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Alvini: «Pronti a dare tutto contro il Potenza. Vogliamo vivere 10 giorni straordinari»

Il tecnico granata alla vigilia del debutto nei playoff: «Ho una squadra matura, il rientro dopo 5 mesi è l'unica incognita. Basta un pareggio? Mai accontentarsi, faremo di tutto per prevalere»

12.07.2020 16:30

Finalmente ci siamo. Dopo cinque mesi di lunga attesa la Reggiana è pronta a tornare in campo per una "stagione" tutta nuova che le metterà subito di fronte un duro avversario. La squadra di mister Massimiliano Alvini avrà a disposizione due risultati su tre per passare il turno, ma le incognite non mancano in casa granata. La fiducia però c'è.

«In queste quattro settimane di lavoro pieno c'è stata qualche situazione da valutare - spiega l'allenatore di Fucecchio - Marchi e Lunetta sono stati i più difficili da gestire e hanno avuto una preparazione diversa rispetto agli altri, Rozzio e Kargbo invece hanno preso solo due botte. Arriviamo alla sfida di domani con 21 giocatori a disposizione più i portieri».

Mister, come sta la squadra?
«Secondo me sta bene. Abbiamo fatto tutto il necessario per farci trovare pronti all'appuntamento con il campo».

Lei come si avvicina a questa partita?
«Ci arrivo con grande gioia e serenità. Nell'ultimo mese mi sono gustato ogni giorno e ogni situazione dalla mattina alla sera. Vogliamo tutti quanti vivere altri 10 giorni straordinari».

Ha qualche dubbio di formazione?
«Non ho grandi dubbi perché ho una squadra matura nella quale meriterebbero di giocare tutti. L'ultima gara ufficiale risale allo scorso 23 febbraio: negli ultimi cinque mesi la condizione è cambiata, quindi manderò in campo chi mi ha dato certezze a livello fisico e mentale ma dovremo valutare anche le caratteristiche tecniche dell'avversario».

Cinque mesi senza gare ufficiali sono davvero tanti...
«Il vero rebus infatti è proprio tornare in campo. Renate e Monopoli sono state eliminate subito da squadre che avevano già giocato e il Carpi ha fatto molta fatica a passare il turno. Reggiana, Bari e Carrarese, non avendo potuto fare delle amichevoli, non hanno parametri precisi per trarre delle osservazioni. Questa è l'unica incognita, per il resto non ho altre preoccupazioni».

Allenarsi allo stadio in settimana quanto è stato importante?
«Ringrazio tanto il Sassuolo e mister De Zerbi per averci concesso questa opportunità. Anche se per pochi minuti abbiamo rivisto il campo e riprovato certe emozioni. Noi giochiamo lì, ma lo stadio lo vedevamo solo dalla tangenziale: poterci allenare su quel campo è stata un'opportunità molto importante».

Passiamo all'avversario. Il Potenza è una squadra che fatica a segnare...
«Quando c'è stato il sorteggio ho detto al ds Tosi che per me andava bene qualsiasi squadra. Il Potenza è un avversario tosto mai affrontato in carriera, mi fa piacere che ci siano i rossoblù sul nostro cammino».

Domani potrebbe bastare anche lo 0-0...
«Non ci possiamo permettere di pensarlo perché ci complicheremmo la vita. Dovremo scendere in campo, sfruttare i nostri punti di forza e fare la partita come è nel nostro DNA, pensando solamente a noi stessi. Il Potenza è forte perché ha eliminato due formazioni importanti come Catanzaro e Triestina. Nutriamo massimo rispetto per l'avversario ma pensiamo solo a noi. Non dobbiamo mai accontentarci ma fare di tutto per prevalere».

I cinque cambi a disposizione potrebbero essere fondamentali?
«Per me sono un vantaggio e sinceramente non comprendo chi afferma il contrario. Non abbiamo parametri precisi su cosa ci possiamo aspettare in campo e avendo tutta la rosa a disposizione, con i cinque cambi c'è l'opportunità di cambiare volto a partita in corso».

C'è grande fiducia verso la Reggiana: mai come quest'anno i playoff sembrano veramente alla portata...
«La squadra ha speso tutti i giorni nelle ultime quattro settimane per impegnarsi ad ottenere il meglio domani sera. Non possiamo caricarci anche delle aspettative dell'ambiente ma sono certo che contro il Potenza daremo tutto quello che abbiamo. Vogliamo fare bene e regalare una gioia al popolo granata».

I tifosi hanno accolto il suo appello: a Reggio si vedono tante bandiere sui balconi...
«Il mio era un atto d'amore e di sentimento per la Reggiana. Secondo me questi gesti riempiono di gioia e fanno vivere con grande entusiasmo il momento importante che ci apprestiamo a vivere».

Domani sera però potranno solamente accompagnarvi all'arrivo allo stadio...
«In settimana i rappresentanti dei tifosi sono venuti ai campi per appendere dei messaggi d'incoraggiamento. Tra la squadra, la società e la tifoseria c'è sempre stato un rapporto sincero e diretto e per questo dico che sarà brutto non vederli al nostro fianco dentro lo stadio domani sera. Secondo me, in uno stadio come il nostro da 21mila posti, almeno 6-7mila persone con la mascherina sarebbero potute entrare tranquillamente rispettando le norme di sicurezza. Non decido io ma il CTS e secondo me è arrivato il momento che prendano una decisione. Mi auguro che tutto torni presto alla normalità».

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