Charlys si presenta: «Alla Reggiana per crescere e aiutare la squadra a raggiungere la salvezza»
Il centrocampista brasiliano classe 2004, arrivato in prestito dal Verona, racconta le sue prime sensazioni: «Sono un giocatore box to box, voglio dare il massimo per centrare il nostro obiettivo. Grazie alla società granata per la fiducia»

Prima intervista in granata per Charlys, giovane centrocampista brasiliano arrivato negli ultimi giorni di mercato dal Verona. Presso la sede di Immergas, main sponsor del club, il classe 2004 ha parlato delle sue caratteristiche, delle motivazioni che lo hanno spinto a scegliere la Reggiana e delle sue ambizioni future.
Che tipo di giocatore sei?
«Sono un centrocampista mediano, ma anche un po’ offensivo: un box to box. So difendere e attaccare».
Cosa pensi di portare a questa Reggiana?
«Le mie caratteristiche principali sono il buon passaggio, i lanci e anche il tiro in porta».
Arrivi dal Verona, una squadra di Serie A. Perché hai scelto Reggio?
«Voglio giocare quest’anno per aiutare la squadra e ringrazio la società e lo staff per la fiducia. Il mio obiettivo è crescere e, magari, il prossimo anno tornare in Serie A».
L’anno scorso sei stato al Cosenza: conoscevi già la Reggiana?
«Sì, l’ho affrontata in campionato. È una bella piazza, mi aveva fatto subito un’ottima impressione».
Conoscevi già alcuni dei tuoi nuovi compagni?
«Sì, conoscevo Magnani, Lambourde e anche Tavsan, con cui ho giocato a Verona».
A Cosenza hai disputato un buon campionato, anche se è arrivata la retrocessione. Questa esperienza ti dà motivazioni particolari?
«Voglio aiutare la Reggiana a salvarsi: è troppo importante e dobbiamo lavorare ogni giorno per raggiungere l’obiettivo».
In quale ruolo hai giocato di più?
«Ho fatto sia il centrocampo a due che la mezzala».
Fuori dal campo, quali sono i tuoi hobby?
«Mi piace ascoltare musica e leggere libri».
Conosci la storia dei brasiliani a Reggio?
«So di Taffarel, il campione del mondo. Non lo ricordo da giocatore perché ero piccolo, ma ho visto tanti filmati su internet. È stato molto importante».
Hai nostalgia del Brasile?
«Sì, la saudade c’è sempre, mi manca molto. Però in Italia sto benissimo, mi sento a mio agio».
E a tavola?
«Amo la pasta, mangio molto bene qui».