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Diana: «Non è stata la solita Reggiana ma va bene così. In campo ho avuto le risposte che volevo»

«Non siamo al top ma ho visto l'impegno ed è da lì che bisogna partire. Il derby col Modena? Se potessi, lo giocherei anche io. C'è grande entusiasmo e pressione positiva, sarà un grande spettacolo»

30.01.2022 19:00

«Nel primo tempo ci siamo un po’ sistemati in campo e abbiamo fatto bene - ha sottolineato mister Aimo Diana in sala stampa dopo il successo di misura con il Siena - Abbiamo trovato il gol e un altro lo hanno annullato. Abbiamo avuto qualche ripartenza in cui potevamo anche chiudere la gara. Ho forzato con qualche giocatore, come il capitano Rozzio che non giocava da tre mesi o Cigarini che era fermo da un mese e mezzo. Inoltre ho fatto entrare i due nuovi arrivati D’Angelo e Arrighini. Qualche crampo c’è stato ma ne ero consapevole. Prima di una partita come quella di mercoledì col Modena, avevo bisogno di far tastare il campo a certi giocatori, anche a costo di rischiare qualcosina». 

I tre punti sono arrivati, ma la prestazione non è stata brillantissima…
«Mi viene difficile sentire un’affermazione del genere dopo 16 vittorie e 54 punti, ma so anche che quando ho scelto questa piazza, è perché ero consapevole di certi confronti. Forse oggi non è stata una vittoria brillante ma non credo nemmeno che col Siena vinceranno tutti facilmente…». 

Una vittoria ben gestita?
«Si può dire che è stata una vittoria con qualche urlo. A volte si vince e si fanno grandi partite rimanendo in silenzio e lasciando che la gara scivoli via. Oggi non si è vista la solita Reggiana anche se nella prima mezz’ora abbiamo fatto molto bene e abbiamo avuto le occasioni per chiuderla. Alla lunga si può anche parlare di una gestione della partita anche perché alcuni giocatori come Lanini o Cigarini hanno sentito un po’ la stanchezza. Poi ho inserito i due nuovi Arrighini e D’Angelo che devono un po’ trovare la quadra. In ogni caso, ho visto l’impegno ed è da lì che bisogna partire».

Il Siena si è dimostrato comunque un avversario ostico…
«Sì, è un’ottima squadra, con diversi giocatori d’esperienza per la Serie C e un paio che hanno fatto la Serie A come Terzi, Paloschi e Guberti. Non è una squadra giovane e credo che abbia trovato la quadra, rispetto a precedenti prestazioni prima della gestione di mister Padalino. Ora vedo che il loro nuovo allenatore li sta sistemando in maniera ottimale e mi auguro diano fastidio alle altre squadre».

Come mai questa scelta di modulo?
«Volevo valutare Cauz come terzino sinistro e devo dire che mi è piaciuto. Oggi non c’era Contessa e non ho più Anastasio, perciò avevo la necessità di capire se posso contare anche su questo giocatore in quella situazione di gioco. E’ stata una partita piuttosto complicata ma nella nostra testa c’era l’idea di portarla a casa per arrivare a mercoledì con le giuste condizioni mentali».

Come valuta la prestazione di Rosafio?
«L’ho visto bene come tutti. C’è grande spirito in questa squadra. Oggi per esempio è stato fuori Radrezza, poi altre volte Rossi e altre Sciaudone. Tutti col massimo silenzio entrano in campo e danno il loro contributo. Questo è lo spirito di una squadra che deve mantenere sempre il livello molto alto».

Lanini ha giocato più lontano dalla porta…
«In realtà a lui piace fare quel tipo di gioco perché vuole andare a puntare e in quei casi può diventare veramente un pericolo per gli avversari. Oggi ha mandato la palla fuori invece che nell’angolino, ma in generale questi sono giocatori che fanno in modo di trovare la posizione che piace a loro, al di là dell’allenatore.

Ha inserito anche Neglia come quinto di centrocampo…
«Sì, lo ha già fatto altre volte. Nel secondo tempo il Siena ci aveva preso troppo in ampiezza. Ho poi visto che Lanini era stanco ma che c’era la possibilità di fare qualche ripartenza. Perciò ho inserito Neglia che è un giocatore con una buona tecnica e con grande personalità. Meriterebbe di giocare sempre perciò lo considero come uno dei primi cambi. E’ chiaro che quando la squadra ha dovuto fare la fase difensiva, lui ha avuto meno modo di proporsi in avanti. Alla fine è la squadra che ti porta a stare un po’ più avanti o un po’ più indietro».

Ha lasciato Guglielmotti in panchina per trovare maggiore equilibrio sulla destra?
«Sì, avevo dei palleggiatori a centrocampo e tre uomini d’attacco là davanti, perciò cercavo un po’ più di equilibrio e in questo Libutti è molto bravo. Poi Guglielmotti era pronto per entrare nel secondo tempo insieme a Scappini ma per alcuni inconvenienti della partita non sono riuscito a inserirli.

C’era anche Camigliano in panchina. Come sta fisicamente?
«Si è reso disponibile ma sinceramente speravamo di non doverlo utilizzare oggi. Faremo in modo di cercare di recuperarlo per mercoledì».

Come ha visto i nuovi arrivati D’Angelo e Arrighini?
«Non è facile entrare in una squadra già collaudata che vince sempre. In particolare Arrighini ha avuto un paio di occasioni in cui poteva fare meglio, ma ribadisco che all’inizio non è così semplice».

La squadra sta bene in vista del derby?
«Devo dire che arriviamo molto bene alla partita di mercoledì perché siamo felici e la mia felicità è quella dei miei giocatori che andranno ad affrontare una grande squadra.  Sono convinto che anche il Modena ha questo pensiero verso di noi. In questo momento tutta Italia nel panorama della Serie C sta apprezzando queste due squadre. Bisogna essere orgogliosi di questo, al di là che si vinca o che si perda. Sarebbe riduttivo dire che se non si vince, non si sia fatto un grande campionato. Come tutte le squadre, noi abbiamo lavorato durante la sosta con tutte le difficoltà per via del Covid e se oggi avessi visto una squadra un po’ troppo pimpante, mi sarei preoccupato. Quindi va bene così e con i giocatori che ho, posso morire contro tutti. Lo dimostra il fatto che spesso cambio tre giocatori alla volta e la formazione iniziale non è sempre la stessa: dobbiamo essere elastici e flessibili».

Onestamente, sperava che l’Entella fermasse il Modena?
«E’ normale, come immagino che il Modena abbia sperato in un nostro stop. Non ho visto ancora la partita di Chiavari, ma è giusto dare onore a loro come penso che loro lo faranno a noi. Vorrei che domani fosse già mercoledì. Dobbiamo goderci questa partita allo stadio e mi auguro che tutti i nostri amici e tifosi si divertano a vedere i giocatori in campo. Sarebbe riduttivo pensare solo al risultato ma è chiaro che è importante».

Mercoledì vedremo una grande Reggiana?
«Sono convinto che arriviamo al derby con grande entusiasmo. Sono molto orgoglioso di giocare una partita così. Non ho la stessa esperienza del mio collega Tesser, però sono contento di presentare la mia squadra al cospetto di una squadra altrettanto importante che sta facendo cose incredibili in campionato».

Che derby si aspetta?
«Non credo che sarà una partita dominata da una delle due squadre. Credo che gli interpreti di questa gara saranno talmente forti che basterà una giocata per sbloccare il risultato. A livello tecnico e tattico le squadre si conoscono e la concentrazione sarà talmente alta che nessuna delle due vorrà sbagliare. Mi aspetto comunque tanto spettacolo in campo perché ci saranno giocatori di alto livello per la categoria».

In queste partite prevale più la paura di perdere o la voglia di vincere?
«Non imposteremo la partita in questo modo. Se loro saranno più bravi di noi è perché lo saranno davvero».

Sente già la pressione?
«Sì, c'è pressione ma è positiva. Io voglio vincere e se potessi scendere in campo lo farei. Tutti avranno voglia di giocare ma ne potrò mandare in campo solo undici e sceglierò la formazione migliore in questo momento».


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