Il deferimento del Brescia, di cui si è parlato a lungo nei giorni scorsi, ora è diventato ufficiale. Dopo aver esaminato la memoria difensiva presentata dal club lombardo, la Procura Federale ha confermato il rinvio a giudizio per il mancato rispetto delle scadenze del 17 febbraio e del 16 aprile, relative ai versamenti Irpef e Inps. Il Tribunale Federale Nazionale si pronuncerà entro fine maggio.

Secondo la normativa vigente, le sanzioni sono già delineate: 4 punti di penalizzazione da applicare in questa stagione (2+2 per le due violazioni) e altri 4 nella prossima. La penalità potrebbe avere un impatto diretto sulla zona salvezza: con un -4 in classifica, il Brescia scivolerebbe in zona retrocessione diretta, riscrivendo la griglia playout. La Procura FIGC punta a chiudere il processo di primo grado in tempi rapidi (29 maggio), così da permettere una decisione tempestiva su classifica e spareggi salvezza. Resta da capire se FIGC e Lega B interverranno già dopo il primo grado oppure attenderanno l’esito del secondo (previsto nei primi giorni di giugno) per concludere il procedimento in via definitiva: il rischio concreto è di mettere la parola fine alla stagione 2024/25 non prima di metà giugno. In caso di penalizzazione immediata, il nuovo playout vedrebbe affrontarsi Salernitana e Sampdoria (gara di ritorno all'Arechi), con il Frosinone salvo e il Brescia retrocesso in Serie C.

Nel frattempo, si avvicina una svolta anche sul fronte societario per i lombardi: secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Massimo Cellino sarebbe pronto a lasciare il timone del Brescia, con l'imminente cessione delle quote a un fondo straniero rappresentato in Italia da Francesco Marroccu, ex direttore sportivo delle Rondinelle e del Cagliari.

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