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Mister Diana: «Queste sono le gare più difficili, ma siamo preparati e abbiamo un obiettivo chiaro in testa»

«Il 4-0 sul Siena non fa testo, il Montevarchi ci impegnerà di più: sarà una gara sporca. I nostri giocatori fanno gola? L'obiettivo di squadra penso sia più importante di un nuovo contratto. La squalifica? Fa piacere suscitare interesse...»

14.01.2023 15:30

Relegato ancora una tribuna, mister Aimo Diana domani non potrà dirigere la squadra in prima persona al “Brilli Peri” contro l'Aquila Montevarchi ma non ha alcun dubbio sul fatto che il suo staff e gli stessi giocatori possano gestirsi nuovamente in autonomia dopo la brillante prestazione contro il Siena. E invita tutti a non abbassare l'attenzione dopo il 4-0 al Siena: a Montevarchi sarà una passeggiata.

Vista la nuova giornata di squalifica, da dove seguirà la partita?
«Onestamente mi fa piacere suscitare così tanto interesse da scomodare tre o quattro ispettori solo per me. Nei 90-95 minuti di gara ho ricevuto tre chiamate di mio figlio, 40 messaggi, la chiamata di un amico… Quindi può essere che abbia risposto al telefono. Detto questo, ho fatto una richiesta ai miei giocatori dopo il gol di Pellegrini perché sono venuti ad esultare sotto di me in tribuna: ho semplicemente detto a Lanini di attaccare meglio la profondità».

Non riesce a stare fermo…
«Credo di essere una cavia per la Serie C perché nella altre categorie non mi sembra che esista lo stesso trattamento. A cinque o sei squalifiche a campionato ci arrivo, ma non voglio andare oltre. Ad ogni modo guardare la gara dalla tribuna è interessante perché offre qualcosa di diverso poi mi fido Baresi e tutte le scelte in campo sono già prestabilite e sono sue, non ha bisogno di ulteriori suggerimenti».

Non ha risposto alla domanda: da dove seguirà la gara?
«Dalla camera d’albergo…. No, scherzo: sarò allo stadio e in qualche maniera spegnerò il mio telefono».

Quali novità arrivano dall’infermeria?
«Libutti oggi si è allenato ma non sta veramente bene, spero venga in panchina perché in caso di necessità può essere utilizzato. Nardi si è allenato a singhiozzo ma la risonanza ha escluso problemi articolari, quindi è a disposizione».

Ci sono aggiornamenti sulle condizioni di Montalto?
«È in una fase di recupero perché ha avuto una recidiva e sicuramente dovrà saltare diverse partite, ma lui non vede l’ora di tornare. Spero di recuperarlo per febbraio assieme a gran parte dei ragazzi al momento indisponibili. Abbiamo tanti diffidati quindi c’è bisogno di tutti e io ho bisogno di guardare in panchina e vedere gente che mi può dare una mano».

Cigarini come ha reagito alla prima gara da titolare?
«Tutto sommato la sua è stata una settimana buona. Ha accusato qualche fastidio ma va gestito e sa gestirsi. Io seguo le sue sensazioni».

Vallocchia e Capone si stanno inserendo?
«Hanno svolto la prima settimana intera di lavoro in gruppo. Per le caratteristiche che ha, Vallocchia può avere subito la condizione giusta mentre Capone ha magari bisogno di qualche tempo in più e soprattutto di minuti in campo: credo ne avrà già da domani».

La testa ora è il nemico numero uno?
«Queste sono le gare più complicate che mi preoccupano sempre di più, ma nelle ultime uscite abbiamo sempre reagito bene quindi siamo preparati. Saremmo stupidi a sottovalutare una squadra che ha cambiato allenatore, parliamo di un tecnico preparatissimo e importante per la categoria (mister Banchini, ndr) che stimo ed è anche un amico, infatti ci conosciamo bene a vicenda. Loro si stanno rinforzando e tutti ora stringono i denti e provano a conquistare punti in ogni gara. Abbiamo un obiettivo ben chiaro in testa e vogliamo proseguire sulla nostra strada».

Si aspettava di ritrovare una Reggiana così bella dopo le feste?
«I ragazzi sono stati molto bravi come atteggiamento e hanno trasformato la sfida quasi in un’amichevole perché il Siena a un certo punto non dico che si è arreso ma lo abbiamo fatto rendere al minimo. Quella comunque non deve essere la nostra partita di riferimento ma un unicum perché loro non ci hanno impegnati come faranno i nostri prossimi avversari».

Che partita si aspetta quindi?
«Immagino sarà una gara sulla falsariga di quelle con Imolese, Recanatese o Lucchese. Se la squadra avrò la testa libera e serena potrà giocare il suo solito calcio contro un avversario che cercherà di toglierci fonti di gioco. Immagino che con Cigarini avranno un occhio di riguardo come accadeva prima con Rossi. Noi stiamo ritrovando oltre alla compattezza di squadra anche linee di passaggio importanti e abbiamo soluzioni diverse. Credo che si vedrà una partita più sporca con meno palleggio».

Basterà pareggiare voglia e corsa del Montevarchi per avere la meglio?
«Se riusciremo a fare meglio in quello, sarà più facile vincere. In Serie C però ci sono tanti episodi e a possono influire le decisioni arbitrali perché manca l’ausilio della tecnologia, quindi dobbiamo stare attenti perché a volte ci complichiamo la vita da soli a volte lo fanno altri. Questa è la C, dobbiamo andarcene il prima possibile».

Kabashi, Lanini e il rientro di Varela potranno essere un’arma in più?
«Kabashi è capace di prestazioni come quella contro il Siena ma deve trovare maggiore continuità se vuole maturare. Lanini è recuperato come impegno, voglia e consapevolezza di poter giocare dall’inizio o a gara in corso: sono convinto che questa sia la strada giusta per arrivare al migliore Lanini. Varela ora è una carta in più che si è vista a sprazzi, lo sto provando anche sull’esterno perché può dare qualcosa anche lì».

Deve arrivare anche il miglior Rosafio?
«Manca qualche gol suo come quelli di Lanini, però lui lo valuto complessivamente in allenamento e guardo a cosa mi dà e alle potenzialità che ha. Per esprimersi al massimo ha bisogno di campi migliori e nella seconda parte del girone ritorno ci potrà dare tanto, ma lui già oggi esiste e si allena al massimo. Lo sento mio e ho una fiducia smisurata in lui. Ha qualità tra le più alte della squadra e sono sicuro che arriverà a mettere il suo marchio sul campionato».

Il mercato in uscita la preoccupa? Ci sono tante voci sui calciatori granata…
«A gennaio il mercato a volte è buono o meno buono però devo dire che i ragazzi sono forti quindi interessano, ma alla fine conta il volere del calciatore e penso che l’obiettivo di squadra possa prevalere su qualsiasi altra cosa. In questo momento comunque non ci sono particolari problemi e se ce ne fossero i giocatori verrebbero a parlare con me: finora non è venuto nessuno».

Di incedibili ce ne sono?
«Chiaramente ci sono giocatori più importanti per quello che fanno e danno, ma la mia intenzione è quella di riuscire a tenere questo gruppo che porto avanti dall’anno scorso e condurlo a un obiettivo fissato. Però non gestisco le leggi mercato, ma secondo me conta molto l’aspetto motivazionale del giocatore e quello che si gioca ora può valere di più rispetto a un contratto nuovo».

Dopo la partenza di Turk tessererete un nuovo portiere?
«Ne stiamo discutendo con il direttore, ma potremmo anche rimanere con Marconi come terzo anche perché non è semplice trovare un portiere pronto. Sono contento di chi ho ora e sono contento per Turk perché ha un’opportunità importante: con noi si è allenato sempre bene fino all’ultimo secondo, così come D’Angelo. Li ringrazierò sempre per quello che ci hanno dato».

È contento della classifica?
«Siamo molto contenti. Onestamente non pensavo di essere lì davanti con qualche punto di vantaggio ma penso anche che la situazione si possa ribaltare da un momento all’altro. Non è il campionato dell’anno scorso, ora c’è il mercato aperto e le nostre antagoniste si stanno rinforzando mentre noi dobbiamo cercare di fare punti su punti poi quando arriveremo agli scontri diretti vedremo dove saremo».

Sulla carta le prossime tre gare con Montevarchi, Alessandria e San Donato sono facili mentre chi insegue ha un calendario più difficile...
«Noi cercheremo di fare il possibile ma non è scontato conquistare punti. Sappiamo perfettamente chi affrontiamo e le difficoltà che avremo, inoltre ritengo che le distanze siano troppo brevi per poter pensare a una fuga o altro. Bisogna stare sul pezzo».

Ritiene che il Cesena sia diventato il principale concorrente per la promozione?
«Cinque o sette punti di vantaggio sono pochi. Lo scorso anno quando ero a 5-6 punti dal Modena avevo ancora grandi speranze e sono le stesse che nutrono le squadre che ci inseguono».

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