Alla vigilia della sfida tra Südtirol e Reggiana, a presentarsi in conferenza stampa è stato il viceallenatore biancorosso Riccardo Bocchini, vista la squalifica di un turno inflitta a Fabrizio Castori.


«Usciamo da una partita difficilissima con il Frosinone, dove abbiamo capito che nei 90 minuti possiamo fidarci della nostra condizione e soprattutto di un gruppo che riesce a rimotivarsi dentro la gara, trovando energie anche nei giocatori che subentrano - ha dichiarato il tecnico biancorosso - Chi entra dalla panchina ha dato convinzione sia a noi sia al gruppo stesso, che trova risorse dentro di sé». Sul fronte degli indisponibili, Bocchini aggiorna sulle condizioni di Coulibaly: «Stiamo tentando di portarlo almeno in panchina. Gli stop muscolari? Per trovare la condizione bisogna spingere, e per spingere occorre avvicinarsi ai limiti. Gli infortuni che abbiamo avuto sono di diversa natura: alcuni traumatici, altri arrivati nel post partita. L’importante è che il gruppo reagisca alle assenze e che ognuno si senta importante dentro il collettivo. In difesa i numeri sono ridotti e il reparto arretrato ha qualche defezione, ma lavoriamo anche dal punto di vista mentale per affrontare i problemi senza piangersi addosso. Questo gruppo ha sempre reagito, trasformando le difficoltà in occasioni di crescita individuale e collettiva. Anche eventuali adattamenti di ruolo possono essere soluzioni da percorrere».

Il vice allenatore si sofferma anche sulle scelte a centrocampo e sul valore del gruppo: «Ogni partita è differente e la Serie B non ti permette valutazioni troppo ferme: crediamo fortemente in ogni ragazzo e fino ad oggi tutti ci hanno dato motivo di proseguire su questa strada. Abbiamo cinque-sei giocatori di centrocampo affidabili, poi le scelte finali spettano al mister. Italeng non è ancora pronto per partire dall’inizio, ma è motivatissimo e ha la nostra fiducia. Pensiamo sia giusto dargli spazio in corso d’opera, così da accompagnarlo gradualmente in questa nuova categoria». Infine, un passaggio sull’assenza di Castori in panchina: «Il mister è il nostro leader e il nostro trascinatore: quando si allontana dalla squadra durante il momento topico crea sempre una mancanza. Però questo, al tempo stesso, diventa per il gruppo una motivazione e uno stimolo in più per dimostrare che quanto si fa in settimana può essere tradotto in campo con convinzione».

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