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Contessa: «Credevo nella vittoria ma dobbiamo essere comunque contenti. Non bisogna fermarsi ora»

«Reggiana e Modena interpretano la partita in maniera diversa, ma forse avremmo meritato di più noi. Magari, con una partita un po' più sporca...»

03.02.2022 01:00

Reggio-Brindisi-Reggio: la settimana del neo papà Sergio Contessa è stata decisamente intensa dal punto di vista chilometrico ed emozionale e nel derby con il Modena è mancato veramente poco per scrivere il lieto fine…

Cosa è mancato per mettere la ciliegina sulla torta alla tua settimana speciale?
«Sinceramente credevo nella vittoria, sia per come è iniziata la partita sia per come è proseguita. Forse in alcune azioni siamo stati un po’ troppo frettolosi e abbiamo sbagliato qualche scelta. Inoltre ci sono stati un po’ di contropiedi che potevamo sfruttare meglio».

In campo siete riusciti a capire chi è più forte tra Reggiana e Modena?
«A livello di ritmo mostrato in campo, forse noi avremmo meritato di più. Tuttavia sulla carta il Modena è una grande squadra che probabilmente interpreta la partita in modo diverso rispetto al nostro. Questo non significa essere superiori o inferiori a loro, ma è solo un’idea differente di calcio che comunque sta portando risultati importanti ad entrambe le squadre».

Sarà un derby fino alla fine?
«Sì, alla fine chi la dura la vince. Bisogna comunque essere contenti di quanto abbiamo fatto oggi, poi forse potevamo portarla a casa anche giocando una partita un po’ più sporca ma purtroppo non è successo».

C’è sempre in voi la consapevolezza di essere una  squadra forte?
«L’abbiamo sempre avuta, anche prima di questa partita. I 55 punti in classifica li fai se hai qualità tecniche e umane, quindi siamo consapevoli di essere forti e siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora».

In carriera di campionati ne hai già vinti. In questo momento cosa bisogna fare per arrivare al traguardo?
«Bisogna continuare ad essere affamati di vittorie come lo siamo stati fino ad ora. Dobbiamo giocare tutte le partite per vincere, indipendentemente dall’avversario e dal campo in cui si va a giocare».

Durante la partita Radrezza ti ha servito da calcio d’angolo per tentare il tiro da limite d’area. Era uno schema preparato?
«E’ uno schema che abbiamo fatto poche volte ma lo facciamo solo quando la squadra avversaria lascia un po’ di spazio al limite dell’area. Quando il Modena è rimasto in dieci, in effetti ha concesso un po’ di quello spazio necessario per provare il tiro. Al contrario, nel primo tempo in quella posizione c’era già Mosti perciò non è stato possibile tentare questa soluzione».

Hai anche provato una sforbiciata ma purtroppo non è andata bene…
«A proposito di scelte sbagliate, se avessi stoppato prima quella palla forse sarebbe andata in maniera diversa. Sono cose che uno prova e ci spera, ma non sempre vengono bene».

Nel mercato di riparazione è arrivato Antonio Porcino, giocatore che era già stato tuo compagno nella Reggina e nel Catanzaro. Sei stato tu a suggerire questo acquisto alla società?
«No, ma ho giocato con Antonio e l’ho sentito anche il giorno prima della sua firma: gli ho detto di venire subito a Reggio per vincere insieme il campionato».


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