Le pagelle di Reggiana-Virtus Entella. Magnani e Papetti alzano il muro, Gondo davanti non punge
Motta attento nel finale, Marras provvidenziale sul tiro di Tiritiello. Bozzolan non si accende, Charlys e Bertagnoli faticano a costruire. Portanova capitano con grande cuore ma non graffia, Girma e Novakovich dalla panchina non cambiano l’inerzia.
La Reggiana esce dal “Città del Tricolore” con uno 0-0 che vale soprattutto per la fiducia e la classifica dopo il ko di Avellino. Dietro la squadra ritrova ordine: Magnani guida la linea con attenzione e Papetti completa il lavoro con due chiusure decisive nel finale. In mezzo Bertagnoli si sacrifica più che costruire, mentre Charlys dà gamba ma fatica quando c’è da impostare. Sugli esterni Marras parte forte ma poi deve soprattutto coprire, Bozzolan soffre Bariti e si vede poco in proiezione offensiva. Davanti Tavsan si accende solo all’inizio, Gondo lotta ma non crea pericoli. Gli innesti dalla panchina non cambiano l’inerzia.
Edoardo Motta 6 - Spettatore non pagante per larghi tratti della partita, ben protetto dai compagni della difesa. Mostra titubanze nelle uscite sui palloni alti, non sempre completate al meglio, ma si riscatta al 90’ con un balzo decisivo che chiude lo specchio a Dalla Vecchia. Ora può concentrarsi sulla Nazionale.
Andrea Papetti 7 - Da braccetto destro dimostra di sapersela cavare bene, e con Magnani al suo fianco sicurezza e autostima aumentano in maniera esponenziale. Attento dall'inizio alla fine, è protagonista di due chiusure provvidenziali: la prima alla mezz'ora su Di Mario lanciato in area e la seconda sul tiro a botta sicura di Russo allo scadere, a due passi da Motta.
Giangiacomo Magnani 6,5 - Prende per mano la difesa naufragata al “Partenio” e con semplicità e grande attenzione dirige un reparto che in sette giorni è riuscito a ritrovare sicurezza soprattutto sui calci da fermo. Dà un bel pallone a Tavsan dopo cinque minuti, ne intercetta un paio che potevano diventare velenosi e quando la Regia davanti non produce nulla prova a dare la scossa con un paio di conclusioni dalla distanza, terminate a lato.
Simone Bonetti 6 - Nuova maglia da titolare al posto di Libutti come braccetto a sinistra. È il meno appariscente del terzetto posto a protezione della porta di Motta, ma non commette errori di rilievo e con l'aiuto di Magnani riesce a giocare con maggiore tranquillità e precisione rispetto alle precedenti uscite in cui era sembrato l'anello debole della difesa granata.
Manuel Marras 6,5 - Si scatena nel primo quarto d'ora, quando la Regia sembra avere la partita nelle sue mani, mettendo in mezzo due bei palloni, il primo respinto da Colombi e il secondo per la testa di Gondo. Ci prova anche da fuori area, senza impensierire il portiere biancoceleste. Quando c'è da soffrire non si tira indietro e fa quel che può prima a destra, poi a sinistra dopo l’ingresso di Rover, ed è al posto giusto e al momento giusto sul tiro a botta sicura di Tiritiello a inizio ripresa, evitando l'ennesimo gol del difensore ligure.
Massimo Bertagnoli 6 - Ha una chance per fare male in avvio ma la sua conclusione è murata da un avversario in area di rigore. Poi davanti non si vede più, ma gioca con grande attenzione in fase difensiva recuperando palloni importanti e prova anche a rendersi utile in fase di costruzione (dal 39'st Leo Štualc sv: dentro per portare qualità sui calci da fermo, e con il suo piede delicato prova subito a fare la differenza senza riuscirvi).
Matheus Charlys 5,5 - Le sue lunghe leve fanno comodo quando c'è da contrastare e ripartire, ma quando è la Regia che prova a dettare i tempi l'assenza di un vero regista come Reinhart si fa sentire e qui i suoi limiti come costruttore di gioco vengono a galla. A 5' dalla fine spunta sul primo palo sul cross di Štulac ma indirizza la sfera alta sopra la traversa.
Andrea Bozzolan 5,5 - Bariti sulla sua fascia di competenza è un osso duro e lo costringe a una gara di grande sacrificio, con poche occasioni per rendersi pericoloso in avanti. L'unico spunto interessante a 20' dal termine, quando conquista il primo corner a favore della Regia dopo una lunga fase di sofferenza (dal 27'st Matteo Rover 5,5: un paio di accelerazioni interessanti, una chance in area non sfruttata a dovere e uno perso sulla trequarti che poteva costare caro. La fase di adattamento per l'ex Südtirol non è ancora terminata…).
Elayis Tavsan 5,5 - Protagonista in avvio quando entra in tutte e tre le azioni che portano la squadra granata a bussare dalle parti di Colombi, ma con il passare dei minuti esce lentamente dai radar e spesso non si intende con i compagni. Positivo nella fase di pressing, dove recupera un paio di possessi interessanti, manca però nell'affondo e dà spesso l'impressione di tenere il pallone tra i piedi un attimo di troppo (dal 18'st Natan Girma 6: prova a incidere ma alla fine riesce a produrre una sola occasione sulla destra dopo una “magia” della sue, sventata dalla difesa ligure. Si vede che non è ancora al 100%, ma in pochi minuti inventa comunque qualcosa).
Manolo Portanova 5,5 - Prima gara con la fascia da capitano al braccio, ma il cuore che mette dentro la partita è sempre lo stesso. La generosità però non basta, perché davanti alla fine non trova mai l'occasione giusta per graffiare. Dopo l'ingresso di Girma torna sulla sinistra, ma anche partendo da quella zolla non rompe l'equilibrio.
Cedric Gondo 5,5 - Premiato da Dionigi con una nuova maglia da titolare dopo quella nel derby, lo ripaga con la solita generosità e in avvio prova a fare male di testa sul traversone di Marras e con un tiro di rincorsa sul bel suggerimento di Tavsan, terminato fuori dallo specchio. Ma le occasioni sono tutte qui. Quando l'Entella alza i giri si spende tanto dietro perdendo di conseguenza lucidità in proiezione offensiva (dal 18'st Andrija Novakovich 5,5: il grande protagonista di Avellino parte un po' a sorpresa dalla panchina ed entra in una fase difficile della partita, nella quale riesce a fare un po' di sportellate senza arrivare a mettere nel mirino la porta di Colombi).
Mister Davide Dionigi 5,5 - Dà fiducia a Gondo in avanti e fa rifiatare Libutti dietro puntando sul giovane Bonetti, e l'avvio sembra promettere bene. Ma l'Entella cresce con il passare dei minuti e la Regia indietreggia il suo baricentro soffrendo molto. L'attenzione in difesa è alta, soprattuto sui calci piazzati considerando i 13 corner concessi ai biancocelesti, tutti neutralizzati in un modo o nell'altro. Non trova la chiave giusta per sbloccare la partita: dalla panchina pesca forze fresche ma Girma e Novakovich questa volta non riescono a fare la differenza. Un po' come a Castellammare, la Regia si chiude nell'angolino, subisce i colpi ma non crolla e alla fine porta a casa un punto che potrà diventare molto utile con il prosieguo della stagione. Ora arriva la sosta per recuperare energie e soprattutto uomini, prima del nuovo blocco di partite che porterà all'anno nuovo e al girone di ritorno.


