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Menichini: «Per vincere a Macerata servono determinazione, rabbia e spirito di sacrificio»

Il tecnico granata traccia la strada per tornare alla vittoria

11.03.2017 14:00

Dopo il pareggio interno col Padova la Reggiana ha praticamente detto addio al sogno della promozione diretta, ma già domani i granata torneranno in campo nella difficile trasferta di Macerata per tentare la scalata alla seconda posizione non potendo però contare su Ettore Marchi all'ennesimo forfait stagionale.

«Marchi per me resta un giocatore importante - ha spiegato il tecnico granata Leonardo Menichini nella consueta conferenza stampa della vigilia - Speriamo di recuperarlo il prima possibile. Ora ha qualche problema fisico da risolvere poi dovrà ritrovare la forma giusta».

Mister, il recupero degli altri infortunati invece come procede?
«Maltese, Pedrelli, Perilli e Riverola stanno lavorando per tornare il prima possibile, ma non c'è una data precisa per tutti».

Sbaffo che autonomia ha?
«Direi buona anche se ultimamente ha accusato qualche acciacco, ma questa settimana si è allenato senza problemi e divertendosi. Confido in una sua buona prestazione domani».

Cesarini sta diventando sempre più leader nella sua squadra...
«È un giocatore che a volte ci fa domandare come mai sia sempre rimasto in Lega Pro, oltre ad essere un ragazzo splendido e un professionista esemplare. Ha recuperato la forma migliore e sta dando un grande contributo alla Reggiana ma ha ancora ampi margini di miglioramento nella gestione della palla...».

A mente fredda, quale pensa sia il valore della Reggiana dopo il big match col Padova? 
«Contro i patavini abbiamo fatto un'ottima prestazione, anzi ringrazio il pubblico per il grande sostegno e gli applausi a fine gara. Tuttavia non dobbiamo accontentarci, io devo creare una mentalità vincente e per farlo serve lavoro quotidiano, spirito di sacrificio e voglia di migliorare se stessi senza cullarsi sulle singole prestazioni».

Il secondo posto è ancora alla portata...
«Dobbiamo vincere il maggior numero possibile di partite senza porci dei limiti. Domani ci giocheremo le nostre possibilità in un campo ostico, ma non dovremo pensare alla classifica». 

Farà ricorso al turnover?
«Non credo, anche perchè ci sono diversi ragazzi infortunati e la squadra finora ha fatto bene, anzi i ragazzi stanno migliorando».

Che partita vi aspetta a Macerata?
«Quella biancorossa è una formazione ostica da affrontare sul proprio campo, concede poco in difesa. Mi aspetto una gara difficile come tante altre, dovremo scendere in campo con la consapevoleza nei nostri mezzi. Determinazione, rabbia e spirito di sacrificio, sono queste le parole chiave: non possiamo pensare di trovare un avversario morbido».

I marchigiani stanno attraversando diversi problemi societari...
«A volte capita che questo tipo di problemi cementifichi il gruppo...».

L'allenatore biancorosso Giunti ha imparato dai suoi insegnamenti?
«L'ho allenato a Brescia: era un ottimo centrocampista, un professionista splendido. Sotto la mia guida e quella di Mazzone ha fatto molto bene, già in campo si vedeva il carisma da leader e credo che abbia trasmesso le sue qualità ai suoi giocatori».

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