foto Silvia Casali
foto Silvia Casali

Dopo la sofferta ma importante vittoria contro il Cittadella, mister Davide Dionigi ha analizzato la prestazione della squadra, soffermandosi su scelte tattiche, sui singoli protagonisti e sullo spirito del gruppo, spostando l'attenzione anche sul prossimo derby in casa del Modena.


«Per noi questi non sono solo tre punti - ha esordito il tecnico granata davanti ai microfoni - Era una partita che dovevamo vincere e ce la siamo meritata, pur soffrendo nel primo tempo. Il Cittadella ha messo in difficoltà tante squadre e il nostro obiettivo era contenerli e restare compatti. Io sono un allenatore che pensa alla partita sui 90 minuti, ma se avessimo preso gol nel primo tempo sarebbe diventata dura. Poi nel secondo tempo siamo cresciuti, abbiamo cambiato modulo passando al 3-4-1-2, aiutando Gondo che stava facendo un lavoro stratosferico. Verso la fine abbiamo anche sfiorato il terzo gol. Mi è piaciuto l’atteggiamento e la voglia di lottare della squadra».

Ha avuto qualche dubbio sui cambi?
«Sì, ero un po’ preoccupato. Anche uno come Sosa aveva ancora qualche problema. Ho scelto di far entrare giocatori come Nahonou e Kumi per mettere fisicità e centralizzare l’assetto. I ragazzi sono stati bravi: abbiamo tolto il palleggio ai nostri avversari e dimostrato di avere uno spirito eccezionale. Un grande aiuto è arrivato anche dal pubblico, che ci ha sostenuto e ha capito il momento della squadra. Il merito di questa vittoria è anche dei nostri tifosi».

Però che fastidio quel gol preso allo scadere del recupero…
«Sì, è nato da un rimpallo, non lo definirei un vero errore. Motta ha comunque fatto una grande prestazione, dimostrando personalità e compiendo una parata importante nel primo tempo. Prendere gol dà sempre fastidio, ma oggi era fondamentale vincere. È stato un risultato voluto, cercato e preparato».

Portanova in campo per tutti i novanta minuti: scelta precisa?
«Sì, l’ho lasciato in campo per tutta la gara. Nel primo tempo era un po’ sulle gambe, ma sapevo che col passare dei minuti avrebbe preso ritmo. È un giocatore da aspettare, non da giudicare subito. Diciamo che ha sempre quei primi venti minuti in cui si accende col carattere».

Gondo fuori per Maggio: il pubblico si aspettava Destro…
«Mi serviva un po’ più di brio e velocità, per questo ho scelto Maggio. Gli ho chiesto di muoversi molto per togliere punti di riferimento alla difesa avversaria, e direi che il Cittadella qualche problema l’ha avuto».

Nel secondo gol, Portanova ha fatto bene a calciare invece di passarla a Marras?
«Portanova è un giocatore straordinario: se ha calciato, significa che se la sentiva. Fortunatamente è andata bene. In generale, in questa partita ci sono tanti protagonisti con tante storie: Nahounou, Gondo, il nostro “portierino” Motta…».

Quanto è importante avere in campo un capitano come Rozzio?
«È un giocatore straordinario, e lo si sapeva. Soprattutto nella difesa a tre dà tanta sostanza e autostima ai compagni».

Da reggiano, sognava una vittoria così?
«Il percorso di questi ragazzi è iniziato con l’adattamento al lavoro. Ero convinto che ci fossero margini di miglioramento. È vero che ho esordito con due sconfitte, ma già con la Cremonese avremmo meritato di più. Contro il Pisa potevamo anche passare in vantaggio. Oggi sognavo una vittoria così, davanti a questa gente che ci ha spinto tantissimo. Voglio formare soldati pronti a lottare fino alla fine. Ora ci prendiamo un giorno di pausa, dopo una settimana e mezzo di ritiro senza riposo, com’è giusto che sia».

Questa vittoria può essere una scintilla per accendere la stagione?
«Penso di sì, e lo spero. All’inizio non avevamo un vero valore definito e se avessimo preso gol nel primo tempo, sarebbe stata dura: questa è una squadra che fa fatica a recuperare. Con il Cittadella dovevamo vincere, nemmeno il pareggio ci sarebbe servito. Lo spirito si vede anche difendendo bassi: nel secondo tempo abbiamo avuto il coraggio di pressare e il gol ci ha dato fiducia. Il mio obiettivo era tenere la partita viva per tutti i 90 minuti».

Che Reggiana vedremo a Modena?
«A Modena mancherà Vergara, ma speriamo di recuperare qualcuno. Se avessimo giocato in questo modo contro la Cremonese, avremmo perso 4-0. Col Pisa si è visto qualcosa in più. La mia idea è cercare di portare sempre più in alto il baricentro della squadra nelle ultime gare che restano».

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