Primo Piano

Diana: «Sacrificio e sofferenza, questi sono i primi step da compiere. A Gubbio voglio vedere l'anima in campo»

«Ci sentiamo sotto pressione, sappiamo che le nostre prestazioni non sono da Reggiana. Stiamo vivendo il primo momento focale della stagione, ho bisogno di tutti i giocatori e della loro massima disponibilità. Peccato per gli infortuni...»

15.10.2022 15:00

Spirito di sacrificio, unità d'intenti e grande compattezza in campo: è questa la ricetta di mister Aimo Diana per riportare la Reggiana sulla retta via dopo la sbandata di Fiorenzuola e le tante incertezze palesate con l'Ancona. La classifica sorride, ma gli step da compiere sono ancora tanti e domani pomeriggio in casa del Gubbio il pubblico granata si aspetta un ulteriore passo avanti per consolidare ambizioni e morale, dentro e fuori dal campo.

Mister, lo stato di forma fisico e mentale della squadra qual è?
«Per quanto riguarda la testa, è da due settimane che lavoriamo sulla concentrazione: è stato fatto uno sforzo dal punto di vista del sacrificio e della sofferenza che avevo chiesto ai ragazzi dopo Fiorenzuola. Il gioco verrà dopo, ora ci sono step più importanti da superare».

Perché il gioco verrà dopo?
«Perché a volte certe cose vengono meglio quando si è liberi mentalmente e fisicamente. La squadra corre con un po’ di paura ancora, ma non parlerei troppo di numeri e dati: quando saremo liberi mentalmente si potranno vedere determinate giocate, visto che siamo un po’ più tecnici rispetto ad altri».

La condizione atletica quindi non è un problema?
«Sta progredendo, grandi problemi non ne vedo. Al di là dei dati che non combaciano con le prestazioni, se il problema fosse fisico sicuramente lì si potrebbe solamente migliorare. Il problema è invece più mentale e ambientale: in questo momento ci sentiamo sotto pressione, ma abbiamo l’esperienza per andare oltre». 

C’è bisogno di tanto spirito di sacrificio?
«Sì, bisogna essere più uniti tra di noi e non disperderci troppo avendo voglia di risolvere le cose singolarmente. A Gubbio voglio vedere una squadra che mette in campo l’anima».

Il Gubbio è una squadra molto veloce: che partita si aspetta al “Barbetti”?
«È difficile dirlo. Secondo me loro sono una delle squadre migliori del campionato, hanno una rosa di primo livello e giocano un buon calcio libero da pensieri, senza nulla da perdere. Sicuramente domani vorranno fare bene, noi però dovremo puntare sulle nostre caratteristiche. A volte basta un episodio per far scattare la partita. Siamo ancora all’ottava giornata di campionato e mi pare di vedere una certa omogeneità di risultati in Serie C: tutte le squadre hanno dei problemini, alcune sono partite forte poi si vedrà dove arriveranno. Noi dobbiamo restare sul pezzo consapevoli che certamente possiamo migliorare».

Che dubbi di formazione ci sono alla vigilia della partita?
«Dato che ci attendono parecchie partite ravvicinate, bisogna scavare nella rosa e mettere in campo i giocatori migliori per ciascuna gara, al di là delle prestazioni che si sono viste nella gara precedente. Ora ho bisogno di tutti e della disponibilità a giocare o non giocare dei ragazzi: è questo quello che ho chiesto loro fino a quando non troveremo una quadratura più definita».

Quali novità arrivano dall’infermeria?
«Qualcuno sta rientrando, altri invece sono fuori e temo lo saranno per diverso tempo. Voltolini non è al top ma sulla strada del recupero, Muroni è in fase di valutazione e rientrerà a breve, Hristov ha un problema al tendine rotuleo che si porta dietro da tempo, Nicoletti invece un problema al tendine d’Achille e su di lui si dovrà prendere una decisione. Infine, Varela si è fermato ieri in fase di riscaldamento e temiamo uno stiramento o qualcosa di più grave, ma dovrà fare gli opportuni accertamenti. Cigarini è ancora in fase di recupero ma oggi è venuto al campo a trovarci e ci ha fatto molto piacere rivederlo».

A sinistra scelte praticamente obbligate?
«Ho Guiebre ma sto provando anche Libutti e Orsi. Facciamo di necessità virtù. Il sacrificio che chiedo ora ai giocatori è tanto, specialmente alle punte visto che la disponibilità richiesta è quella di giocare molto lontano dalla porta per il bene della squadra. Ma tornerà anche il momento in cui si faranno sentire in area».

Lanini sta entrando maggiormente negli schemi della Reggiana?
«Per noi Eric è un giocatore importante, ma va a fasi: a volte è concentrato, altre volte abbassa il suo livello. Ma deve avere grande autostima di sé e pensare di fare gol in qualsiasi momento». 

Ad oggi le sue certezze quali sono?
«Le certezze si trovano nel nostro gruppo. Stiamo proseguendo con un lavoro che ci porta a fare cose diverse dal nostro volere generale, ma in campo recepiamo che tutti ci stanno mettendo qualcosa. Chiaramente vorremmo vincere e convincere, perché giocando bene diventa più facile arrivare ai tre punti».

I mugugni del pubblico nonostante il primo posto in classifica vi danno fastidio?
«Sono cose che al momento lasciano un po’ perplessi ma poi in settimana il focus è tutto sull’allenamento e ce ne dimentichiamo. Posso dire che i primi a non essere contenti delle prestazioni siamo noi, sappiamo che c’è bisogno di cambiare. Abbiamo creato noi un certo tipo di aspettativa e dobbiamo essere bravi nel mantenerla con grande sacrificio, ma in questo momento c’è bisogno di uscire dai canoni e princìpi del nostro gioco per fare quello che serve di più alla squadra».

Resta anche da colmare il gap tra rendimento in casa e in trasferta…
«Sicuramente è così, i numeri partendo dalla scorsa stagione lo dimostrano, ma a volte credo che porsi troppo questa domanda non aiuti. In allenamento cerchiamo di far vedere l’ambiente in cui si gioca ai ragazzi, ma loro sono esperti e questi campi lo sconoscono tutti».

Gubbio, Cesena, Carrarese, Vis Pesaro e poi Entella: è questo il primo momento focale della stagione?
«Sì, e secondo me è già iniziato la scorsa settimana contro l’Ancona. Come ho sempre detto, le 10 gare iniziali sono quelle che ci possono dare un’idea sui valori del campionato. Questo è il momento in cui ci sono le gare più gravose con poco tempo di recupero tra una partita e l’altra e mi dispiace solamente dover perdere qualche giocatore per strada, forse per mesi…».

La vittoria contro l’Ancona può essere stata la scintilla che serviva per ripartire subito?
«Questa squadra ha lavorato in settimana con una buona serenità dopo quei tre punti, ma non guardiamo la classifica perché sappiamo essere poco indicativa. Abbiamo picchiato forte sul fatto che non si sia vista una prestazione all’altezza e i ragazzi lo sanno, ma sacrificio e sofferenza sono i primi step da compiere».

Domani sera potrà ritenersi soddisfatto se…?
«Se tutti correranno e si metteranno d’impegno, poi sappiamo bene che il risultato è spesso episodico. Noi puntiamo alla vittoria come sempre ma sarei comunque soddisfatto se riuscissi a vedere una gara dignitosa, giocato con la voglia di provare a vincere».

Commenti

Girone B, i risultati della 8ª giornata. Reggiana e Fiorenzuola in vetta, cade il Siena
Gubbio, mister Piero Braglia: «Contro la Reggiana vietato distrarsi. A me non piace perdere o partecipare...»