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Alvini: «Solo fortuna? Ci abbiamo creduto fino alla fine»

«La Sambenedettese sulla carta è più forte della Reggiana. Nelle condizioni in cui eravamo, abbiamo fatto un'impresa»

03.11.2019 21:00

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Per Massimiliano Alvini la fortuna non esiste, o almeno non è una forza sovrannaturale che sceglie a caso i suoi beneficiari ma va ricercata con forza e convinzione.

«La fortuna bisogna essere bravi a crearsela - sottolinea il trainer granata commentando la vittoria in extremis contro la Samb - All'ultimo minuto siamo riusciti a procurarci questo calcio d'angolo e abbiamo trovato il gol sull'ultima azione. Ci abbiamo creduto e questo è merito dei miei calciatori. Nelle condizioni in cui eravamo, abbiamo fatto un'impresa. Solo io e il mio staff conosciamo le condizioni di questa squadra. Oggi avevamo alcuni giocatori importanti fuori. Varone ha giocato con 38 di febbre e in panchina avevo Staiti e Rossi che non stanno bene. Poi anche Kargbo ha qualche problema. Infine, quest'ultimo infortunio ad Alessandro Spanò. Quindi per come si è messa, è stata una grande vittoria».


Cosa non aveva funzionato fino all'85'?
«Poco, anche perchè la Sambenedettese è forte, sulla carta è meglio della Reggiana. Siamo stati bravi a restare sempre in partita e non abbiamo mai mollato. Abbiamo vinto perchè ci abbiamo creduto e questo rappresenta la nostra forza».

Una Reggiana che non muore mai.
«La squadra ha sofferto contro un'ottima Samb. Sapevamo che oggi sarebbe stata difficile ed è per questo che la reputo una vittoria importante».

Anche oggi ha fatto entrare Haruna nel secondo tempo: merita forse più spazio?
«È un ragazzo che deve crescere e può far meglio. Credo che stia avendo il suo spazio».

Ci racconti l'episodio del gol. La Samb ha recriminato...
«Può darsi che ci fosse fallo. Se l'arbitro non l'ha dato, allora può aver sbagliato. Fatto sta che ci abbiamo creduto e abbiamo segnato. Così va il calcio. Noi col Rimini abbiamo preso un gol del pareggio con fuorigioco di un metro e mezzo e non ho letto niente a riguardo. Ovviamente mi spiace per la Samb e per mister Paolo Montero, forse il pareggio ci poteva anche stare».

Cosa vi siete detti con mister Montero nel finale?
«Nulla di che. Semplicemente sul gol della Samb, Spanò era infortunato a terra e loro anziché buttare la palla fuori, hanno addirittura segnato con Orlando. Mi sono girato verso la panchina della Samb ma non ce l'avevo con Montero. Poi sul calcio d'angolo finale, loro avevano un giocatore in terra e noi abbiamo segnato. Questa è la ruota che gira: sono gli episodi a decidere le partite».

Negli ultimi minuti dopo l'1-1 anziché tenere buono il pareggio, avete preferito rischiare e avete trovato il 2-1.
«Sì, ci abbiamo provato anche a costo di perderla. Ho chiesto ai miei giocatori di lottare anche negli ultimi minuti. Direi che oggi abbiamo compiuto un'impresa: una vittoria da custodire».


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