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Guglielmotti: «Dopo Siena eravamo sereni, la giusta reazione si è vista. Siamo forti ma abbiamo bisogno di tempo»

«Nonostante il gol sono contento a metà perché devo imparare ad essere più decisivo. Fuori casa dobbiamo sicuramente migliorare, purtroppo di campi belli come il nostro ne troveremo pochissimi»

14.09.2022 23:55

Dopo le due occasioni mancate contro Lucchese e Siena, Davide Guglielmotti ha trovato la via del gol nel turno infrasettimanale contro il Montevarchi segnano la quarta rete che ha mandato i titoli di coda al match.

È stata una bella soddisfazione reagire dopo Siena con questa vittoria, condita anche da un tuo gol?
«In realtà dopo Siena non ci sono stati allarmismi. Eravamo molto sereni e consapevoli della forza della squadra. Il giorno dopo ho visto i miei compagni molto tranquilli e la giusta reazione si è vista bene contro il Montevarchi. La squadra è forte ma ha bisogno di tempo. Questo vale per noi come per gli altri e lo si è visto anche sugli altri campi: ci sono certe squadre che hanno cambiato molto ma stanno ottenendo ancora risultati altalenanti. Per quanto riguarda il mio gol, sono contento a metà perché in realtà potevo già averne fatti tre visto che sia con la Lucchese che con il Siena ho avuto due buone occasioni. Va bene ma deve andare meglio: devo imparare ad essere più decisivo».

Come giudichi quindi quanto successo a Siena?
«Se nella prima mezz’ora avessimo segnato due gol, nessuno avrebbe detto niente. Purtroppo ci sono poi state altre circostanze che hanno fatto sì che vincesse l’altra squadra».

Vedi una Reggiana in crescita?
«Vedo che la condizione fisica sta salendo. Siamo tutti giocatori con tanta esperienza e sappiamo bene cosa dobbiamo fare. Abbiamo un cammino lungo da percorrere e lo dobbiamo fare nel migliore dei modi».

Nel primo tempo hai aspettato un po’ di più quasi giocando da terzino, mentre nel secondo ti sei spinto in avanti. Senti che a seconda della situazione devi imparare a cambiare modo di giocare?
«Sì, anche perché dopo un po’ gli avversari ti studiano e per fare un esempio, a Siena avevo addirittura due giocatori fissi su di me. Quando è così, non è mai facile giocare perché uno ti copre la profondità e l’altro ti gioca d’anticipo. L’unica soluzione in quei momenti è attrarre verso di me gli avversari per far sì che si liberi il compagno vicino. A inizio partita ho cercato molto la profondità e il loro terzino lo ha capito, ma nel secondo tempo vedendo che lui indietreggiava molto ho deciso di puntare di più. Per me è comunque una cosa positiva perché significa che mi temono, ma in questo modo gli avversari fanno di tutto per limitarti, com’è giusto che sia in questo gioco».

Proprio tu al “Franchi” hai avuto una bella occasione per trovare il pareggio…
«Solitamente quelle occasioni non le sbaglio. Ho visto il portiere in uscita e anziché colpire forte, ho deciso di girarla sperando di mettergliela alla sua sinistra. È stata una scelta sbagliata, dovevo andarci di forza».

Mister Diana dice che crei tanto ma concretizzi sempre poco…
«Il mister ha ragione. Dovevo fare gol sia con la Lucchese che con il Siena, invece ho segnato solo oggi. Con la mole di gioco che riesco a fare, dovrei concretizzare di più e questo rappresenterebbe un bene per la squadra».

Pensi che la Reggiana in trasferta abbia qualcosa di diverso?
«È un dato di fatto e ne prendiamo nota. Non possiamo far troppi allarmismi se fuori casa siamo così, ma dobbiamo sicuramente migliorare. La partita di Siena non è stata facile perché loro ci avevano studiato molto bene e hanno puntato sulla forza fisica e sulla cattiveria agonistica. Questo ha impedito alla Reggiana di tirar fuori le sue qualità effettive, tenendo anche conto che si giocava in un campo impraticabile e completamente diverso dal nostro».

Ne troverete parecchi di campi impraticabili in campionato…
«Sì, li abbiamo addirittura contati i campi buoni in cui giocheremo e difficilmente arriviamo a completare le dita di una mano…».


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