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"Storie di Serie B", si alza il sipario sul libro dedicato al viaggio verso la promozione raccontato da Fausto Rossi

Tanti tifosi hanno preso parte all'evento di presentazione che si è tenuto al Circolo Tennis di Canali. Lunghe file per acquistare il volume e farlo firmare al "professore" granata: i ricavi saranno devoluti all'Associazione CuraRE Onlus

04.05.2023 22:00

Storie di Serie B”, edito da Corsiero Editore e patrocinato da AC Reggiana 1919, è un libro dove gli autori Damiano Reverberi e Andrea Panciroli insieme al vicecapitano granata Fausto Rossi ripercorrono la precedente promozione in Serie B, la retrocessione, la mancata promozione dell’anno scorso e, finalmente, la cavalcata vittoriosa culminata a Olbia il 15 aprile. Il volume - acquistabile fin da ora sul sito della casa editrice (click qui) e dal 5 maggio al Reggiana Calcio Store di Via Piccard 16/B al costo di 20 euro - si compone di 120 pagine, arricchite da oltre 50 fotografie di Silvia Casali che ritraggono momenti salienti del gioco, ma anche degli spalti granata. Oltre al racconto giornalistico dei fatti sportivi il libro offre alcuni dietro le quinte attraverso il dialogo con Fausto Rossi, che fornisce uno sguardo sul rapporto tra i compagni, con i vari allenatori e l’importanza del sostegno del pubblico.

L'evento di presentazione, seguito da almeno una cinquantina di tifosi e condotto dal giornalista reggiano Francesco Ferrari, si è tenuto oggi al Circolo Tennis Reggio Emilia dove a fare gli onori di casa è stata la presidente Patrizia Pizzetti, introducendo gli ospiti. Il primo a prendere la parola è stato il dottor Sergio Amarri dell’Associazione CuraRE Onlus alla quale saranno destinati gli introiti prodotti dalla vendita del libro destinati agli autori. «La nostra associazione – ha sottolineato Amarri – è nata nel 2011 per sostenere il progetto MIRE (Maternità Infanzia Reggio Emilia, ndr) che prevede la costruzione di un nuovo padiglione dedicato alle donne, ai neonati e bambini che ne avranno bisogno con reparti di ostetricia, ginecologia, pediatria e neonatologia».

«Il libro nasce in maniera folle il giorno dopo Cesena, quando tutti noi pensavamo che la promozione in Serie B fosse ad un passo – ha spiegato il giornalista Damiano ReverberiL’idea era quella di raccontarla tramite alcune storie. Ci auguravamo che potesse arrivare in fretta per avere pronto il libro già per l’ultima giornata. Poi è successo quello che è successo… La scaramanzia? Devo dire che ci siamo visti la prima volta con Fausto prima della gara contro l’Entella e la seconda prima della Recanatese… Però dopo Olbia i nostri rapporti si sono rasserenati. La prima storia che raccontiamo è quella del suo arrivo a Reggio, partiamo dalle forti emozioni che ha provato in carriera prima di vestire la maglia granata. Il libro cerca di mettere il focus su aspetti che in questi anni hanno contraddistinto la vita di Fausto, della Reggiana e della città di Reggio». «La scelta di coinvolgere Fausto è stata naturale e immediata – ha proseguito Andrea PanciroliIn questi quattro anni ha dimostrato tutti i valori che possiede come giocatore e come uomo, è un ragazzo sempre disponibile che ci ha messo la faccia nel bene o nel male. A noi reggiani piace chi fa pochi proclami e ci mette la faccia. Inoltre, è riconosciuto da tutti come uno dei giocatori più rappresentativi della squadra. Cosa manca nel libro? Purtroppo, o per fortuna, non siamo riusciti ad approfondire gli ultimi giorni di campionato più del dovuto e non sono presenti le foto e le storie dell’ultima gara in casa con l’Imolese perché il libro era già in stampa. Qualcuno pensa che io sia un oracolo? Devo dire che dopo il pareggio con il Pontedera ho pronosticato a Damiano che il Cesena avrebbe battuto l’Entella e così è stato. Poi ho pronosticato il pareggio dei liguri a Lucca con il nostro sorpasso ed è andata così. Poi a Olbia ho detto a Damiano che la recanatese ci avrebbe fatto un favore…». «Corsiero Editore ha colto subito la proposta di Damiano – ha precisato Andrea Casoli, titolare della casa editrice – Questo libro nasce per celebrare il successo ma è tutt’altro che banale, si ripercorrono momenti complicati ed è un volume destinato a durare oltre questo campionato vittorioso. Si racconta di come lo sport può essere uno specchio della vita e Fausto l’ha fatto molto bene. Mi è sembrata una bella occasione per festeggiare questa città che non sempre sa farsi i complimenti. La scommessa mia è seguita alla loro e spero sia vincente, ma questo lo decreteranno i lettori. Ringrazio inoltre Silvia Casali che ha risposto con grande entusiasmo concedendoci le sue bellissime foto che catturano emozioni e raccontano una storia in maniera non banale». 

«Stavo prendendo il treno in stazione a Torino per tornare a Reggio quando mi hanno telefonato e ho subito pensato che fosse un’idea folle – ha confessato Fausto Rossi, il grande protagonista del libro – Mi hanno chiesto se sono scaramantico: non lo sono più di tanto anche se ho qualche rito personale prima di entrare in campo. Non è stato difficile ripercorrere le emozioni vissute, io non ho problemi a esprimerle. Il percorso fatto dalla Reggiana in questi quattro anni è simile al mio, sono venuto a Reggio in un momento particolare in cui non si sapeva se fossimo in Serie C o in Serie D e la chiamata del ds Doriano Tosi è stata importante e rassicurante: ho detto di sì senza pensare ai soldi, ma per venire a dare una mano a una squadra dalla storia importante. Arrivavo da un’esperienza in Romania difficilissima al Craiova: ero andato là per vincere e giocare in Europa League, dove ho affrontato Milan e Lipsia, ma ho avuto difficoltà con il mio primo infortunio pesante lontano da casa, arrivato nel momento in cui era appena nato mio figlio Leonardo e proprio nel periodo in cui si era ammalata mia madre. Quindi ho avuto un attimo di sbandamento… e quando sono rientrato, senza motivo, il presidente mi ha messo fuori rosa. Il primo giorno a Reggio? Devo proprio dire che Alvini è un “matto”: me lo sono ritrovato davanti, al raduno della squadra presso la vecchia sede della Reggio Audace, e mi ha subito squadrato con il suo sguardo profondo e mi ha detto di seguirlo perché mi avrebbe fatto tornare voglia di giocare a calcio. E così è stato. Mi piace prendermi delle responsabilità e ho gradito il fatto che credeva in me. Se abbiamo avuto paura dopo la Recanatese? Al di là di quello che si poteva fare vedere, ne abbiamo avuta tanta perché l’obiettivo stava scappando di mano ed era fondamentale essere promossi in questa stagione. E proprio in quel momento è venuta fuori la scaramanzia quando parlavo con Damiano e Andrea… poi dopo OIbia abbiamo concluso il libro rapidamente».

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