Primo Piano

Pellegrini: «Giocare per la squadra della mia città mi dà una bella carica. Tornare è stata la scelta migliore»

«Sono contento per il gol perché volevo iniziare con il piede giusto, ma dovevo segnare anche il secondo. La sconfitta di Siena ci ha fatto capire che serve sempre la massima concentrazione. Lanini? Giocare con lui semplifica le cose»

14.09.2022 23:30

Prima da titolare con tanto di gol: Jacopo Pellegrini non poteva chiedere di meglio nel suo esordio dall'inizio al “Città del Tricolore”. O forse sì: due reti, obiettivo mancato per un soffio.

Partiamo dal minuto 35 del primo tempo. Raccontaci il tuo primo gol in maglia granata…
«È arrivata la palla in area di rigore e fortunatamente me la sono trovata tra i piedi. Ero finito per terra ma mi è venuto di calciare d’istinto e sono contento di aver trovato il gol. Trovare il primo gol non è mai facile però bisogna sempre aver pazienza e non buttarsi subito giù di morale. Prima o poi l’occasione arriva e sta a noi farci trovare pronti in quel momento».

Te lo immaginavi così?
«Sinceramente non mi aspettavo un’azione in particolare, ma sicuramente giocando da titolare in questo stadio, avevo ancora più voglia di segnare e di iniziare col piede giusto».

Gol a parte, come giudichi il tuo esordio dal primo minuto?
«Direi piuttosto buono, anche se poco dopo potevo fare un altro gol: spero di rifarmi la prossima volta. A livello di squadra, abbiamo fatto un’ottima prestazione e abbiamo ottenuto una vittoria piuttosto convincente».

Pensi di avere le carte in regola per giocare da titolare?
«Sento di avere buone possibilità di giocare, ma alla fine le scelte le fa il mister. Il nostro attacco è di grande qualità per la categoria perciò credo sia importante puntare tutti all’obiettivo, ancora più di pensare a chi gioca e chi no. Tutti avremo le nostre occasioni e daremo il nostro contributo».

Come va l’intesa con Lanini?
«Eric è un grande giocatore e stare di fianco a lui ti semplifica le cose perché sai di avere un compagno di reparto che non solo fa gol, ma sa anche passarti bene la palla. Per me diventa quindi più facile giocare con uno come lui».

La sconfitta di Siena vi è un po' servita da lezione?
«Sì, ci ha fatto capire che in questa categoria ogni campo è difficile e bisogna sempre avere la massima concentrazione. Gli ostacoli ci saranno sempre ma toccherà a noi saperli superare. Siena è stato un passo falso, ma sappiamo che si è trattato solo di un incidente di percorso perciò volevamo subito riprenderci e l’abbiamo fatto alla grande».

Forse ancora non c’è una grande considerazione nei tuoi confronti, nonostante tu abbia già fatto questa categoria…
«Sì, ho giocato in Serie C già a Gubbio e ho fatto abbastanza bene. Ho avuto poi la possibilità di andare in Serie B, ma non è andata bene anche per mie responsabilità. Sinceramente non so come è stato percepito qui il mio acquisto, ma so che posso dare una grossa mano ai compagni  e sono contento di giocare per la squadra della mia città».

Senti un po' il peso di giocare per la squadra della tua città?
«Più che un peso, sento una grande voglia di voler raggiungere il nostro obiettivo. Ho diversi amici tifosi che vanno in curva e che si raccomandano sempre con me. Questo mi aiuta perché so di avere intorno gente pronta a sostenermi. Non sarà sempre facile, ma ad ogni modo giocare a Reggio è una grande emozione e mi dà una bella carica. Credo che venire qui sia stata la cosa migliore da fare».


Vota il migliore in campo di Reggiana-Montevarchi

Commenti

Girone B, i risultati della 3ª giornata. In vetta c'è la Carrarese, Entella k.o.
Guglielmotti: «Dopo Siena eravamo sereni, la giusta reazione si è vista. Siamo forti ma abbiamo bisogno di tempo»