foto AC Reggiana
Il punto di vista

C'è ancora tanto da sudare...

La sconfitta di Lecco ha messo in luce difetti e pregi di una squadra ancora alla ricerca della propria identità offensiva. Il primo vero banco di prova il 22 agosto a Piacenza

14.08.2021 18:00

Al termine dell'amichevole disputata ieri pomeriggio a Lecco, mister Diana ha voluto sottolineare un concetto molto preciso: «Perdere dà sempre fastidio». Poi ha anche precisato che «…quando arriveranno le gare ufficiali ci sarà uno spirito completamente diverso da parte di tutti perché la concentrazione si alza tantissimo e credo che arriveremo ad una condizione diversa». L'aspetto nervoso e quello atletico, oltre al gran caldo, hanno pesato tantissimo nel determinare il risultato negativo maturato al “Rigamonti-Ceppi”, un 2-0 segnato dall'errore di Venturi e da un rigore generoso concesso allo scadere dall'arbitro.

Ma si possono comunque trarre alcune considerazioni. Partiamo dalla difesa: i due diversi terzetti schierati nel primo e secondo tempo non hanno messo in evidenza errori grossolani, anzi si è vista una buona intesa sia in copertura che in appoggio ai compagni in fase di possesso specialmente da parte di Luciani e Cauz nella prima frazione di gara, quasi sempre in controllo dei granata. Interessante anche l'idea di sfruttare le qualità palla al piede di Venturi fuori dall'area di rigore: una soluzione che porta diversi vantaggi e altrettanti rischi. Sulla fascia destra Libutti è una sicurezza, manca solamente un pizzico di cattiveria in più negli ultimi metri e lo stesso si può dire di Contessa, molto propositivo nel primo tempo. A centrocampo, complice l'assenza di Varone, Del Pinto ha messo in mostra le sue qualità in appoggio alla regìa oculata di Rossi e al fianco di Muroni, quest'ultimo utilizzato nel ruolo di play: una buona soluzione alternativa da sfruttare a gara in corso. I “problemi” iniziano dalla trequarti in avanti. La coppia formata da Neglia e Radrezza nel primo tempo non ha particolarmente convinto con entrambi i giocatori che sono arretrati molto per cercare la palla, lasciando solo là davanti Zamparo, annullato dal buon lavoro della difesa bluceleste. La girandola di cambi nella ripresa ha ridisegnato l'assetto offensivo proponendo la coppia Scappini-Marchi supportata da un ispirato Rosafio, alla prima in granata. Anche in questo caso però sono mancati palloni giocabili per le punte e in generale la manovra è spesso rallentata negli ultimi 20 metri. E' proprio lì che bisogna lavorare - lo ha sottolineato anche Diana a fine gara - e le due settimane che ci separano dall'inizio del campionato certamente serviranno per oliare i meccanismi dell'attacco e di tutti gli altri reparti e tramutare alcune delle giocate forzate viste ieri a Lecco in manovre corali. Il fatto di non avere disputato un test importante come quello in programma con il Brescia è pesato molto e l'ulteriore amichevole prevista mercoledì 18 agosto contro un avversario ancora da stabilire (probabilmente il Colorno, squadra che milita in Eccellenza) potrà mitigare in parte questa carenza, ma la verità è che il primo vero banco di prova della qualità e delle ambizioni della Reggiana di Diana sarà il derby di Coppa Italia del 22 agosto a Piacenza.

Capitolo Varone: il giocatore è stato lasciato in tribuna ieri a seguito di un provvedimento disciplinare preso direttamente da Diana, come ha spiegato lo stesso allenatore davanti ai microfoni. Durante l'allenamento di giovedì mattina a Cavazzoli il “puma” si è reso protagonista di un intervento molto duro ai danni di Sorrentino - a Lecco rimasto in tribuna in via precauzionale - e per questo è stato richiamato verbalmente dal mister davanti ai compagni. Dato che ha già scontato la sua “punizione”, Varone lunedì tornerà ad allenarsi regolarmente assieme al resto della squadra. C'è chi sui social pensa che questo episodio possa avere incrinato insanabilmente il rapporto tra il giocatore - al centro di tante voci di mercato negli ultimi mesi - e la Reggiana: la sensazione è che non sia veramente così poiché di provvedimenti simili nel mondo del calcio se ne vedono tantissimi - basti pensare al famoso “sgabello” di Bonucci in Porto-Juventus di qualche anno fa - e il futuro di Varone ad oggi è legato ai colori granata. Ma il mercato non è ancora finito e le sorprese sono sempre dietro l'angolo: la parola “fine” potrà arrivare solamente il 31 agosto.

Commenti

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Tosi: «Nessun caso Varone. Un giudizio sulla Reggiana lo potremo dare a metà del girone d'andata»