Papetti: «Non perdiamo la fiducia e guardiamo avanti. Ma quello che stiamo facendo ora non basta»
«Non meritavamo di perdere contro la Sampdoria, ma il calcio è veloce e dobbiamo restare equilibrati e positivi. Tre sconfitte di fila pesano, ma la strada è quella giusta. L'arbitraggio? In campo avevamo la sensazione di essere svantaggiati...»

Dopo la sconfitta di Genova contro i blucerchiati, il difensore granata Andrea Papetti analizza il momento della Reggiana, soffermandosi sugli arbitraggi ritenuti sfavorevoli, sui gol subiti e sull’importanza di guardare avanti con fiducia.
Quali sono le prime sensazioni dopo questa sconfitta?
«Parlo per me e per tutta la squadra: siamo stati un po’ penalizzati dall’arbitraggio. Non voglio fare polemica né cercare alibi, ma in campo avevamo la sensazione di essere svantaggiati. Dico solo che il primo gol nasce da un calcio d’angolo con l’ultimo tocco di Pafundi, e sul secondo gol l’arbitro ha fischiato una punizione per un fallo inesistente. Al di là di quanto successo, credo che a Marassi abbiamo fatto bene a livello di atteggiamento e voglia. Non era facile giocare in uno stadio del genere, ma abbiamo provato a imporre il nostro gioco e fare la nostra partita. Ci spiace per le tre sconfitte consecutive: al momento non ci gira bene e la fortuna non ci assiste, ma la strada è quella giusta e dobbiamo restare positivi».
Adesso la Reggiana deve cercare di mantenere lucidità?
«Certo, dopo questa sconfitta non siamo felici, ma sappiamo anche di non meritare di perdere questa partita. È un momento delicato e, al nostro rientro, dovremo solo rimboccarci le maniche e lavorare ancora di più».
È una Reggiana che crea poco in attacco?
«Non spetta a me parlare del lavoro degli attaccanti. Il gioco che facciamo è quello che ci chiede il mister: a volte ci riesce, altre no. Volevamo pressarli alti e ci siamo riusciti. Il nostro gol nasce proprio da una pressione alta con recupero palla e successivo assist di Rover per Portanova».
Come state a livello mentale?
«Queste tre sconfitte pesano, soprattutto l’ultima, che non meritavamo per come si era messa la partita. Erano tutti scontri diretti, quindi era importante non perdere. Il calcio, però, è veloce: tutto può cambiare in un attimo. Queste tre partite non sono andate come volevamo, ma non dobbiamo fasciarci la testa. È fondamentale mantenere equilibrio e fiducia, guardare avanti e fare di più: quello che stiamo facendo ora non basta».


