Amadei lancia un chiaro segnale ai granata: «Siete importanti, mantenere la categoria è fondamentale»
Il capitano Rozzio: «Abbiamo bisogno di lei, patron, e cercheremo di ripagare i suoi sforzi sul campo». Mister Dionigi ai giocatori: «Compattezza, unione e sacrificio non sono solo proclami. Vi ho scelti io: ripaghiamo la fiducia ricevuta».

Tradizionale incontro di inizio stagione a Lentigione tra la Reggiana e Immergas, main sponsor granata e “creatura” del patron Romano Amadei. Dirigenza, staff e squadra hanno visitato la sede dell’azienda che per il settimo anno consecutivo accompagna i granata nel loro cammino in Serie B.
Il patron Romano Amadei ha accolto la delegazione ribadendo, tra una battuta e l'altra, l’importanza della missione salvezza: «Voi avete scritto sulla maglia Immergas e oggi siete qui per vedere cosa c’è dietro quel nome. È una realtà importante e lo è anche quello che farete voi sul campo: mantenere la categoria. Non sarà facile, ma dovete avere ben chiaro quanto siete importanti: se farete bene ne trarremo vantaggio anche noi come Immergas. Si parla di difficoltà della Reggiana: è evidente, ci troviamo in un territorio piccolo e il club non è tra i più importanti del calcio italiano ma è importante restare in Serie B. La Serie A? Non ci pensiamo, o meglio, lo facciamo ma non lo diciamo… Quello che conta è restare in Serie B. Spero che andiate d’accordo, che vi rispettiate e che facciate il massimo possibile. Viva la Reggiana!».

Il capitano Paolo Rozzio ha sottolineato il legame che unisce il club al main sponsor: «È sempre molto emozionante vedere il video di Immergas e dei suoi 61 anni di storia. Credo che i nuovi ragazzi abbiano voglia di tornare qui negli anni a venire. Abbiamo visto quanta fatica e sacrifici sono serviti per mettere in piedi questo impero e in un mondo che va in un’altra direzione abbiamo bisogno di persone come il patron Amadei e aziende sane come Immergas. Cercheremo di ripagare la fiducia e gli sforzi sul campo. Nelle difficoltà che ci sono, penso che potremo venirne fuori come abbiamo sempre fatto. Patron, non faccia scherzi: abbiamo bisogno di lei!». Infine mister Davide Dionigi ha richiamato la squadra all’unità: «Oggi vedo di persona una realtà che conoscevo solo di nome e capisco il grande attaccamento che deve servire anche a noi da sprono. Tre persone partite da una cantinetta hanno creato un impero: cose che sembravano impossibili, come la nostra salvezza lo scorso anno, ma che sono state raggiunte. Oggi nel calcio parole come compattezza, unione e sacrificio non devono essere solo proclamate ma vissute davvero. Se ci siamo salvati è grazie al lavoro dei ragazzi che si sono “ammazzati” dentro e fuori dal campo. Abbiamo l’obbligo di rifarlo. Vi ho scelti io, tocca a tutti noi ripagare società, tifosi e ambiente».