La Reggiana esce sconfitta da Marassi al termine di una gara che lascia l’amaro in bocca più per la sensazione di occasione sprecata che per il risultato in sé. Dopo un primo tempo positivo chiuso in parità, ai granata è mancata la continuità per reggere l’urto della ripresa, abbassando troppo il baricentro e concedendo alla Sampdoria campo, iniziativa ed episodi. La prestazione difensiva regge a lungo, ma in fase offensiva la squadra fatica a costruire e a rendersi pericolosa con continuità. Dalla metà campo in su, con l'ovvia eccezione di capitan Portanova, piovono insufficienze che raccontano una prova complessivamente fragile negli ultimi 20 metri. Restano diversi interrogativi sulle scelte e sulla gestione della gara nella ripresa, quando la Reggiana smette di giocare e finisce per pagare dazio.


Edoardo Motta 6 - Riflesso provvidenziale sul tiro ravvicinato di Coda a metà ripresa, con successiva chiusura sul tap-in di Depaoli. Il resto della partita sono interventi di ordinaria amministrazione, mentre è assolutamente incolpevole sui gol subiti, quando una deviazione decisiva di Magnani e un sinistro chirurgico di Barák gonfiano la rete granata.

Andrea Papetti 6,5 - Quanto era mancato a Pescara! Dalla sua parte Cherubini gira sempre alla larga, così come Giordani e Ioannou che trova pane duro da masticare quando attaccano l’ex difensore del Brescia. Nel finale di primo tempo, un suo colpo di testa deviato anche da Charlys mette alla prova gli ottimi riflessi di Ghidotti che devia in calcio d’angolo.

Giangiacomo Magnani 6,5 - Il rientro del “comandante” della difesa fa bene alla Regia. Da vedere e rivedere l'intervento in spaccata con cui neutralizza il velenoso cross di Cherubini a metà primo tempo. Coda non la “vede” mai, purtroppo una sua deviazione sfortunata spiazza Motta per il pareggio della Sampdoria firmato da Conti.

Danilo Quaranta 6,5 - Le ultime prestazioni contro Padova e Pescara sono brutti ricordi. L’ex difensore dell’Ascoli sbaglia pochissimo, sempre concentrato e pulito negli interventi difensivi, anche su di un giocatore più veloce e rapido come Pafundi. Bene anche in fase di uscita palla al piede. Respinge come può il pallone controllato (con l'aiuto del braccio?) da Çuni, che però si trasforma in assist per Barák.

Matteo Rover 6,5 - Il gol di Pescara (condito tuttavia da una prestazione negativa a tutto tondo) ha fatto bene all’ex giocatore del Südtirol, che sulla fascia destra svolge un discreto lavoro, anche in fase di copertura. Suo il pallone intercettato a metà campo con successivo cross rasoterra che Portanova trasforma nel gol del momentaneo pareggio. Ammonito all’alba della ripresa, finisce per essere sacrificato molto presto (dal 12’st Manuel Marras 5,5: in precarie condizioni per via di una botta alla coscia in allenamento, stringe comunque i denti perché nella sua Genova non vuole mancare. Qualche buono spunto, senza graffiare. I compagni di squadra non sempre lo servono nel modo giusto).

Tobias Reinhart 6 - Cerca di tenere a galla il bastimento granata con personalità, qualche buona giocata e interventi ruvidi per contrastare la Sampdoria. Cala alla distanza, viene sostituito ma forse poteva dare ancora qualcosa. Entra in diffida (dal 33’st Leonardo Mendicino sv).

Matheus Charlys 5 - Una cosa buona la fa in occasione del gol di Portanova, quando riesce a chiudere il triangolo con Rover che va al cross vincente. Entra anche nell'azione del colpo di testa di Papetti, con una deviazione un po' fortuita che non coglie impreparato Ghidotti. Durante il resto della partita però fatica a proporsi in avanti e ritarda alcune passaggi in azioni che potenzialmente potevano fare male ai padroni di casa. Si dimentica completamente di seguire Barák che dal cuore dell’area, liberissimo, segna il gol del 2-1.

Andrea Bozzolan 5 - Nel primo tempo il giocatore granata più in ombra degli undici in campo. Nella ripresa, soffre le azioni dalla sua parte e non riesce mai a graffiare. In calo, la sosta non può che fargli bene (dal 33’st Lorenzo Libutti sv).

Elayis Tavsan 5 - Il problema è che le aspettative sull'elemento tecnicamente più talentuoso in campo sono sempre molto alte. Non riesce ad anticipare Conti nell'occasione che porta al pareggio blucerchiato, poi alterna qualche guizzo geniale a momenti in cui sparisce dai radar. In avanti, però, la Reggiana ha bisogno di giocate e tiri in porta di cui lui per primo dovrebbe incaricarsi (dal 26’st Mathis Lambourde 6: entra con la faccia giusta, caricato a pallettoni dal ds Fracchiolla in panchina. È suo il colpo di testa che fa quasi da assist per la deviazione sotto porta di Portanova. La troppa foga lo costringe a commettere il fallo che genera il 2-1 della Samp, anche se a rivedere le immagini, quel fischio è davvero molto dubbio…).

Manolo Portanova 7 - Finalmente Manolo: la quarta rete stagionale - un tocco a porta sguarnita sul traversone di Rover - interrompe un digiuno che durava dal derby col Cesena di inizio ottobre. A Marassi, da buon ex genoano e fischiatissimo dai tifosi doriani, sembra giocare la sua personale partita contro tutti i blucerchiati. Mette una cattiveria agonistica impressionante ad ogni intervento difensivo e in attacco gli avversari faticano a contenerlo. Dopo il gol, un'altra ghiotta chance a meno di 10' dal termine quando, quasi da terra, per poco non supera Ghidotti per la seconda volta. Ammonito, entra in diffida. 

Andrija Novakovich 5 - È pur vero che per fare gol non arrivano palloni giocabili dalle sue parti, ma un centravanti deve rendersi utile anche nel gioco di sponda e nel tenere alto i baricentro e il “pennellone” granata non aiuta quasi mai in questi fondamentali. Sul cross di Rover, prima del gol di Portanova, non riesce a inserirsi con i tempi giusti a due passi dalla porta. Guadagna pochissimi falli in attacco: i tre marcantoni blucerchiati lo disinnescano molto bene (dal 33’st Cedric Gondo 5: le proteste sono giuste, ma farsi cacciare a partita finita è da ingenui…).

Mister Lorenzo Sibilano 5 - La formazione iniziale è corretta e la Reggiana si comporta egregiamente nel primo tempo, segnando un bel gol in contropiede e andando immeritatamente sull’1-1 nell’intervallo. Nella ripresa la colpa principale è quella di non riuscire a tenere più alto il baricentro - come ammette lo stesso viceallenatore granata a fine gara - portandosi la Sampdoria troppo a ridosso dell’area di rigore e, a forza di insistere, l’episodio che decide la partita arriva. I cambi non aiutano, ma era così necessario togliere Reinhart dal campo a un quarto d’ora dalla fine? In difesa la squadra gioca una buona partita, lasciando alla Samp solo due tiri in porta. La vera domanda è: la Regia può fare qualcosa in più in fase offensiva o bisogna accontentarsi del gioco di rimessa? Il 2025 verrà ricordato per la miracolosa salvezza della stagione scorsa, ma forse il mister (Dionigi) si aspetta qualche rinforzo mirato nel mercato di gennaio.


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