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Diana: «La Reggiana ha una mentalità forte, non sono preoccupato. Ho le idee chiare su chi mandare in campo»

«La sosta ha giovato alla Pistoiese, non so esattamente che squadra affronteremo. Il Modena? Certamente è nei miei pensieri, ma prima vengono due gare importanti. Mercato? Siamo in attesa...»

21.01.2022 18:00

Finalmente si ricomincia. Dopo un mese di attesa la Reggiana e mister Aimo Diana sono pronti a ricominciare da dove si era interrotto il campionato: c’è un primo posto da mantenere e difendere, un sogno (ancora lontano) da raggiungere. Il primo obiettivo è quello di non fallire l’appuntamento di domani contro la Pistoiese, avversaria sicuramente alla portata ma le incognite non mancano…

Mister, cosa la preoccupa maggiormente di questa ripresa dopo la sosta?
«Grandi preoccupazioni non ne ho. Negli occhi abbiamo ancora le ultime partite del 2021 dove abbiamo vinto bene, la voglia quindi è quella di riattaccare la spina in maniera semplice ma non so se ci vorrà del tempo. A me non è mai capitato di avere così tanti casi di Covid, perciò non so quale potrà essere la reazione in campo dei ragazzi ma credo sarà un problema di tutte le squadre. Come ho già detto in passato, la nostra è una squadra dalla mentalità forte, torneremo presto o tardi ad essere quelli che siamo anche perché non potrebbe essere altrimenti…».

Quanti sono stati i casi in totale tra staff e giocatori?
«Dovrebbero essere stati almeno una decina, tutti scaglionati, ma confesso che ad un certo punto ho perso il conto. Questo virus detta legge, dobbiamo andargli dietro».

Fisicamente la squadra come sta?
«Chiaramente abbiamo lavorato in modo diverso: c’è qualcuno che ha fatto una preparazione extra, qualcuno che ha fatto pochissimo. Vedremo che partita ne uscirà…».

Che strascichi ha lasciato il Covid sui ragazzi colpiti?
«Li ho trovati un po’ dimagriti, ma forse è solo una mia impressione. Hanno fatto tutte le visite mediche possibili e sono ok: c’è solo da rimettere dentro un po’ di forza».

La Pistoiese è l’avversaria giusta per ripartire?
«Non lo so. Hanno cambiato allenatore nelle ultime due partite, quindi non siamo certi di come potrebbero giocare anche perché la sosta obbligata a loro ha fatto certamente bene. Il fatto che sia cambiata la società ha inoltre giovato alla squadra permettendole di lavorare in grande serenità. Comunque dobbiamo pensare un po’ meno agli altri e di più a noi stessi».

Qual è la certezza che la Reggiana non ha perso durante la sosta?
«Abbiamo un obiettivo talmente forte e grosso da raggiungere e questa deve essere la nostra certezza. I ragazzi li ho visti allenarsi bene e se non subito torneremo nuovamente ad essere la solita Reggiana».

Quanti giocatori avrà a disposizione per la sfida di domani?
«A parte un paio di giocatori fuori, sono quasi tutti a disposizione. L’ultima settimana è stata l’unica in cui abbiamo lavorato in numero adeguato, ma i ragazzi stanno bene e questo è l’importante».

I giocatori infortunati a fine 2021 come Guglielmotti e Cauz sono recuperati?
«Escludendo i lungodegenti che rivedremo molto più avanti, tutti i ragazzi infortunati hanno recuperato».

Prima della partita è previsto un nuovo giro di tamponi?
«È solamente programmato quello per l’ultimo giocatore ancora positivo. Agli altri non li facciamo fare perché il giocatore si è ammalato durante la sosta a casa e non ha avuto contatti stretti. Nel rispetto delle regole della società non faccio i nomi anche se bene o male con i social ormai è facile capire molte cose. Adesso abbiamo un nuovo protocollo a livello nazionale, io però ho poco da esultare perché sono riusciti a trovarne uno solamente alla quarta ondata…».

Ha già in mente la formazione da schierare?
«Ho le idee abbastanza chiare. Credo che schiererò la formazione che mi dà più garanzie sul piano tattico e anche fisico ma alla lunga tutti rientreranno in condizione. Febbraio sarà un mese in cui mentalità, passione e sudore faranno la differenza: i punti inizieranno a pesare per tutti. Forse non sarà il mese decisivo, ma ci giochiamo sicuramente una bella fetta di campionato. Ci divertiremo…».

Bastano due settimane per arrivare pronti a un ciclo importante di partite?
«In queste due settimane metteremo dentro benzina e carattere. È difficile mantenere la tensione in allenamento..».

Ha parlato molto alla squadra?
«Io non parlo tantissimo, sono intervenuto quando dovevo. Nell’ultima settimana ho cercato di rimettere i ragazzi sul pensiero della partita e siamo tornati a rivedere dei video. È stato un ritorno alle origini non solo per i giocatori ma anche per lo staff. Vedo adesso che mi sta tornando l’ansia da partita che invece prima era venuta a mancare…».

Pensa già al Modena?
«Come si fa a non pensarci… È la partita che tutti aspettano, ma prima ce ne sono altre due: un conto è arrivare al derby a pari punti, un altro arrivarci davanti o dietro. Queste due partite ci devono dare lo stimolo giusto per arrivare pronti a febbraio».

La diffida di Rozzio a due gare dal derby può essere un problema?
«Lui è stato fermo tanto e ha avuto dei problemi quindi non so se domani ci sarà. Non ci piace fare giochetti: l’ammonizione prima o poi arriverà. Pazienza, abbiamo una rosa adeguata».

Le novità tattiche annunciate in precedenza sono ancora in cantiere?
«Il mio pensiero è ancora quello di mettere qualcosa di diverso, ma non ho avuto molto tempo di provare. Ripartiremo con il modulo più adeguato a noi anche in basa a chi si è allenato con maggiore intensità. Detto questo, la ricerca di qualcosa di diverso verrà portata avanti».

Ancora una volta avete girato per i campi della provincia: l’ultima tappa a Bibbiano…
«Il problema dei campi non è nuovo qua e non vogliamo continuare a dargli troppa enfasi. Ne approfitto per ringraziare chi ci ha accolto».

Dal mercato si aspettava di trovare già qualche volto nuovo?
«No perché la sosta obbligata tiene tante squadre “in coperta”. Secondo me con la ripresa dei campionati vedremo che si accelererà qualche trattativa. Noi sappiamo benissimo cosa fare, poi ci sono dei tempi di attesa e se non andrà in porto nulla ce ne faremo una ragione».

Attacco e centrocampo sono i due reparti da rinforzare?
«Lì davanti cerchiamo un giocatore con determinate caratteristiche. A metà campo un ulteriore arrivo potrebbe essere un riempitivo, ma parliamo di un giocatore di livello. Se lo troviamo bene, altrimenti faremo senza. In sostanza in attacco siamo decisi su un giocatore (Arrighini, ndr), a centrocampo non è fondamentale che arrivi un rinforzo».

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