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Grammatica: «Juve Stabia avversaria temibile ma conosciamo i suoi punti deboli»

Il direttore sportivo granata ripone fiducia nella squadra di Menichini

17.05.2017 13:30

Il primo atto dei playoff è stato superato non senza sudare le proverbiali sette camicie e ora la Reggiana è attesa da un doppio confronto contro la temibile Juve Stabia. Il direttore sportivo Andrea Grammatica, in una lunga intervista pubblicata oggi dal Resto del Carlino, prova a fare il punto della situazione in casa granata. 

«Dopo aver toccato il fondo contro il Forlì - spiega il ds - la squadra ha dato risposte importanti dal punto di vista caratteriale e dell’orgoglio, altrimenti una gara come quella di domenica sarebbe finita diversamente». 

Sono arrivate risposte importanti da parte di quei giocatori che nell'ultimo periodo avevano deluso: «Carlini è stato preso per colmare la partenza di Manconi che voleva cambiare aria, è un giocatore che l’anno scorso era in Serie A e non lo scopro di certo io. Sbaffo se avesse continuità di rendimento non giocherebbe in Lega Pro, ma vicino alla porta può risultare decisivo». 

Contro la Feralpi ha preoccupato la condizione atletica dei giocatori: «Probabilmente la tensione nervosa ha aumentato la fatica, ma stiamo già lavorando per migliorare in vista della sfida di sabato sera. Mancherà Rozzio ma abbiamo altri difensori di spessore come Spanò, Trevisan e Sabotic poi non è detto che la stagione dell'ex Pisa sia già finita...». 

La Juve Stabia sarà un'avversario ostico ma ha dei punti deboli: «I campani hanno un grande potenziale offensivo e giocatori importanti come Lisi, Cutolo e Kanoute ma sono attaccabili difensivamente. Se giocheremo senza paura potremo farcela».

Fondamentale l'apporto dei tifosi: «A Parma sono stati favolosi, spero siano tanti anche contro la Juve Stabia ma a volte è meglio uno stadio non stracolmo ma con la gente che tifa per tutti i 90 minuti piuttosto che averete tante persone che non partecipano».

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