Il presidente Ghirelli (a sinsitra) assieme a Nicola Simonelli (a destra)
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Il club granata e Unimore si aggiudicano un Bando Europeo Erasmus +

Il progetto, sostenuto dall'Unione Europea e dalla UEFA, vedrà la Reggiana protagonista nell'attuare una strategia contro l'abbandono scolastico dei giocatori nella fascia 14-19 anni

22.09.2022 19:00

Scuola e calcio giovanile sono due mondi in prima linea nella formazione dei giovani. Da questo assunto è partito il progetto SCALE (Special dual Career paths Against early Leaving from Education and training), nato dal confronto tra l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e A.C. Reggiana 1919 nelle figure del Prof. Loris Vezzali e del Segretario Generale del club Nicola Simonelli.

Il progetto, approvato dall’Unione Europea, mira ad attivare una strategia contro l’abbandono scolastico dei giocatori tra i 14 e i 19 anni, fascia di età nella quale è più frequente il fenomeno della dispersione. Il progetto, sostenuto dalla UEFA e dalla UEFA Foundation for Children, ha respiro internazionale: coinvolge infatti anche le Federazioni di calcio di Malta, Romania, Moldavia, Azerbaijan, un centro di formazione e una associazione scolastica professionale europea. La strategia disegnata prevede percorsi flessibili di cooperazione tra squadre calcistiche e scuole in cui i giovani atleti potranno vedersi riconosciute le proprie attività sportive mentre i club si impegneranno a monitorare il percorso scolastico dei giovani creando una interdipendenza positiva e un modello integrato tra Club, Scuole, Leghe e Federazioni. Il progetto mira inoltre a costruire buone prassi che potranno essere in seguito valorizzate dalle singole Federazioni nell’organizzazione e nella regolamentazione dell’attività giovanile (Licenze Nazionali per le squadre professionistiche e indicazioni generali per le altre società).

Per l’Italia le attività progettuali saranno affidate all’A.C. Reggiana 1919, società professionistica fortemente impegnata sui temi della responsabilità sociale e dell’educazione dei giovani, che le attuerà insieme alla stessa Lega Pro e a Unimore. Il club lavorerà anche come catalizzatore, ponendosi come punto di riferimento per le squadre dilettantistiche del territorio. Attraverso questo percorso, calcio e scuola svilupperanno una interdipendenza ancora maggiore. Il calcio non è più solo un luogo dove imparare, ma anche dove gettare le basi per l’educazione scolastica e la riuscita negli studi mentre la scuola diventa un supporto educativo e cognitivo per valorizzare le proprie competenze nel mondo dello sport.

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