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A Cavazzoli la ripresa sotto il cielo grigio. Tanto silenzio e un solo grido: "Sveglia!"

Il ds Goretti ha tenuto a rapporto la squadra prima dell'allenamento odierno. In campo massima concentrazione e pochi sorrisi

02.04.2023 16:00

Dopo il pareggio con la Recanatese che potrebbe avere compromesso la promozione, la prima squadra granata si è riunita questa mattina al centro sportivo di Cavazzoli per la ripresa degli allenamenti in vista della prossima sfida con la Fermana: appuntamento giovedì 6 aprile alle ore 20:30 al “Città del Tricolore”.

Come di consueto, i giocatori non utilizzati il giorno prima, assieme a chi ha avuto un minutaggio ridotto, sono stati impegnati sul campo principale in una seduta prettamente atletica - bagnata a intermittenza da una fastidiosa pioggia - diretta dal preparatore atletico Esteban Anitua, sempre pimpante e sorridente, sotto lo sguardo vigile di mister Diana, del vice Baresi e del collaboratore tecnico Saurini che non hanno quasi mai proferito parola se non tra di loro. Una partitella intensa a campo ridotto ha concluso l'allenamento domenicale dopo circa 90 minuti. Con il sorriso sulle labbra anche il buon Libutti, beniamino dei tifosi ai box da gennaio per la frattura al perone e lentamente sulla strada del rientro, impegnato sul campo secondario in alcuni giri di corsa intorno al rettangolo verde. A fargli compagnia anche alcuni degli altri protagonisti del terribile sabato granata per la classica seduta di scarico. Appostati sulle panchine posizionate davanti all'ingresso degli spogliatoi hanno assistito a tutta la seduta il dg Cattani e il ds Goretti, raggiunti in un secondo momento anche dal vicepresidente Fico. Proprio il direttore sportivo ha tenuto a rapporto la squadra prima dell'inizio dell'allenamento cercando di toccare le corde giuste specialmente tra chi, in questo momento così delicato, non sta rendendo come dovrebbe. Al di là del recinto, a parte l'onnipresente Ernesto “Melo” Melauri con le sue iconiche bandiere, il nulla assoluto per almeno un'ora. Poi qualche tifoso si è fatto vedere, circa una decina, nel silenzio più assoluto. “Sveglia!" è il grido risuonato al di là dei cancelli all'improvviso, lanciato da un anonimo supporter. Tutto qua. Ma il grosso dell'alzata di voce del popolo granata, in primis gli ultras, è andata in scena ieri sera sotto la tribuna.

Ora non resta che ritrovare la retta via e incrociare le dita: tradotto, significa tifare Lucchese, Recanatese e Siena prossime avversarie dell'Entella. Ma prima mister Diana e il suo staff dovranno trovare una soluzione agli evidenti problemi offensivi e di identità palesati nelle ultime settimane dalla Reggiana, altrimenti la promessa dei 9 punti in tre partite fatta al patron Amadei e al cuore del tifo granata si tramuterà in parole al vento…

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