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[2022/23] Il pagellone di fine stagione - Il centrocampo

Guiebre inesauribile sulla fascia, Guglielmotti grinta, gol e assist per la B. Rossi bussola del reparto, Nardi e Kabashi valore aggiunto. Cigarini fa quel che può, Muroni e Sciaudone partono dietro ma non demeritano. D'Angelo, occasione sciupata

27.05.2023 18:30

Gol, inserimenti, interdizione, dinamismo. Questo è quanto si chiedeva al centrocampo granata dopo una stagione, quella passata, memorabile sotto il profilo del gioco e del palleggio, ma deficitaria dal punto di vista delle voci sopracitate. Gli acquisti di Nardi, Guiebre, Kabashi e poi di Vallocchia hanno consentito di raggiungere i risultati sperati, con il reparto nevralgico del campo (compresi gli esterni offensivi Gueglielmotti e Guiebre) che ha messo in cassaforte la bellezza di 20 gol e 30 assist. È forse qui, nel nuovo centrocampo voluto e disegnato da Goretti e Diana, che la Reggiana 2022/2023 ha espresso i migliori risultati, confermandosi come il reparto più forte e completo della campionato.

Il voto riportato non è una media delle valutazioni ricevute dopo ciascuna gara.

 

[La difesa]  [L'attacco]



 

LUCA CIGARINI Il suo rientro in campo a inizio 2023, dopo 7 mesi in apnea causa rottura del legamento crociato, è visto come il vero e proprio acquisto del mercato di gennaio. Il “Ciga” brucia le tappe e si presenta tirato a lucido per il girone di ritorno, anche se dopo alcune buone partite il suo rendimento cala vistosamente e deve rendersi prezioso in altre maniere, prendendosi tanti cartellini gialli (7). Infila tre assist consecutivi con Siena, Montevarchi e Alessandria. Il momento peggiore, il tunnel subìto da Alfieri della Recanatese prima del bolide dalla distanza che fa perdere per una giornata la vetta della classifica alla Reggiana. VOTO 6,5

Presenze: 18  Minuti giocati: 960  Assist: 4
 

SONNY D’ANGELO Le premesse erano ben altre. Si pensava che partire dall’inizio, con la preparazione estiva all’interno di un gruppo già conosciuto potesse giovargli. Invece, oltre al gol contro il Palermo all’alba della stagione, in Coppa Italia, il centrocampista palermitano non dà mai segni di ripresa e alla fine decide di fare ritorno all’Avellino nel mercato di gennaio. VOTO 5

Presenze: 15  Minuti giocati: 423  Reti: 1

 


DAVIDE GUGLIELMOTTI Impegno e abnegazione glieli riconoscono tutti. Ad una modesta qualità delle giocate per gli altri (cross spesso imprecisi) abbina una forza prorompente e una caparbietà fuori dal comune nell’arare la fascia destra. Il gol del pareggio nei minuti di recupero che fa crollare il “Romeo Neri” di Rimini (premiato dalla Rai come più bel gol dell’anno) è il simbolo della sua personalità operaia che vuole andare in paradiso. Sempre a Rimini assiste Varela per l’1-2, mentre si “toglie le voglie” nella parte conclusiva della stagione segnando a raffica e migliorando il suo score. Un infortunio lo toglie dal campo tra novembre e dicembre, concedendo a Libutti il palcoscenico, poi a gennaio la situazione si capovolge e il “trattore” di Novara riprende a macinare chilometri sulla destra. VOTO 8

Presenze: 30  Minuti giocati: 1959  Assist: 5  Reti: 6


 

RAZACK GUIEBRE Arriva in extremis a settembre dopo un lungo tira e molla con il Monopoli, passando dal Modena, ma impiega pochissime partite per capire dove si trova e cosa vuole mister Diana da lui. Dopodiché, inizia a martellare sulla corsia mancina come una furia. Non solo, ottenuta la giusta confidenza con i dettami tattici del tecnico bresciano, lo si vede svariare su tutto il fronte d’attacco, prendendosi anche la responsabilità di riempire l’area e andare al tiro: una vera spina nel fianco delle difese avversarie. Mancino, realizza due gol di destro: rimarrà sempre negli occhi dei tifosi granata quello sotto la curva a Olbia, il gol della matematica vittoria del campionato con un turno di anticipo. Senza un vera alternativa in quel ruolo, il burkinabé classe '97 gioca praticamente sempre (è il calciatore con il minutaggio più elevato), dando forfait solo per squalifica o convocazione in nazionale, e riesce a mantenere un buon ritmo e uno stato di forma spesso invidiabile. Si arrende solo a Serie B già conquistata per un fastidiosa frattura al malleolo. VOTO 8,5

Presenze: 35  Minuti giocati: 2934  Assist: 6  Reti: 2


 

ELVIS KABASHI Voluto da Diana che ne aveva apprezzato le gesta al Renate, ci mette un intero girone a convincere tutti delle sue straordinarie qualità. Proprio nel ritorno, colleziona tutti i numeri e le statistiche che vanno negli almanacchi: gol e assist uno più bello e decisivo dell’altro. Esplode con Siena e Montevarchi (doppietta), inventa il passaggio vincente per Nardi con il Cesena, risolve nel periodo più delicato contro Torres e Recanatese. Animo “fumantino”, a causa del quale colleziona fin troppi cartellini gialli (10), alcuni decisamente evitabili. La visione di gioco, la rara intelligenza tattica e il suo sinistro educato e potente al tempo stesso, fanno dimenticare anche qualche passaggio a vuoto. VOTO 8

Presenze: 31  Minuti giocati: 2052  Assist: 5  Reti: 5


 

MATTIA MURONI La considerazione da parte di Diana non è mai venuta a mancare. Anzi, dopo una stagione anonima, quella del salto di categoria vede anche tra i protagonisti il centrocampista sardo, che spesso e volentieri è il primo cambio dalla panchina confermandosi come mister affidabilità, sia nel ruolo di mezzala di rottura, sia come alternativa al mediano davanti alla difesa. Un passaggio ai box di troppo non ha inficiato comunque il suo rendimento, spesso nell’ombra. Dopo tante buone prestazioni, infatti, trova diverse maglie da titolare e tanti minuti nel periodo migliore della Reggiana, in cui la squadra matura la fuga in solitaria. Nel suo score personale, anche un gol, il primo in maglia granata, e un assist nella beneficiata contro il Siena nel girone di ritorno. VOTO 6,5

Presenze: 28  Minuti giocati: 2510  Assist:1  Reti: 1


 

FILIPPO NARDI Ribattezzato “bello di notte”, perché il centrocampista granata realizza tutti i cinque gol stagionali sotto la luce dei riflettori. Tra tutte, è la mezzala che tanto ci mancò nella passata stagione. Corsa, interdizione, inserimenti e tiro. Nella prima parte di stagione è la più lieta sorpresa del mercato. Indimenticabile il tuffo a volo d’angelo che infilza la porta sotto la curva Mare di Cesena. Si conferma elemento duttile andando a coprire i buchi sulla fascia sinistra, dove non demerita affatto. Soffre un calo di prestazioni a metà stagione, ma si riprende con gli interessi andando a segnare una doppietta contro la Fermana nel momento più delicato dell’anno. VOTO 8

Presenze: 39  Minuti giocati: 2592  Assist: 2  Reti: 5


 

FAUSTO ROSSI Non ce ne voglia Cigarini, ma se la Reggiana rimane in testa per larghi tratti del campionato è merito soprattutto della gestione del numero 5 granata. Al quarto anno, trova finalmente tanta continuità e un collocamento tattico che ne esalta le tante qualità, dovendo alzare bandiera bianca per un piccolo infortunio solo tra gennaio e febbraio. Con freddezza, tecnica raffinata e spirito di appartenenza porta per mano la squadra alla promozione, confezionando anche tre assist, di cui uno, fondamentale, contro la Lucchese, che Varela spedisce in rete in maniera non del tutto ortodossa. Resta il rimpianto di non averlo ancora visto esultare per un gol personale. VOTO 7,5

Presenze: 31  Minuti giocati: 2312  Assist: 3


 

DANIELE SCIAUDONE Da punto fermo dell’11 titolare nella passata stagione, a riserva di lusso che scende in campo col contagocce nell’anno della vittoria del campionato. Se ben si guardano le statistiche e il suo utilizzo da parte di mister Diana, si nota che il tecnico bresciano manda in campo l’ex Cosenza nei momenti più spinosi della stagione, soprattutto all’inizio dell’anno, buttandolo nella mischia dal 1’ minuto dopo la sconfitta di Fiorenzuola e nella partita della svolta di Sassari. Non ha più il passo dei tempi migliori, ma Sciaudone sceglie di restare in granata consapevole delle poche chances di giocare anche nel girone di ritorno, e viene premiato dallo staff tecnico che lo inserisce comunque nella lista dei convocabili per la sue doti umane e per la capacità di stare dentro il gruppo, sempre con il sorriso. VOTO 6

Presenze: 17  Minuti giocati: 580  Assist: 1


 

ANDREA VALLOCCHIA Arrivato nel mercato di riparazione dal Cosenza, dove Goretti lo aveva già portato l'anno precedente, si dimostra subito molto utile alla causa mettendo muscoli e polmoni al servizio di un centrocampo che stava tirando il fiato, soprattutto alla ripresa dopo la pausa natalizia. Flirta con il gol grazie al suo sinistro dalla distanza, mentre riesce a infilare due assist con Fermana e Gubbio nel finale di campionato. Preziosa risorsa a cui Diana attinge più volte. VOTO 6,5

Presenze: 16  Minuti giocati: 663  Assist: 3


NON GIUDICABILE. Filippo Orsi (2 presenze, 78 minuti): l’impegno e la qualità che mette in campo nel ritiro estivo convincono lo staff tecnico a integrare il 18enne dalle giovanili alla prima squadra granata. Qualche apparizione e una ribalta immeritata per le dichiarazioni sgangherate di Diana dopo Reggiana-Pontedera di Coppa Italia e il prestito in Serie D al Real Calepina.


dati: transfermarkt.it

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