Il centrocampo granata ha vissuto una stagione di alti e bassi, inevitabilmente condizionata dall’impatto con una Serie B sempre più competitiva e da un turnover tra infortuni, squalifiche, intuizioni felici e scelte tattiche più o meno azzeccate. Se il rendimento non ha sempre brillato in continuità, il cuore pulsante della squadra ha comunque offerto spunti importanti: 13 reti arrivate dal reparto e tanti momenti chiave costruiti grazie alla generosità, alla qualità tecnica e alla duttilità dei suoi interpreti. Un mosaico fatto di rivelazioni, passaggi a vuoto e certezze consolidate…
 

[La difesa]



 

LORENZO IGNACCHITI Stagione in chiaroscuro per il giocatore di proprietà dell'Empoli: quando la squadra gira, anche lui si esalta pressando continuamente i giocatori avversari e svolgendo un ottimo lavoro di rottura in mezzo al campo. Quando la Regia si eclissa, diventa timido e impacciato non riuscendo più a fare la differenza nella zona nevralgica del campo, anche se la giovane età - classe 2004 - può essere una parziale scusante così come il suo primo approccio al campionato cadetto. Alla fine mette a referto un passaggio vincente, però porta a casa ben 9 ammonizioni e un'espulsione (contro la Salernitana). Svolge un lavoro prezioso nelle sfide decisive della stagione, confermandosi una pedina a cui Viali prima e Dionigi poi faticano a rinunciare. Un solo rammarico: non riesce a sbloccarsi in zona gol…
VOTO 6,5

Presenze: 33  Minuti giocati: 2350  Assist: 1

ELVIS KABASHI Stagione non positiva per il mediano albanese. Fuori dai giochi fino a ottobre - non per colpa sua - prova a ritagliarsi un ruolo da protagonista quando viene inserito in lista, ma non sempre offre prestazioni all'altezza. Due assist in 16 presenze, ma solo il 21% giocate da titolare visto che nelle gerarchie si trova alle spalle di diversi compagni. Un passo indietro rispetto alla stagione 2023/24, ma era difficile anche aspettarsi di più visti i preamboli.
VOTO 5,5

Presenze: 16  Minuti giocati: 678  Assist: 2

 

MANUEL MARRAS Fino all'arrivo di Dionigi e al rush finale che ha condotto alla salvezza, la sua stagione sarebbe stata ampiamente insufficiente. Voluto fortemente da Viali per dare imprevedibilità e qualità alla manovra offensiva granata, fatica ad essere incisivo in zona gol ma soprattutto non riesce a fornire assist decisivi ai compagni, tanto che ben presto l'allenatore bergamasco - suo principale “sponsor” - finisce per farne a meno, sposando un disegno tattico dove non trova posto. La svolta arriva nel finale di fuoco, in cui Dionigi - che lo aveva già allenato a Cosenza - gli ritaglia un ruolo da esterno/ala a tutto campo e lui risponde presente, dando equilibrio alla squadra e sacrificandosi in zona di copertura.
VOTO 6

Presenze: 28  Minuti giocati: 1715  Assist: 1

 

MANOLO PORTANOVA Il talentuoso giocatore classe 2000 ha trovato la sua rinascita a Reggio Emilia e Reggio Emilia lo ha sostenuto dall'inizio alla fine, anche quando le prestazioni non erano all'altezza delle sue potenzialità (di categoria superiore). Svolge una serie di ruoli, anche molto diversi tra loro: trequartista, ala, centrocampista interno (quello che preferisce maggiormente), a volte anche prima punta, ma i suoi numeri sono sotto gli occhi di tutti: è il miglior marcatore della squadra, sa mandare in porta i compagni e dimostra di avere una leadership tecnica e morale che ha contribuito in modo decisivo a raggiungere l'agognata salvezza, come si è visto bene a Modena, in casa con lo Spezia e infine a Castellammare…
VOTO 8

Presenze: 36  Minuti giocati: 2503  Assist: 2  Gol: 8

 

TOBIAS REINHART Il regista argentino, grazie a Viali, si è preso finalmente il suo posto all'interno dello scacchiere granata, dopo un mezzo campionato agli ordini di Nesta trascorsa ai margini del gruppo. Apre la stagione con un gol contro il Mantova poi non riesce più a trovare la via della rete, però gioca con intelligenza e precisione davanti alla difesa granata ma, soprattutto, riesce a gestire il pallone e a dettare il ritmo alla squadra. Soffre il momento negativo che porta la Reggiana al penultimo posto ma si riscatta alla grande - come il resto dei compagni - nel finale di stagione diventando una pedina insostituibile anche per Dionigi.
VOTO 7

Presenze: 32  Minuti giocati: 2271  Assist: 2  Gol: 1

 

ALESSANDRO SERSANTI Dopo l'amara retrocessione con il Lecco, il classe 2002 grossetano di proprietà della Juventus riesce a togliersi una bella soddisfazione e soprattutto riesce a fare la differenza in diverse circostanze grazie ai suoi inserimenti in zona gol e senza mai risparmiarsi. Sono tantissimi i chilometri percorsi avanti e indietro per il campo, i contrasti tentati e i recuperi effettuati. Delle quattro reti segnate, quasi tutti si ricorderanno il coast to coast che ha aperto le marcature nella vittoriosa trasferta di Mantova (nella foto sopra), una delle migliori partite disputate dalla Reggiana sotto la guida di mister Viali. Quantità che non sempre fa rima con qualità, visto che spesso sbaglia l'ultimo tocco o la conclusione sotto porta. Può e deve migliorare ancora tanto, peccato che non potrà farlo di nuovo a Reggio Emilia, salvo sorprese del mercato…
VOTO 7,5

Presenze: 38  Minuti giocati: 2927  Assist: 1  Gol: 4

 

LEO ŠTULAC Possiamo considerarlo come uno dei tanti oggetti misteriosi della stagione granata. Il suo nome e la sua esperienza dovevano essere garanzia di titolarità, ma l'ex Palermo viene presto scavalcato nelle gerarchie dalla “sorpresa” Reinhart e quando viene gettato nella mischia - spesso nel finale - fatica a far cambiare passo alla squadra. Tanta classe da vendere, ma appena cinque apparizioni da titolare: troppo poco per un giocatore che ha calcato altri palcoscenici rispetto alla Serie B.
VOTO 5,5

Presenze: 11  Minuti giocati: 437  Assist: 1

 

NON GIUDICABILI. Luca Cigarini (10 presenze, 182 minuti giocati): bandiera granata che nella prossima stagione difficilmente rivedremo nei panni del calciatore, più che sul campo ha lasciato il segno in allenamento e negli spogliatoi dispensando consigli e incoraggiamenti ai più giovani compagni. Farà ancora parte della famiglia Reggiana, magari con un altro ruolo? Justin Kumi (8 presenze, 149 minuti): arrivato nella finestra di mercato di gennaio dal Sassuolo, il classe 2004 prova a ritagliarsi qualche spezzone per farsi notare, ma non sempre riesce a fare la cosa giusta nel momento giusto. Oliver Urso (7 presenze, 134 minuti giocati): sbarcato a Reggio con la pesante eredità di Pieragnolo da colmare, non trova spazio con Viali e con Dionigi non va meglio, complice un infortunio che lo mette fuori causa nelle ultime giornate. Non parte mai titolare e si limita ad alcuni brevi ingressi a gara in corso, ottenendo il minutaggio più elevato nella dimenticabilissima sfida persa 5-1 contro il Sassuolo.

dati: transfermarkt.it e fbref.com
foto: Silvia Casali

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