Natan Girma: «L’eroe non sono io ma tutta la squadra. Ora voglio solo pensare alle vacanze»
Dalla panchina ai gol salvezza: il trequartista svizzero classe 2001 è maturato mentalmente e ha vissuto emozioni forti nel finale di stagione. Il futuro? Tutto da scrivere, ma una certezza c’è…

Il finale di stagione ha riportato al centro della scena il talento e la personalità di Natan Girma. Decisivo nella volata salvezza della Reggiana, il trequartista classe 2001 ha siglato reti pesantissime (5 in totale), tra cui le due di Castellammare che hanno completato il “miracolo” granata. Ma l’etichetta di “eroe” non gli calza a pennello. Almeno, non da solo.
LA FORZA DEL GRUPPO. «L’eroe è la squadra», puntualizza Girma con il sorriso. «Ho fatto i gol, però i compagni mi hanno aiutato a segnare e non ne abbiamo presi grazie a Bardi, grazie alla difesa e a tutta la squadra». Una risposta che riflette lo spirito di gruppo maturato in uno spogliatoio che ha saputo compattarsi nei momenti difficili. Girma è tornato a splendere proprio nel momento più delicato, regalando lampi del talento che aveva incantato nello scorso campionato. «Quando sei sulla panchina è diverso, è più facile quando giochi riuscire a esprimersi», ammette, lasciando intendere come il periodo vissuto lontano dal rettangolo verde sia stato anche un banco di crescita.
LA MATURAZIONE. Guardando indietro, Girma individua con lucidità ciò che questa stagione gli ha lasciato. «Mi hanno messo in un posto dove non ero abituato, la panchina, quindi ho dovuto imparare a gestire la situazione. Penso di essere cresciuto mentalmente e proverò a portare questa esperienza dentro per tutta la mia carriera». Un passaggio chiave, che testimonia una maturazione non solo tecnica, ma anche personale. Alla domanda sui ricordi più significativi, la risposta è netta: «Non giocare, questo penso che sia il ricordo più brutto. Il più bello direi il derby a Modena». Un altro momento difficile da dimenticare è l’arrivo alla stazione Mediopadana la mattina dopo la salvezza. «È stato molto bello. Ricordo che quando eravamo in Serie C e mi allenavo con la squadra ero comunque salito sul pullman, però non avevo festeggiato come gli altri compagni perché non avevo fatto niente. Questa volta invece ho potuto festeggiare perché sono stato uno dei protagonisti. È stato bello condividere quella gioia con i nostri tifosi».
UN FUTURO DA DECIFRARE. In granata ha ancora due anni di contratto, ma non è un mistero che il suo nome possa finire sul taccuino di diversi direttori sportivi ora che il mercato è alle porte. Girma, però, al futuro non vuole ancora pensare. «Il mio desiderio è andare in vacanza. Da due anni non stacco, ora voglio riposare e godermi la famiglia», confessa. E poi? «Dopo le vacanze vediamo, devo tornare a Reggio perché ho un contratto fino al 2027. Il destino dirà tutto. Ci sono le sirene di mercato, ci sono i giornali che dicono certe cose… So solo che ho un contratto per le prossime due stagioni».