare...

30.05.2023 19:00

Le difese vincono i campionati, l'attacco fa vincere le partite. Questa frase fatta può grosso modo riassumere l'altalenante rendimento del reparto avanzato, decisivo in alcune circostanze e inconcludente in altre. È bene sottolineare che i punteros granata hanno portato in dote 37 gol sui 64 segnati tra luglio e maggio. Ma potenzialmente potevano essere molti di più. Nel momento cruciale della stagione, per intenderci dalla sfida interna con l'Entella in poi, gli attaccanti della Regia non sono riusciti a inquadrare la porta come avrebbero potuto (e dovuto) fare. La rinuncia a un elemento fondamentale come era stato Zamparo nel precedente campionato è stata un bel rischio che alla fine non è costato caro, mitigato almeno fino a dicembre dal buon rendimento di Montalto. Ma dopo l'infortunio occorso al centravanti di Erice l'intero reparto è andato in confusione e neanche due “veterani” come Lanini e Rosafio sono riusciti a rimettere le cose a posto, decisamente da dimenticare poi l'innesto invernale di Capone. Il sorriso invece l'hanno riportato due giovani - Pellegrini e Varela - che sulla carta avrebbero dovuto ricoprire un mero ruolo di comparse. Ma così non è stato, per il bene della Regia.

Il voto riportato non è una media delle valutazioni ricevute dopo ciascuna gara.

 

[La difesa]  [Il centrocampo]



 

CHRISTIAN CAPONE Arriva a gennaio per dare man forte a un reparto che deve fare fronte a qualche infortunio di troppo, ma non riesce mai ad accendersi. La qualità tecnica non si discute, manca però la giusta cattiveria specialmente sotto porta dove si divora diversi gol (quello con la Recanatese è abbastanza clamoroso): quando ha l’occasione di essere un opportunista non lo diventa e quando potrebbe mostrare numeri importanti non li estrae dal cilindro. Impiegato da subentrante con una certa costanza tra fine gennaio e inizio marzo, nei match clou che assegnano il titolo si accomoda in panchina. VOTO 4,5

Presenze: 11  Minuti giocati: 373
 
 

ERIC LANINI Riportato nella Città del Tricolore dal direttore sportivo Goretti con la formula del prestito biennale, strappato a un'importante concorrenza, si presenta con un biglietto da visita niente male: due doppiette nelle prime tre partite. Poi però esce dai radar a lungo, riaccendendosi nella cruciale trasferta di Sassari a novembre (doppio assist contro la Torres) e andando a segno con il Rimini. A seguire una nuova parabola discendente almeno fino a gennaio quando ritrova i gol e il sorriso alla quale si succede un lunghissimo digiuno da febbraio fino all'ultima giornata con l'Imolese (va in doppia cifra), a promozione già acquisita. Gli spunti buoni non mancano, la precisione negli ultimi metri sì. A un certo punto però qualcosa cambia: inizia a sacrificarsi di più, limitando la sua presenza in area per partecipare maggiormente alla manovra. A livello tecnico ha il passo di una lepre, peccato che ogni tanto la lepre si dimentichi il bottino nell’erba alta, ossia il pallone. Ha indubbiamente mezzi atletici importanti e una buona tecnica, anche se deve migliorare col piede mancino, ma talvolta risulta lezioso e perde l’occasione o per l’ultimo passaggio, o per il tiro o per il traversone; probabilmente è solo questione di concentrazione. Dal dischetto bilancio tutto sommato positivo (nonostante la tecnica di tiro non sia eccelsa): cinque rigori calciati, quattro andati a segno; non timbra il cartellino solamente al “Giglio” contro la Vis Pesaro, proprio come nella precedente stagione. VOTO 6,5

Presenze: 39  Minuti giocati: 2167  Assist: 4  Reti: 10

 

 

ADRIANO MONTALTO Quello sbarcato a Reggio Emilia nelle fasi conclusive del mercato estivo è un attaccante strutturato, che in area si fa sentire: se non sta bene rischia di essere avulso dal gioco, ma quando è in forma è capace di andarsi a prendere la palla anche un po’ più lontano dell’area di rigore, diventando un punto di riferimento importante nei sedici metri. Bravo di testa, opportunista in area, dotato di un buon tiro sia di destro che di mancino. Come un motore Diesel, il “tagliagole” inizia a carburare da ottobre in avanti guadagnando sempre più minuti ripagati con tanti, tantissimi gol: va a segno 9 volte nel girone d'andata (doppietta contro Gubbio e Vis Pesaro), l'ultima rete in quel maledetto 3 dicembre a Fermo. Quella data fa da spartiacque, perché di fatto la Reggiana perde il suo bomber: un infortunio che pareva potersi risolvere in poche settimane diventa un lunghissimo calvario per il 35enne siciliano, che ne risente tantissimo psicologicamente. Il rientro con il San Donato a fine gennaio è una mera illusione: segue un nuovo stop di 6 settimane, ma l'attaccante che ritrova il campo nel big match con l'Entella è un lontano parente di quello ammirato nel girone d'andata. La tenuta atletica è precaria così come la sua efficacia in area. L'episodio simbolo è il rigore fallito nel turno infrasettimanale a Pontedera (in precedenza a segno dagli 11 metri contro Gubbio e Fermana): poteva essere una svolta in positivo, e invece… Nel finale di stagione non manca qualche piccolo attrito con lo staff tecnico, in Supercoppa solo 9' che non bastano per raggiungere la doppia cifra. VOTO 7

Presenze: 23  Minuti giocati: 1048  Reti: 9


 

JACOPO PELLEGRINI Acquisto estivo passato in sordina, si rivelerà essere l'investimento migliore nel reparto avanzato. Pupillo del Settore Giovanile della Reggiana fino al fallimento targato Piazza, Jacopo ritrova la maglia granata da giocatore già formato a discapito dell'età (classe 2000), mostrando al contempo ampi margini di crescita. Nel girone d'andata inizia a ritagliarsi minuti importanti entrando nella ripresa, da metà stagione in poi è il punto fermo dell'attacco al quale Diana rinuncia difficilmente. Ha senso della posizione, vede la porta, gioca per i compagni (ben 6 assist!) e dà una mano a centrocampo e difesa quando serve: pecca qualche volta in fase realizzativa, ma alla fine chiude come miglior marcatore della squadra. A livello tecnico, calcia quasi indifferentemente sia di destro che di sinistro e soprattutto vede la porta, a volte anche da posizioni difficili. Ha inoltre il coraggio di cercare la giocata, sempre, e questo molte volte lo premia. Dal dischetto è infallibile: toglie le castagne dal fuoco nella delicata trasferta di Macerata con la Recanatese e dà il via alla rimonta nell'ultima uscita stagionale in Supercoppa con la corazzata Catanzaro. VOTO 8,5

Presenze: 39  Minuti giocati: 2291  Assist: 6  Reti: 11


 

MARCO ROSAFIO Dopo aver ben impressionato nel primo campionato con la maglia della Reggiana, il fantasista classe ‘94 non riesce a ripetersi. Quasi sempre utilizzato a gara in corso, fatica a imprimere la sua impronta sul match. La qualità c’è tutta così come la stima da parte del mister e dei compagni. Manca sempre una scintilla per accendersi e nel concitato finale di stagione paga dazio soprattutto a livello mentale, ma lui è il primo ad ammetterlo. A livello tecnico non ci sono dubbi, il sinistro è da favola: peccato che ci sia anche il piede destro, mal sfruttato. Il suo più grande difetto è certamente la continuità e l’incisività nei momenti decisivi: il numero 7 granata è infatti in grado di alternare colpi strepitosi a pause lunghissime, per poi magari regalare di nuovo emozioni in un lampo, sbagliando invece un gol fatto cinque secondi più tardi. Pesa come un macigno il penalty fallito a Rimini (in precedenza a segno dagli 11 metri con Fermana e Palermo in Coppa Italia), magra consolazione il fortunato gol con il Catanzaro in Supercoppa che di fatto chiude la sua avventura in granata. VOTO 5

Presenze: 32  Minuti giocati: 1569  Assist: 4  Reti: 3


 

MUHAMED VARELA DJAMANCA Scommessa vinta dal direttore sportivo Goretti. Già in precampionato il portoghese impressiona per entusiasmo e prestanza fisica palla al piede, alla prima esperienza da professionista accetta di buon grado la panchina facendosi sempre trovare pronto se chiamato in causa. Arma letale negli ultimi 20-30 minuti quando le difese avversarie sono più stanche, all'indisciplina tattica contrappone una discreta freschezza atletica che manda spesso in tilt il diretto marcatore. È forte fisicamente, bravo di testa (si veda il gol al Rimini), strutturato e difficile da contrastare, oltre ad essere dotato anche di un buon tiro (solo il destro). Tecnicamente ricorda Kean della Juve: ha movenze simili, sbruffi di potenza a volte senza controllo speculari a quelli del centravanti bianconero ma allo stesso modo deve maturare e non poco (e i margini di miglioramento ci sono), ma d'altronde quella da poco conclusa era la sua prima stagione da “pro”. Mette la propria firma nella trionfale cavalcata della squadra di Diana conquistando il penalty decisivo a Macerata, andando a segno con l'anca nella trasferta di Lucca e soprattutto chiudendo in contropiede il fondamentale derby di Cesena che fa urlare di gioia i circa 3000 supporter reggiani presenti nella Curva Ferrovia. VOTO 7

Presenze: 28  Minuti giocati: 723  Assist: 3  Reti: 4


NON GIUDICABILI. Sorrentino (1 presenza, 63 minuti): nel precampionato trova la via della porta con facilità e parte tra i titolari nel match di Coppa Italia con il Palermo, unica presenza prima della cessione al Renate dove riesce a mettersi in mostra sfiorando la doppia cifra (9 reti, 6 assist). Zamparo (nessuna presenza): il rebus del mercato estivo trova la soluzione a inizio agosto, quando il giocatore simbolo della rinascita dalla Serie D e capocannoniere del precedente campionato viene ceduto ai rivali dell'Entella dopo un lungo tira e molla con la società. La rinuncia all'arciere è una mossa azzardata ma, a conti fatti, non deleteria. Galante, D'Angelo Pizzolo e Pederzini (nessuna presenza): giovanissimi in rampa di lancio premiati con la convocazione in prima squadra che hanno avuto la possibilità di assaporare l'atmosfera del calcio professionistico dalla panchina.


dati: transfermarkt.it

Commenti

Reggiana Under 17, obiettivo centrato a Pontedera: i granata di mister Orlandini staccano il pass per la semifinale
Playoff Serie C - Tracollo delle favorite, avanti solo il Cesena. Anche Lecco, Foggia e Pescara in semifinale