[2024/25] Il pagellone di fine stagione - L'attacco
Vergara illumina la scena, Vido segna con continuità. Gondo sale di colpi nel finale, Girma decisivo nei momenti chiave. Maggio a sprazzi, Pettinari delude. Da Okwonkwo mai uno squillo, Destro presenza motivazionale ma fugace.

Ultima tappa del nostro viaggio attraverso la stagione 2024/2025 della Reggiana: dopo portieri, difensori e centrocampisti, è il momento degli attaccanti. Nell’anno in cui la squadra granata ha fatto parecchia fatica a trovare la via del gol, il reparto offensivo ha comunque saputo ritagliarsi momenti decisivi per la corsa salvezza. Poche le certezze a inizio stagione, tante le incognite dettate da infortuni e condizioni precarie. Tra i ritorni inattesi, le sorprese più o meno confermate e le scommesse non andate a segno, Dionigi ha trovato nel finale il modo di far rendere al massimo le sue punte. Cinque giocatori sono andati a segno almeno due volte - in totale 26 gol sui 42 realizzati - ma a fare la differenza è stata soprattutto la tempistica delle reti: decisive più che abbondanti. E se i numeri restano bassi, il peso specifico di alcuni gol vale ben più del semplice tabellino.

NATAN GIRMA
Stagione segnata irrimediabilmente dall'infortunio al menisco rimediato nel mese di aprile 2024 e dalla successiva ernia inguinale, che lo costringono a saltare il primo mese di campionato oltre a quelli di dicembre e gennaio per un successivo affaticamento muscolare. Il rientro graduale da febbraio in poi: una rincorsa complicata per chi, come lui, non ha mai smesso di essere considerato uno dei talenti più puri dell’organico granata. Alterna sprazzi di classe a passaggi a vuoto che sembrano consegnarlo all’anonimato, finché nel finale si prende la scena come solo lui sa fare: una perla dopo l’altra, il gol e l’assist nel derby a Modena valgono una pagina indelebile della storia recente del club, la doppietta a Castellammare regala la salvezza con una giornata d’anticipo. Qualcuno lo voleva in panchina, Dionigi lo ha rilanciato nel momento più delicato. E ha avuto ragione.
VOTO 7
Presenze: 24 Minuti giocati: 1014 Assist: 2 Gol: 5

CEDRIC GONDO
Il suo campionato è un’altalena continua, perfetto specchio dell’intera stagione della Reggiana. Alterna lunghe pause e prestazioni sottotono a partite da autentico trascinatore: tre le reti pesantissime, tutte decisive per portare a casa punti fondamentali contro Cittadella, Modena e Spezia, e sempre con lo stesso marchio di fabbrica, quello delle partite “che contano”. In mezzo, una cosa che non è mai venuta a mancare è il sacrificio e il lavoro sporco per la squadra. Dai fischi all’applausometro, il salto è breve quando ritrova fiducia e condizione: nel finale diventa titolare inamovibile, contribuendo da protagonista al filotto salvezza.
VOTO 6,5
Presenze: 34 Minuti giocati: 2056 Assist: 1 Gol: 7

MATTEO MAGGIO
Alla prima esperienza in Serie B, si presenta con un gol splendido al Brescia alla terza giornata, ma con il passare delle settimane finisce ai margini, utilizzato soprattutto da subentrante sia da Viali che da Dionigi. Il picco arriva dopo Natale con la rete da centrocampo nel derby di Mantova, gesto tecnico che gli regala un posto negli highlights stagionali. Poi tanta panchina e pochi minuti per incidere davvero, anche se l'approccio giusto partendo dalle retrovie non è mai mancato. Resta un giovane su cui investire, ma ha bisogno di continuità per essere protagonista.
VOTO 6
Presenze: 21 Minuti giocati: 659 Assist: 1 Gol: 2

ORJI OKWONKWO
Tante aspettative, nessun sorriso. Si pensava potesse finalmente esplodere, invece il secondo capitolo a Reggio è ancora più deludente del primo. Appare spesso spaesato, quasi fuori contesto, frenato da problemi fisici e da un’identità tattica mai trovata. Viali gli concede fiducia, ma non riesce a cucirgli addosso un ruolo, finché a gennaio decide di cambiare aria. Il risultato? Tre gol con il Cittadella, sintomo che la qualità non manca, ma per il resto il suo passaggio in granata resta un’occasione sprecata.
VOTO 5
Presenze: 11 Minuti giocati: 383

STEFANO PETTINARI
Rientrato in lista a ottobre dopo due mesi da separato in casa, si presenta con un gol nel derby di Cesena che sembra aprire nuovi scenari. In realtà, è solo un lampo isolato in una stagione vissuta sempre più ai margini. L’alternanza tra modulo e interpreti non lo aiuta a trovare continuità, e col passare delle settimane il suo minutaggio cala drasticamente. A gennaio avrebbe l'opportunità di cambiare squadra, ma ancora una volta fa valere la sua volontà e resta a Reggio fino alla naturale scadenza del contratto. Nel girone di ritorno due sole apparizioni, nelle disastrose trasferte di Bolzano e Cosenza. Nell’ultimo mese non viene più convocato per un infortunio muscolare. Quando Goretti lo portò in granata nel 2023, doveva essere uno dei nomi di punta dell’attacco: alla fine, il suo contributo è stato ben lontano dalle aspettative…
VOTO 5
Presenze: 12 Minuti giocati: 531 Gol: 1

ANTONIO VERGARA
Alla sua prima vera stagione da titolare in Serie B, approfitta dell’assenza iniziale di Girma per prendersi con decisione il centro della scena. Parte forte, anzi fortissimo: è lui l’MVP del campionato cadetto ad agosto, premiato per una partenza a razzo fatta di gol, giocate e personalità. Dopo la sfortunata parentesi dell’anno prima, segnata dal grave infortunio al crociato, si rimette in marcia con una sicurezza sorprendente: tecnica sopraffina, qualità nelle giocate, capacità di accendere la manovra e trovare spesso il guizzo vincente, soprattutto quando riesce a giocare vicino alla porta. Firma gol pesanti e bellissimi contro Sampdoria, Cremonese e Juve Stabia, illude con un altro gran gol nel derby “in trasferta” col Sassuolo. Cala un po’ nel finale, frenato da qualche acciacco fisico e da una serie di ammonizioni spesso evitabili, ma nel complesso la sua stagione è da incorniciare. Il futuro è scritto: il Napoli lo riabbraccia con grande curiosità. Serie A subito o un’altra stagione da protagonista in Serie B?
VOTO 7,5
Presenze: 33 Minuti giocati: 2339 Assist: 5 Gol: 5

LUCA VIDO
Come Vergara, anche lui arrivava da una stagione segnata da un lungo infortunio, e come il compagno si prende una bella rivincita sul campo. Il suo impatto non è sempre appariscente, ma è concreto: segna con continuità e chiude l’anno con il miglior rapporto tra minuti giocati e gol segnati dell’intera rosa (una rete ogni 160 minuti circa). La doppietta al Frosinone è il manifesto della sua efficacia, così come le reti pesanti contro Carrarese e Catanzaro. Non sempre parte titolare, ma quando entra si fa sentire grazie anche a un'ottima qualità tecnica. A fine aprile alza bandiera bianca per un problema muscolare, ma il suo forfait si trasforma in una sliding door per la Reggiana: al suo posto tocca a Gondo, che ne approfitta nel modo migliore. Un’annata positiva, anche se con qualche rimpianto, come quel pallone spedito alle stelle contro la Cremonese che grida ancora vendetta…
VOTO 6,5
Presenze: 29 Minuti giocati: 1016 Assist: 1 Gol: 6
NON GIUDICABILE. Mattia Destro (1 presenza, 7 minuti giocati): il nome più altisonante passato da Reggio negli ultimi anni, almeno sulla carta. Arriva a fine marzo come colpo a sorpresa, accolto dai tifosi con entusiasmo e curiosità, ma anche con un pizzico di scetticismo. In fondo è fermo da maggio 2024, e il suo stato di forma non è un mistero: Dionigi lo accoglie, lo osserva e lo inserisce con calma, anche perché in attacco, nel momento più caldo della stagione, serve chi garantisce intensità. L'ex Milan e Roma lavora sodo in allenamento, si mette a disposizione del gruppo con grande umiltà e serietà, guadagnandosi la stima di tutti. L’esordio, rinviato più volte per vari motivi, arriva solo all’ultima giornata con la salvezza già in cassaforte: una manciata di minuti a Brescia per mettere una firma simbolica sulla stagione. In campo non ha potuto dire granché, ma fuori dal rettangolo verde ha dato il suo contributo ai compagni nei momenti più delicati. Lo rivedremo in granata? Assai improbabile, ma mai dire mai…
dati: transfermarkt.it e fbref.com
foto: Silvia Casali