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Guglielmotti: «La rimonta dal 2-0 dimostra quanto ci teniamo. Ora si fa dura, vorrà dire che sarà più bello il finale»

«La squadra non è preoccupata, c'è coesione e remiamo tutti verso l'obiettivo. Nessuno si immaginava un nostro recupero allo scadere. L'arbitraggio? Ci vogliono gli attributi, la prestazione del direttore di gara non è stata all'altezza»

26.03.2023 09:45

Testa alta e sguardo in avanti: il pareggio in rimonta con il Rimini porta con sé sentimenti contrastanti, ma Davide Guglielmotti non è preoccupato e continua a puntare al grande obiettivo ancora alla portata.

«La squadra non ha alcun tipo di preoccupazione - spiega l'esterno classe ‘94, autore dell’assist che ha riaperto la partita e del bellissimo gol del pareggio - Quando le nostre avversarie si difendono strette, in undici dietro la palla, non è facile trovare spazi. A pensare che esistano partite facili ci si sbaglia di grosso. Credo che nessuno sul 2-0 potesse immaginare un recupero da parte nostra. Questo fa capire quanto la squadra ci tenga a questa maglia e quanto sia sul pezzo. C'è coesione, compattezza e spirito di sacrificio. L’obiettivo è ancora lì ed è difficile, ma d’altronde le cose difficili sono le più belle. È dura ma meglio così: sarà più bello il finale».

Come avevate preparato la gara?
«Volevamo stare più compatti per non andare a prenderli troppo alti. Forse siamo stati un po' lunghi con i reparti e loro si sono difesi in undici dietro la linea della palla. Abbiamo giocatori di grande qualità con la personalità per rischiare le giocate, oggi (ieri, ndr) non sono andate in porto. Tutte le squadre contro di noi pensano soprattutto a difendersi, quindi dobbiamo essere più bravi e più cinici. Ma non c'è nulla da recriminare, si poteva fare meglio ma anche peggio. Io guardo sempre al bicchiere mezzo pieno: abbiamo dato tanto e siamo tutti sulla stessa barca remando verso l'obiettivo. Abbiamo portato a casa un punto, meglio che niente».

Il pareggio è merito tuo, anche se allo scadere è arrivata l’espulsione…
«Nell’azione dell’espulsione mi sono allungato troppo la palla e avevo l’avversario coperto da Varela, perciò ci siamo scontrati. L’arbitro mi ha espulso per doppia ammonizione, ma in questa situazione la sua decisione ci può anche stare. Quello che recrimino è il primo cartellino giallo perché in quella situazione sono saltato di venti centimetri sopra a Delcarro: credo che lì il direttore di gara abbia sbagliato completamente. Mi chiedo quante volte un arbitro possa dare un’ammonizione del genere. Ha espulso Laezza per due falli su colpo di testa e lo stesso ha fatto con me per la prima ammonizione…». 

Eppure all’inizio l’arbitro (Monaldi di Macerata, ndr) ha fischiato subito un rigore a favore della Reggiana al primo minuto di gioco…
«Queste sono partite che non possono arbitrare tutti. Credo che il direttore di gara sia un ottimo arbitro ma la sua prestazione non è stata all’altezza. Oltretutto, in Serie C non c’è il VAR ma mi chiedo se ci fosse stato quante sarebbero state le ammonizioni giuste e quante quelle sbagliate. Detto questo, tutti possono sbagliare ma è anche giusto dare delle valutazioni sulla direzione di gara».

La gioia per il gol comunque è tanta?
«Sì, sono contento. Personalmente è una bella soddisfazione. Venerdì ho compiuto gli anni e ho festeggiato così».


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