Primo Piano

Baresi: «Non siamo abituati a tutti questi errori. Teniamoci stretto un punto e la reazione che c'è stata»

«Non dimentichiamoci che siamo a 16 risultati utili consecutivi. Gli applausi alla fine riconoscono il sudore che abbiamo messo in campo»

28.11.2021 18:00

Con la squalifica di un turno per mister Diana, è stato il vice Alessio Baresi a guidare la Reggiana dalla panchina nel match pareggiato oggi 3-3 con la Viterbese.

«E' stata una partita diversa dalle altre a parte forse quella di Pescara - ha sottolineato il tecnico di Castelmella, alla seconda da “titolare” della panchina granata - Un match difficile contro una squadra in salute e con giocatori validi, costruita per puntare ai playoff. Noi abbiamo avuto le prime occasioni su calcio d’angolo ma abbiamo dimostrato poca lucidità finché non è arrivato il loro primo gol da un nostro errore. Nel secondo tempo la nostra priorità era non prenderne un altro ma è comunque arrivato il 2-0. Siamo stati bravi a riprenderla anche perché non eravamo abituarti a stare sotto».

I primi due gol sono nati dai calci d’angolo di Contessa e Radrezza. Erano situazioni preparate o casualità?
«Chiaramente noi ogni settimana prepariamo delle situazioni. Giocavamo contro una Viterbese che predilige la marcatura a uomo e abbiamo cercato di farli muovere. C’è da dire che nel secondo tempo cambia anche l’aspetto mentale e se metti una palla dentro e hai quella ferocia nel voler recuperare una partita storta, in quel momento si guarda poco allo schema e molto all’efficacia».

Cambi indovinati, visto che sia Lanini che Sorrentino sono andati in gol…
«Sono cambi voluti perché sapevamo di avere in panchina giocatori dinamici. In quel momento della partita siamo arrivati a quattro punte per esporci maggiormente. Qualcosa abbiamo rischiato, ma abbiamo creato tante occasioni. Sono giocatori che capiscono di giocare in una squadra in cui non ci sono 11 titolari e in cui tutti devono dare il loro apporto».

Ha temuto più di perderla o di vincerla?
«Sul 2-0 ho pensato che sarebbe stata una partita storta, ma sapevo anche che in campo c’erano giocatori che avevano voglia di riprenderla. Sul 2-2 ho pensato che potevamo vincerla».

Sul pareggio di Sorrentino quindi ha sperato di trovare la vittoria nell’ultimo quarto d’ora?
«Sì, penso che lo ci abbiamo sperato tutti. Se dopo un 2-0 agguanti il 2-2, ci credi ancora. Poi incappi nell’errore del 3-2 ma hai comunque la forza di riprendere la partita e addirittura di trovare alla fine un paio di occasioni per vincerla. Teniamoci comunque questo punto anche perché per come si era messa, va bene così».

Sorrentino ha esultato come se volesse dimostrare che c’è anche lui in questa Reggiana…
«Sì, è un ragazzo che conosco molto bene. Ha fatto un lungo percorso dilettantistico e adesso si è messo in linea e si è sempre impegnato in silenzio. È un giocatore su cui possiamo contare».

Può influenzare questo pareggio sulla testa dei giocatori?
«Non credo proprio. Sono giocatori esperti che sanno che partite così possono capitare. Non dobbiamo dimenticarci cosa sta facendo questa squadra e non scordiamoci nemmeno che siamo a 16 risultati utili consecutivi. Stiamo dando comunque continuità e ci sono tante cose positive e ce le teniamo strette».

Qual era l’umore della squadra a fine gara?
«I ragazzi sanno analizzare da soli questa partita. L’umore era contrastante perché potevi anche perderla ma alla fine prendendo un punto, hai dato continuità».

C’è una spiegazione agli errori difensivi della squadra?
«Come battuta, ho detto al mister che spero siano stati fatti tutti oggi. Non siamo abituati a vederne così tanti in partita: sono errori individuali più che collettivi e verranno analizzati serenamente e valuteremo eventuali misure da prendere. Tutto sommato, credo si tratti di errori fisiologici».

Si è sentita la mancanza di un giocatore importante come Cigarini?
«Sappiamo quanto Luca sia fondamentale per questa squadra, ma credo che oggi Fausto Rossi abbia dato il suo contributo, come ha sempre fatto».

Durante la partita avete sentito anche il risultato di Modena che stava dilagando contro la Pistoiese?
«No, sinceramente non ho saputo del loro risultato fino alla fine della partita e non era nemmeno nei miei pensieri».

La squadra è comunque uscita tra gli applausi del pubblico…
«I tifosi hanno apprezzato la voglia dei giocatori di riprendere un risultato storto. Gli applausi sono quindi una sorta di riconoscimento per quello che la squadra ha messo in campo».

Il campionato ormai si gioca a tre: Reggiana, Modena e Cesena…?
«Non è detto. Il mister ha più volte ribadito che l’anno scorso ha assistito a un recupero pazzesco dell’Alessandria che era sotto di 12-13 punti. Credo che il campionato prenda una vera linea da febbraio in poi. Ora è troppo presto per fare valutazioni».


Vota il migliore granata in campo di Reggiana-Viterbese

Commenti

Le pagelle di Reggiana-Viterbese. Difesa in apnea, Zamparo e le "riserve" suonano la carica
Sorrentino: «Non era scontato riprendere in mano il match. Convertire i fischi in applausi ci ha fatto piacere»