«Ci abbiamo messo tanto per realizzare questo e non si tanto tante cose che sono successe e non sono state facili da gestire. Siamo stati molto bravi, faccio i complimenti a tutti. Il mio futuro? Adesso non ci penso. Ma se dovessi restare...»
«Emozione troppo bella, è il primo campionato che vinco. Dopo tutte le difficoltà degli ultimi due anni, abbiamo meritato questo successo. E il merito è anche di chi ha giocato poco: senza questi giocatori non si arriva così in alto»
«Non abbiamo amministrato bene e abbiamo preso gol con troppa facilità, ma siamo stati bravi a reagire. Chiederò ai miei giocatori di passare una Pasqua un po’ distratta, l'obiettivo è vicino. Ora è importante recuperare le energie fisiche»
«La squadra non è preoccupata, c'è coesione e remiamo tutti verso l'obiettivo. Nessuno si immaginava un nostro recupero allo scadere. L'arbitraggio? Ci vogliono gli attributi, la prestazione del direttore di gara non è stata all'altezza»
«Dispiace per il pareggio, ma dobbiamo mantenere la testa alta e pensare subito alla prossima gara. Il gol? Mi alleno tutto settimana per azioni come quella. Quando c'è bisogno del mio contributo, ci sono sempre»
«Montalto? Se fosse totalmente disponibile partirebbe dall'inizio. Arrivare al 2-2 è un buon segnale, credo ne usciremo più forti. Aspettiamo i risultati delle altre, ma ci sarà bagarre fino alla fine. Faremo di tutto per vincere il campionato»
«All'inizio abbiamo faticato, poi è venuta fuori la nostra superiorità fisica rispetto alla Torres. Ora servono quattro vittorie e dobbiamo entrare sempre in campo per i tre punti a partire da Rimini, forse la trasferta più facile per noi»
«Sentiamo un po' di tensione mista a voglia di vincere, facciamo più fatica a segnare. Nell'ultimo tratto serve più qualità, ma non sono preoccupato: pensiamo a recuperare giocatori come Montalto e Rosafio»
«Abbiamo creato più che in altre occasioni, ma la palla non è voluta entrare. Sono dispiaciuto per i compagni, per il mister e per i tifosi. Avrei voluto ottenere una gioia personale al rientro, vorrà dire che ci riproverò sabato»
«Dopo l'Entella si è aperta una ferita, ora l'emorragia è chiusa. Servono più precisione e cinismo: gli attaccanti devono ritrovare la condizione, non l'autostima. Ora ci chiuderemo tra le quattro mura del Cavazzoli per lavorare con umiltà»
«La voglia di non mollare e il duro lavoro ci hanno portati fin qui, meritiamo di essere in corsa per la promozione. L'espulsione ha condizionato la partita, ma non ci siamo mai disuniti e avere vinto su questo campo è un grandissimo segnale»
«Un successo della Reggiana avrebbe chiuso il campionato, ora noi cercheremo di vincerle tutte sperando in suo passo falso. Il mio augurio è che quest'anno possano essere promosse entrambe le squadre»
«In superiorità numerica dovevamo gestire la gara in maniera diversa. Poco cuore in campo? Non sono d'accordo, ci abbiamo provato ma in maniera poco efficace. Pensiamo subito al Pontedera: io sono sereno, martedì rimettiamo le cose a posto»
«Non è stata la solita Reggiana, perdere due attaccanti ha cambiato il piano gara. L'Entella ha aspettato l'episodio giusto, noi siamo stati frenetici. Gli applausi finali? Bisogna ritrovare voglia e speranza, le sconfitte passano in fretta»
«Proporre gioco su questo terreno non era semplice, ma i ragazzi hanno interpretato bene la gara. Perché Capone? Volevamo un giocatore in grado di staccarsi tra le linee, ma Lanini resta un titolare. Diana? Speriamo che possa recuperare presto»