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Il ds Goretti: «Iniziamo un percorso nuovo con un rinnovamento importante. Apprezzo Nesta, è un gran lavoratore»

«Il gruppo che ho trovato al mio arrivo un anno fa secondo me ha già dato il suo meglio, quindi è giusto ricominciare daccapo a partire dall'allenatore. Speriamo di rendere orgogliosi i tifosi della Reggiana e di far vedere loro un buon calcio»

15.06.2023 19:45

Roberto Goretti, fresco di rinnovo al 2025, è l’anima del compartimento tecnico della Reggiana: dalla sua scrivania passano tutte le decisioni inerenti le questioni di campo e proprio da un suo input, condiviso a 360 gradi dal presidente Salerno, è iniziata la rifondazione granata. Il primo passo è stata la scelta dell’allenatore: Nesta al posto di Diana. Inoltre è già iniziato il profondo rinnovamento dell’organico che a fine agosto restituirà al tecnico campione del mondo una rosa in gran parte diversa rispetto a quella della stagione precedente.

«Adesso iniziamo un percorso nuovo e la prima pietra posata è stata la scelta dell’allenatore – sottolinea il direttore sportivo granata – La Serie B è il campionato più indecifrabile che c’è ma ci sono anche dati di fatto: ogni anno su 20 squadre ne cambiano 7, poi è una categoria dove i giocatori d’esperienza sono vicini all’inizio della propria parabola discendente mentre i giovani stanno per esplodere. Le squadre che riescono a trovare giovani bravi e “vecchi” ancora in gamba diventano imprevedibili. Nel campionato da poco concluso le neopromosse (Sudtirol, Modena, Bari e Palermo, ndr) hanno fatto dal bene al molto bene e tutte, tranne il Palermo, hanno mantenuto il nucleo della stagione precedente. Nel nostro caso invece credo che il percorso tecnico fosse giunto alla fine e per questo abbiamo valutato assieme alla proprietà di dare inizio a un rinnovamento importante sotto tanti punti di vista. Questo è l’input dal quale parte la stagione che andremo ad affrontare».

«L’anno scorso al mio arrivo c’erano 23 giocatori sotto contratto e il più giovane era un classe ’97, inoltre mancava l’allenatore – prosegue Goretti ricordando l’inizio della sua avventura in granata da dirigente – Quindi mi chiesero di prendere la prima decisione: la mia idea era semplice, bisognava continuare con l’allenatore che aveva fatto 86 punti (Diana, ndr). Per me era una novità assoluta lavorare con un mister e un gruppo di giocatori non costruito da me, in precedenza infatti ero sempre ripartito da una base piccola. A Reggio ho trovato un gruppo affiatato e una squadra vecchia, motivo per cui ho iniziato a lavorare su quello che ho trovato. Adesso penso che il gruppo abbia già dato il suo meglio quindi la scelta è stata quella di ricominciare daccapo a partire dall’allenatore. Con Nesta ho già lavorato e apprezzo le sue qualità umane e di gran lavoratore: ricordo che a Perugia era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo a lasciare il campo d’allenamento. Abbiamo tanto da fare e ci vuole tanto coraggio, speriamo di rendere orgogliosi i nostri tifosi e di far vedere loro un buon calcio nel nostro stadio».

Goretti non scuce nomi ma lascia qualche indizio su quelle che potranno essere le sue scelte sul mercato: «Viste le regole della Serie B un occhio in più sui giovani italiani lo dovremo avere, ma se ci dovessero essere delle opportunità dall’estero da parte mia non ci sarebbe nessuna preclusione. Abbiamo uno staff che parla bene le lingue e sicuramente potrebbe essere un modo per accogliere i giocatori stranieri in modo migliore».

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