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Diana: «C'è tanta voglia di rivalsa. Nelle situazioni di emergenza i ragazzi hanno sempre risposto positivamente»

«Ad Ancona siamo stati un po' arroganti, invece bisogna essere compatti. Troppi infortuni? Io penso solo ad allenare. Le diffide? Chi vuole vincere il campionato non ci pensa. I fantasmi del passato ci sono sempre, tocca a noi non farli rivivere»

12.02.2023 15:15

Vincere per scacciare i brutti ricordi e rimettersi subito in carreggiata. Il derby col Cesena è dietro l'angolo, mister Aimo Diana però vuole giustamente che si pensi solamente al Gubbio e a quanto accadrà domani sera sul prato verde del “Città del Tricolore”. La classifica sorride abbastanza, l'infermeria decisamente meno ma la Reggiana ha sempre trovato forza nei momenti difficili e questo è quanto auspica nuovamente il tecnico bresciano alla sua squadra.

Mister, ancora una volta le brutte notizie arrivano dall’infermeria?
«Sì, abbiamo tanti giocatori fuori per motivi diversi e qualcuno verrà in panchina ma con solo 1-2 allenamenti sulle gambe. Io alleno il gruppo e penso a quello, non mi occupo di recuperare gli infortunati: domani avremo in campo una bella squadra, competitiva e con tanta voglia di rivalsa».

I problemi principali sono in difesa?
«Dietro non avremo sicuramente Hristov squalificato e Guglielmotti. Rozzio ha fatto oggi il primo mezzo allenamento e andrà in panchina mentre Cauz ha qualche seduta in più sulle gambe e mi ha dato la sua disponibilità. Luciani ha accusato un affaticamento ieri, quindi oggi è rimasto a risposo e domani mattina gli faremo fare un provino come succede in questi casi. I ragazzi hanno sempre risposto positivamente nelle situazioni di emergenza, sarà così anche domani».

Sulla corsia destra vedremo all’opera Fiamozzi?
«È giusto che trovi il suo spazio visto che si allena con noi da tempo. Gli manca qualcosa ma solamente giocando potrà ritrovare la forma. Ha caratteristiche diverse da Guglielmotti, assomiglia di più a Libutti come calciatore. A destra devo dire che siamo coperti, ho delle belle scelte…».

A centrocampo chi mancherà?
«Non ci sarà Muroni perché avverte ancora dolore alla schiena per una ginocchiata presa ad Ancona: faremo degli accertamenti sulle sue condizioni». 

Dovrà far giocare subito Rossi?
«Il suo rientro è una possibilità perché ha una settimana di lavoro alle spalle e anche in campo sa gestirsi. Senza Kabashi squalificato e Muroni ho bisogno di un palleggiatore e lui è tatticamente dentro la squadra. Inoltre con Cigarini in diffida devo provare a metterlo dentro, vedremo se all’inizio o durante la gara».

In attacco l’unico punto interrogativo resta Montalto…
«Adriano si sta curando fuori Reggio per scelta nostra, credo che rientrerà sul finire della prossima settimana e spero che sia subito pronto per allenarsi. Gli ho già detto che diventerà un giocatore importante per le ultime 8-9 partite del campionato».

Il gruppo non è preoccupato per tutti questi infortuni?
«I giocatori non si devono preoccupare e non devono avere alibi, ma solamente pensare a giocare. Al resto ci penso io. Ho a disposizione i migliori giocatori di Serie C per ogni ruolo, in campo e in panchina».

Non pensa che sia una situazione un po’ anormale?
«Io penso solamente al calcio giocato».

Infortuni a parte, la settimana dopo la sconfitta di Ancona com’è stata?
«È stata una buona settimana. Siamo andati a vedere cosa migliorare, in particolare l’atteggiamento non positivo nei primi 10 minuti. Abbiamo analizzato attentamente anche i gol subìti. Chiaramente abbiamo voglia di rifarci immediatamente contro una squadra complicata ma alla nostra portata».

Cosa le ha dato maggiormente fastidio della gara persa al “Del Conero”?
«I gol subìti. Quando si prende gol poi le squadre cambiano modo di giocare, questi sono i misteri del calcio. Sui gol presi e nelle occasioni concesse all’inizio siamo stati leggermente arroganti, pensavamo che il compagno potesse risolvere il problema per noi quindi abbiamo fatto qualche copertura in meno. Gli esterni devono fare bene la fase difensiva così come gli attaccanti. Più siamo compatti e meglio è».

Quali sensazioni le ha trasmesso lo spogliatoio negli ultimi giorni?
«C’è serenità e chi è venuto a vedere l’allenamento può confermarlo. In squadra ci sono tanti leader che aiutano a mantenere queste sensazioni, poi i ragazzi hanno la consapevolezza di quello che stanno facendo e che stiamo attraversando un periodo in cui non tutti gli episodi girano per il verso giusto».

Il Gubbio è un avversario temibile soprattutto per la sua rapidità…
«È molto insidioso e nella metà campo avversaria ha un possesso palla alto. Il Gubbio ha attraversato un momento non facile ma ci sta, direi che ora è in fase di recupero. Mister Braglia è un allenatore bravo che conosce bene la categoria. Noi abbiamo il massimo rispetto e come loro abbiamo l’intenzione di portare a casa la partita».

I tanti diffidati con quale mentalità giocheranno, visto che il derby di Cesena alle porte?
«Se si vuole vincere il campionato non bisogna avere questo tipo di problemi. Non mi interessano le diffide, pensiamo alla gara di domani e non al Cesena. Tutte le gare sono cruciali e sarà bagarre fino alla fine. Noi ci siamo dentro e ci stiamo molto bene».

I risultati odierni la condizioneranno?
«No. Onestamente non ricordavo neanche che l’Entella giocasse ieri…».

E proprio l’Entella ha rischiato molto a Olbia nell’anticipo…
«Questo perché tutte le gare sono decisive. Chiaramente certe partite hanno un appeal diverso per la classifica e per il sentimento della piazza e dei tifosi, ma davanti c’è ancora un terzo di campionato e noi dobbiamo fare più punti possibili a febbraio perché marzo sarà un mese ancora più complicato. Per me le gare con un risultato scontato sono quelle più difficili».

La vittoria di Gubbio all’andata diede la svolta… potrebbe essere così anche al ritorno?
«Non credo che darà una svolta ma sicuramente sarà un passaggio importante perché dopo un k.o. si cerca subito di chiudere l’emorragia. La sconfitta di Ancona ce la siamo sentita addosso perché eravamo poco abituati a perdere, sapevamo che poteva succedere ma per il modo in cui è arrivata mi lascia del rammarico. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto».

Come approccerete il match contro i rossoblù?
«Prima dovremo vedere come loro vorranno giocare, visto che cambiano spesso. Noi abbiamo l’indole di andare a prendere l’avversario in avanti ma abbiamo imparato anche a fare la fase di attesa. Lascio come sempre libertà ai ragazzi di capire il mood della partita».

I tre punti sono d’obbligo per presentarsi al meglio al “Manuzzi”?
«Credo che presentarsi con un +1, un +4 o un +7 in classifica sia uguale. L’incidenza alla partita sarà data dal risultato della partita».

Non teme di rivivere i fantasmi del passato?
«I fantasmi del passato ci saranno sempre, anche fra tanti anni: io cerco di non farli rivivere. Nella nostra testa dobbiamo fare in modo che non accada quanto già successo. I campionati si vivono su queste emozioni. Sarebbe troppo facile avere una situazione di tranquillità in questo punto della stagione, anzi io ho sempre voluto avere una situazione come quella attuale».

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