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Diana: «Una vittoria importante. La Reggiana ha dimostrato di avere qualità morali»

«Tutti si sono fatti trovare pronti e si sono messi a disposizione. Ho apprezzato molto la prova dei difensori e sono felice per i gol di Sorrentino e Scappini»

19.10.2021 23:55

«Questa è una vittoria importante arrivata al termine di una partita molto bella - ha commentato mister Aimo Diana dopo il successo per 3-1 contro i dorici - I ritmi sono stati elevati soprattutto nel primo tempo. Sapevamo che avremmo concesso qualcosa a un’Ancona che ha già fatto male a tante squadre. Abbiamo avuto il coraggio di saper aspettare, dopo il primo quarto d’ora in cui la loro freschezza e spavalderia ci aveva messo in difficoltà. La partita poi è stata portata sui canali giusti e la squadra ha dimostrato di avere qualità non solo tecnico-tattiche ma anche morali». 

Mister, si può dire che questa vittoria contro la seconda in classifica ha rappresentato una serata perfetta?
«Sì, è stata una bella serata ma abbiamo già fatto altre prestazioni molto importanti. Un pensiero particolare va a quei giocatori che vengono citati meno come Camigliano o Guglielmotti o lo stesso Fausto Rossi che Reggio conosce già. Tutti stanno dando il loro contributo, compreso chi entra».

E’ una Reggiana in cui c’è spazio per tutti…
«Sì, il momento arriva per tutti e non ci sono problemi particolari. Ci saranno anche momenti diversi in cui saremo costretti a fare delle scelte obbligate. Sarà lì che vedremo certi giocatori come si comporteranno dal primo minuto».

Quali sono stati i meriti della squadra?
«I giocatori sono riusciti ad accettare alcuni momenti difficili della partita, mostrando equilibrio e disponibilità anche ad aiutare in fase difensiva. Poi ci sono quei giocatori che hanno accettato di non giocare dal primo minuto e si sono fatti trovare comunque pronti a partita in corso. Perciò sono contento della squadra, ma da giovedì ci sarà da rialzare la testa con la massima serenità per preparare bene la prossima partita di lunedì prossimo con il Pontedera».

Com’è nata l’idea di presentare Lanini molto largo sulla sinistra?
«L’idea è nata perché l’Ancona è una squadra che attacca con tanti uomini e difende con pochi. Ho quindi pensato che mettendo una punta come esterno, potevamo creargli qualche difficoltà. Uno come Lanini, Zamparo o Neglia potevano dare fastidio in quella posizione, visto che i loro terzini spingevano tanto. A parte il primo quarto d’ora, devo dire che siamo riusciti a creare molte occasioni che comunque non siamo riusciti a sfruttare. Nel secondo tempo abbiamo fatto noi la partita sin dal primo minuto. Perciò credo che sia una vittoria meritata». 

Questa si è dimostrata comunque una partita non facile da sbloccare…
«Sì, ma noi abbiamo dimostrato di avere le qualità per poterla sbloccare. Giochiamo sempre con la speranza di poter vincere le partite. In tutto questo, devo aggiungere che oggi mi sono piaciuti molto i difensori che spesso se la sono sbrigata in tre contro tre. Non è stato facile, ma sono stati bravi».

Si è infastidito per quel gol preso a partita quasi finita?
«Ha dato fastidio a me come a tutta la squadra. Mi spiace per Luciani che è dà un po’ che sta facendo prestazioni straordinarie. Ha fatto un piccolo errore ma se avessimo preso questo gol sull’1-0, mi avrebbe infastidito di più».

Tre reti degli attaccanti Zamparo, Sorrentino e Scappini. Gol che fanno bene al loro morale…
«Le punte fanno il salto di qualità quando arrivano a capire che in ogni momento possono fare gol. Il vero attaccante non deve cercare nessun tipo di alibi e deve essere consapevole che ci sono momenti in cui fai gol e altri in cui non segni nemmeno se tiri cento volte in porta. Per esempio, Zamparo ha avuto tante occasioni importanti e non sono entrate. E’ stato bravo perché non si è arrabbiato con sé stesso e nemmeno con gli avversari e ha continuato a giocare. Sono contento anche per i gol di Sorrentino e Scappini. Per me gli attaccanti sono sempre importanti e cerco sempre di metterne in campo il più possibile, quando la squadra dimostra di avere un certo equilibrio».

E’ soddisfatto di quello che ha creato finora in dieci partite?
«Sarebbe banale dire che non si è felici. Sono contento e consapevole. Tutta questa euforia esterna la dobbiamo assimilare per trasformarla in un prodotto che presentiamo ogni domenica. So quanto questo campionato sia complicato e so quanto le cose possano cambiare in un batter d’occhio. E’ difficile costruire ed è facile distruggere. Perciò ci tengo che la squadra esulti e che abbia il giusto premio come può essere il giorno libero che ho concesso per domani ai ragazzi. L’importante è che giovedì siano pronti per la prossima partita, in cui affronteremo un Pontedera che aspetterà la capolista col coltello tra i denti».

Finora, tra le retrocesse, la Reggiana è quella che sta facendo il campionato migliore…
«Eppure quest’estate non ricordo la Reggiana tra le favorite. Cammin facendo, ce ne siamo accorti dopo. Ci sono comunque squadre importanti come Modena, Siena, Pescara, Cesena e lo stesso Ancona. Di scontato non c’è nulla e tutte queste squadre hanno i mezzi per recuperare terreno, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi. Non dobbiamo tenere conto di quello che fanno gli altri. Anzi, in questo momento mi interessa solo concentrarmi sul Pontedera, nostra prossima avversaria».

Lei sta dimostrando di sapere leggere bene la partita in corso e riesce a fare sempre i cambi giusti…
«Finora la lettura è stata buona. Credo comunque ci siano giocatori che possono fare male se hanno gli spazi giusti. La partita si era messa bene con la nostra superiorità numerica, perciò ho fatto entrare uno come Sorrentino che era in grado di sfruttare questi spazi. Al di là dei cambi, sarebbe bello vedere alcuni giocatori dal primo minuto per capire cosa possono dare nell’intensità della partita iniziale». 


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