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Viali: «A Cittadella ci attende una partita sporca. Dovremo essere lucidi e portare gli episodi dalla nostra parte»

«Al "Tombolato" dobbiamo essere pronti a una partita di sacrifico, servirà grande lettura delle situazioni. Nel derby la Reggiana si è riconfermata con un'ottima prestazione: abbiamo trovato un'identità, ora bisogna migliorare di volta in volta»

20.12.2024 17:00

A poche ore dalla sfida contro il Cittadella, mister William Viali fa il punto della situazione in casa granata e mette in guardia la sua squadra sulle difficoltà che attendono i suoi giocatori sul campo dell'ultima in classifica.

«La gara con il Cittadella è molto importante – sottolinea il tecnico granata alla vigilia della trasferta al “Tombolato” – Incontriamo una squadra che si trova sul fondo ma la classifica è talmente corta che dall’ultimo al nono posto ci sono 12 squadre in 7 punti, quindi dobbiamo essere lucidi e pensare di giocare una gara complicata come tutte le altre in cui un episodio può cambiare il risultato».

Come arriva la Reggiana a questo appuntamento da non sbagliare?
«C’è dispiacere per il derby ma dopo la sconfitta abbiamo analizzato con lucidità la gara e devo sottolineare che la squadra si è riconfermata con un’ottima prestazione. Il risultato è stato condizionato da due episodi poiché per come abbiamo giocato e schiacciato gli avversari è stata data continuità alle ultime prestazioni. In noi c’è la consapevolezza che ogni gara è diversa dalle altre e quella di Cittadella lo sarà rispetto alle ultime quattro».

Dall’infermeria che notizie arrivano?
«Non saranno convocati solo Rozzio e Cigarini, per il resto abbiamo recuperato tutti e la situazione questa settimana si è evoluta in maniera positiva: c’è stato qualche problemino con tre-quattro giocatori nel post Modena ma per fortuna ora sono tutti a disposizione».

Si può pensare al pareggio? 
«No, facendo così si gioca col freno a mano tirato. L’andamento della gara andrà a condizionare il risultato e per ottenerne uno importante a Cittadella dobbiamo essere disposti a qualsiasi cosa, anche a stare dentro a una partita brutta e complicata».

Una partita brutta perché giocata contro un avversario che non concede spazi?
«Brutta nel senso che dovremo giocare fuori dalla nostra zona di comfort. Se pensiamo di andare là e immaginarci una gara pulita come contro il Sassuolo o la Cremonese sbaglieremmo tutto. Dobbiamo essere pronti a giocare una gara sporca condizionata da ripartenze, seconde palle, mischie… Dobbiamo starci dentro con grande lucidità e portare gli episodi dalla nostra parte».

Perché si registrano così tanti alti e bassi tra i giocatori da una gara all’altra?
«In un campionato ci sono questi momenti come singoli, sarebbe preoccupante se fosse di squadra un andamento con alti e bassi ma adesso stiamo tenendo le prestazioni a un livello importante. Il rendimento dei giocatori dipende anche dall’andamento della partita».

Girma può riproporsi ai livelli della passata stagione?
«Il mio obiettivo è quello di portare a regime più giocatori possibili. Natan sta facendo degli spezzoni importanti per trovare la scintilla che lo possa sbloccare nel post infortunio. In settimana ho parlato tanto con lui per trovare la chiave ideale per ripartire, psicologica o di campo: stiamo cercando di venirci incontro per ottimizzare le sue qualità e caratteristiche. Ma come faccio con tutti i giocatori della rosa. Ci sto e ci stiamo provando».

Si aspetta qualcosa di più incisivo da Marras in proiezione offensiva?
«Mi auguro che sia lo stesso visto col Modena perché ha creato sempre superiorità numerica e messo tante palle dentro. È un giocatore intenso e qualitativo: da lui mi aspetto sempre tanto e penso che possa ancora migliorare».

Nel derby era stato assegnato un arbitro al primo anno, ora invece sarà un internazionale emergente come Colombo a dirigere Cittadella-Reggiana: è sorpreso da questa decisione?
«Il derby aveva un peso specifico importante ma mi sono già espresso sull’arbitro e non voglio tornarci sopra… È giusto che domani ci sia un arbitro di livello internazionale perché sarà una gara molto importante per tutte e due le squadre e mi fermo lì».

Le sue parole forti nel post-partita possono avere inciso su questa designazione?
«Sono un piccolo allenatore di Serie B e non penso di spostare queste decisioni. Rappresento un popolo e una città e sono anche l’unica voce che c’è dopo la partita: i nostri tifosi meritavano rispetto così come la nostra squadra e la società».

Vede similitudini tra la partita di Cittadella e quella con la Carrarese?
«Potrebbe essere una gara simile, ma noi siamo più avanti rispetto a quel periodo e sappiamo leggere meglio le situazioni. Bisogna saper star dentro alla gara e sporcarsi senza perdere le proprie qualità: con la Carrarese ci eravamo snaturati, oggi siamo più maturi per fare entrambe le cose nella stessa partita».

La Reggiana ora ha trovato la sua anima e identità?
«Assolutamente sì. Ora più giocatori possono sfruttare al meglio le proprie caratteristiche naturali però questa deve essere la base di partenza da cui migliorare di gara in gara e mettere sempre dentro qualcosa in più e di diverso».

Ha rinunciato a qualcosa di suo per arrivare a questo risultato?
«Ho portato avanti le mie idee per anni e ora ho variato qualcosa, qualche situazione, ma la voglia di provare a comandare la partita, rubare palla immediatamente e lasciare il controllo il meno possibile agli avversari non sono cambiati e lo stiamo facendo bene come squadra».

All’orizzonte ci sono tre gare ravvicinate: questo è il momento cruciale per voi?
«È necessario avere grande equilibrio e bisogna viverle una alla volta. Sono tre scontri diretti, anche se la classifica dice che la Juve Stabia sta facendo qualcosa di eccezionale, ma rimaniamo focalizzati sul Cittadella. Quella veneta è una squadra con un’identità ben precisa al di là dei sistemi di gioco: da anni raggiunge risultati straordinari con quella mentalità, mettendo aggressività e intensità dentro le partite; quindi, dovremo arrivare pronti per fare una gara di sacrifico e di improvvisazione con cambi di fronte repentini. Dovrà essere una partita con grandi letture delle situazioni».

Siamo arrivati praticamente al termine del girone d’andata: pensa che “big” come Salernitana, Frosinone e Sampdoria debbano fare i conti con la zona salvezza fino al termine del campionato?
«Probabilmente l’identità delle squadre ad oggi è questa ma c’è di mezzo un mese di mercato che può cambiare completamente le dinamiche di qualche squadra, specialmente di chi può permettersi di fare maggiori cambiamenti. Chi ha meno possibilità se sarà bravo a migliorare in casa farà un salto di qualità oppure no…».
 

 

 

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