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Alvini: «A Vicenza a testa alta, senza snaturare la nostra idea di calcio»

«Tornare a casa con un risultato positivo sarebbe molto importante. Spero di recuperare Rossi, Kargbo e Scappini...».

19.10.2019 16:30

La Reggiana si appresta a partire per Vicenza ancora una volta con le ossa rotte ma con la voglia di continuare a stupire e mantenere un'imbattibilità che dura da ben 9 giornate. Mister Massimiliano Alvini questa settimana ha dovuto fare i conti con tante defezioni, e non è una novità, ma domani forse potrà riabbracciare un atleta la cui assenza si è fatta sentire parecchio nelle ultime giornate.

«Marchi, Lunetta e Costa non sono della partita - ha subito spiegato il trainer granata in fase di presentazione della 10ª giornata di campionato - Scappini e Kargbo sono da valutare, vediamo oggi. I nostri sono tutti infortuni particolari, molti derivanti da traumi e non da problemi muscolari...».

Fausto Rossi come sta?
«È uscito un po' malconcio dall'ultima partita quindi è da valutare oggi così come Martinelli che ha preso una botta alla caviglia e Kargbo che non si è mai allenato per colpa della pedata subìta contro la Triestina. Ci sono tante situazioni in bilico, ma farò di tutto per recuperare Scappini, Kargbo e Fausto Rossi».

Potrebbe scoccare l'ora di Brodic?
«Davanti può giocare lui, per me non è un problema. Lo vedremo in campo certamente questa settimana, se non domani sarà mercoledì contro il Rimini o al "Braglia" nel derby. Brodic si sta ambientendo bene e sono convinto che ci tornerà utile».

Con la rosa ridotta ai minimi termini, giocare tre partite in sette giorni non sarà facile...
«Dal punto di vista mentale devo dire che è fantastico, i miei giocatori sono maturi e non credo avrò problemi. Preoccupa certamente qualche situazione derivata dagli infortuni, ma ho una squadra straordinaria quindi resto sereno». 

Di squadre in grado di ammazzare il campionato per il momento non ce ne sono, il Vicenza però potrebbe diventare una di queste...
«Il Vicenza è stato costruito per vincere e mi viene da sorridere quando sento dire che sperano di arrivare tra le prime tre. Noi siamo la Reggiana e dobbiamo fare il nostro percorso senza pensare troppo agli altri: portiamo rispetto al Vicenza e alla sua tradizione ma domani dobbiamo lavorare per migliorare noi stessi con l'ambizione di crescere come ogni domenica».

Quella di domani è la gara più difficile che avete affrontato fino ad ora?
«Sarà certamente una sfida difficile, alla pari di quelle già giocate contro Triestina, Feralpi e Südtirol. Il match del centenario con il Carpi devo dire che è stata finora la più problematica da gestire, ma è stata anche il top del punto di vista della gestione tecnica, fisica e mentale».

Siete orgogliosi di presetarvi al "Menti" da imbattuti?
«Rimanere imbattuti è più importante. Tornare a casa con un risultato positivo sarebbe molto significativo per la nostra squadra».

Il terreno del "Menti" potrebbe essere un problema?
«Spero sia un po' migliorato rispetto alla gara pareggiata con l'Arzignano. Una partita del genere merita il massimo: sarà una sfida da serie B, vogliamo andare a Vicenza per giocarcela con le nostre idee e i nostri punti di forza».

In partita e in allenamento la sintonia tra Alvini e i giocatori cresce sempre di più...
«Un allenatore se non ha un rapporto empatico con i suoi giocatori può arrivare al massimo al 60% nella loro testa. Per comunicare i propri concetti bisogna avere un rapporto importanti con i calciatori: io voglio allenare prima l'uomo, poi il giocatore. Questa Reggiana è composta da tanti uomini, lo posso assicurare». 

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