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Diana: «Ero certo dei tre punti. Ci attende un mese importante, dobbiamo capire cosa ci può fare bene e cosa no»

«Non cercavo risposte perché a Lucca non eravamo noi. Negli ultimi giorni ho visto grande voglia da parte dei ragazzi di cancellare una partita che non è ancora del tutto cancellata. A Cesena sarà dura, fuori casa non stiamo facendo bene»

15.03.2022 23:45

Aimo Diana dopo la partita vinta con la Vis Pesaro lancia un messaggio alla sua squadra e probabilmente anche all'ambiente granata, invitando tutti a tenere le antenne dritte in questo concitato finale di campionato.

Mister, era questa la risposta che si aspettava dopo Lucca?
«Non avevo bisogno di risposte dopo Lucca perché siamo stati talmente brutti che non eravamo nemmeno noi. Non è una partita fatta male che mi obbliga a trovare delle risposte. A volte c’è da essere dei soldati e oggi ci è stato chiesto di vincere e ci siamo riusciti, perciò abbiamo raggiunto l’obiettivo della giornata».

La reazione però c'è stata…
«In realtà la reazione la puoi avere e perdere lo stesso. Non a caso siamo andati in vantaggio ma poi la Vis Pesaro ha pareggiato. Quando non si è molto sereni, si sbaglia qualcosina di troppo e in questo caso credo che la mia squadra abbia avuto bisogno di isolarsi un po’ con me e il mio staff. Dovevamo capire quali erano le cose che ci fanno bene e quali no».

Quando intende cosa fa bene o no alla squadra si riferisce al fattore ambientale?
«Non mi permetterei mai di dire che ci sono problemi ambientali, anche perché sono qui solo da un anno. Dico solo che abbiamo un mese importante davanti e dobbiamo capire cosa ci può far bene, che può anche essere semplicemente stare un giorno a casa con la propria moglie e il proprio figlio, farsi una bella camminata o bere semplicemente una birra. Io vivo il calcio con grande serenità quindi non sono uno che si fa intaccare dal negativismo: sono molto legato alle mie idee. Quando sbaglio lo ammetto e quando faccio bene, ne sono consapevole. Invece magari un calciatore non ha sempre queste capacità, quindi ho chiesto semplicemente a loro di capire cosa li fa stare bene e cosa li fa stare male. Per fare un esempio banale, se un bambino piange tutta notte, magari semplicemente ha bisogno di andare a dormire in un’altra stanza». 

Quali erano state le sue sensazioni dopo la sconfitta di venerdì sera?
«Mi sono fatto tante domande dopo quella prestazione. Chiedo la stessa cosa anche ai miei giocatori. Per questo entro spesso nelle dinamiche della vita quotidiana. Per esempio, io per staccare un attimo dopo Lucca ho preferito passare un po’ di tempo con mia moglie e mio figlio al cinema e al teatro. Credo che sia importante che ognuno si ritrovi nella sua quotidianità per poter poi tornare a fare meglio il suo lavoro. C’era bisogno di ritrovare una certa serenità e questo è un gruppo che sa reagire. Non abbiamo mai avuto periodi down: noi come il Modena abbiamo dimostrato di avere una continuità emotiva importante».

Forse dopo 72 punti si aspettava un maggiore supporto da parte dell'ambiente reggiano?
«Io non leggo i giornali, ma da quello che vedo allo stadio la gente ci sostiene e fa il tifo per noi. Le critiche si possono subire ed è giusto rispondere, anche perché spesso arrivano da chi ha fatto meno di te. In questo momento l’unica risposta che possiamo dare è quella di vincere le partite e migliorare i nostri record. Purtroppo il dispiacere più grande è che noi e il Modena siamo in mezzo alle scatole una con l’altra. In ogni caso, noi cercheremo comunque di fare più punti possibili da qui alla fine».

Torniamo alla partita. Dopo il gol di Lanini, sono tutti andati ad abbracciare il vice Baresi…
«Sì, perché la rete è arrivata da uno schema preparato stamattina e lo abbiamo cambiato tre volte ma alla fine abbiamo deciso di mettere Sciaudone e Lanini in quella zona. Come spesso capita, quando provi uno schema poche volte, magari ti riesce bene. Invece quando ci lavori tutta settimana, non viene bene. Sulle palle inattive abbiamo grandi capacità e lo sappiamo. Con Alessio Baresi lavoriamo molto su questo soprattutto perché lui ha imparato molto durante la sua carriera da calciatore. Mi dà sempre una grossa mano e riesce spesso a imporsi con le sue idee e i giocatori ne sono consapevoli».

Anche la Vis Pesaro ha giocato molto sulle palle inattive…
«Avevano diversi schemi e lo sapevamo e avevano pronte situazioni diverse. In questo caso è comunque una questione di attenzione perché noi puntiamo sulla marcatura a uomo. A volte non siamo sempre attenti e subiamo gol come è capitato a Gubbio. Ad ogni modo, devo fare i complimenti alla Vis Pesaro che oggi ci ha messo in difficoltà ed è una squadra che ha delle idee che possono portarla a raggiungere la salvezza con grande anticipo».

A un certo punto si è anche arrabbiato al 93’ per un cross di Neglia deviato, che poteva portare al quarto gol…
«Ero arrabbiato perché la differenza reti conta. Già aver subìto gol non va bene, seppur sia stato un gran gol per la Vis Pesaro. Ci teniamo molto ai nostri record e vincere 1-0 è diverso dal 3-1 o 4-1 Arrotondare il risultato ci porta a essere il miglior attacco e la miglior difesa. Purtroppo questi numeri non bastano e non possiamo fare altro che continuare su questa strada. Ora arriva una trasferta complicata a Cesena e sarà importante recuperare energie. Sappiamo che fuori casa non stiamo facendo grandi prestazioni, come appunto è successo a Lucca dove abbiamo fatto tutt’altro che bene. Eppure in questa partita con la Vis Pesaro sentivo già i tre punti in saccoccia perché in questi ultimi tre giorni vedevo i giocatori fin troppo vogliosi nel provare a cancellare una partita che comunque non è ancora cancellata».

Come giudica la prestazione di Libutti?
«Lorenzo si è dimostrato all’altezza, come più o meno tutti. E’ uno di quei giocatori eclettici che a me piacciono molto: farebbe anche la prima punta, se glielo si chiede. C’è stato solo un momento in occasione del gol avversario in cui abbiamo sbagliato una palla ma forse non è stato nemmeno per causa sua. Vedrò se riutilizzare Libutti in questa posizione anche perché non avremo Cremonesi per 15 giorni e Luciani deve scontare tre giornate di squalifica».

Cremonesi come sta?
«Ha il solito problema al polpaccio che sembrava un fastidio minore ma andando più in profondità abbiamo scoperto una piccola lesione. E’ una cosa che gli è già capitata quindi dobbiamo andarci un po’ cauti. Si era messo a disposizione per giocare la scorsa settimana, ma per fortuna non l’ha fatto perché probabilmente si sarebbe fatto molto male».

D’Angelo invece?
«Sonny non è stato tanto bene ultimamente e non ha ancora recuperato. Spero che da domani stia meglio».


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