Primo Piano

Mister Diana: «La Reggiana c'è. Sono curioso di vedere all'opera i ragazzi»

«A Piacenza giocheremo una partita vera, come se fosse di campionato, quindi serve massima concentrazione. Trarrò le prime conclusioni dopo il 31 agosto, a mercato chiuso»

21.08.2021 16:00

Aimo Diana non vede l’ora di iniziare a fare sul serio e domani pomeriggio al “Garilli” di Piacenza avrà l’occasione di vedere all’opera per la prima volta la sua Reggiana in 90 (o 120) minuti dove la palla scotterà veramente e ogni occasione creata o concessa potrà risultare determinante.

«Siamo pronti e con la testa giusta – ha dichiarato il tecnico granata alla vigilia del primo turno della Coppa Italia Serie C 2021/22 – Mentalmente quindi stiamo bene perché è da tanto che aspettavamo gare ufficiali. Dal punto di vista fisico diciamo che sarei preoccupato se stessimo benissimo a questo punto della stagione: qualche affaticamento o fastidio c’è e le gambe non girano al massimo, ma è così per tutte le squadre. La partita di domani è una tappa di avvicinamento al campionato e ci deve dare dei segnali. Onestamente sono curioso di vedere i ragazzi all’opera…».

Ora per lei arriva il momento di fare le prime scelte importanti…
«Non mi preoccupare fare scelte, anzi è meglio avere abbondanza di opzioni. Innanzitutto, credo che ci voglia razionalità: se pensiamo che la retrocessione dalla B comporti automaticamente la promozione nel campionato successivo siamo sulla strada sbagliata, anche perché in queste stesse condizioni ci sono altre squadre. Non c’è e non ci sarà mai nulla di scontato, i parametri veri li vedremo dopo il 31 agosto. Il mercato è ancora aperto quindi faremo i conti con la realtà dei fatti a inizio settembre».

Il mercato influisce sulla testa dei giocatori?
«Il mercato deve influenzarli. Ho fatto il calciatore e so che ti porta via qualcosa: i ragazzi devono imparare a gestirlo e lo stesso vale per noi allenatori. Poi ci sono anche delle valutazioni societarie che escono dalla mia sfera di influenza».

Può fornirci un’anticipazione su quella che sarà la formazione di domani?
«E’ difficile fornire delle anticipazioni anche perché io mi porto dietro dei dubbi fino a ridosso della gara. Abbiamo una squadra costruita con caratteristiche diverse, quindi ho la possibilità di poter svariare fino all’ultimo schierando un calciatore o un altro…».

I giocatori saranno tutti a disposizione?
«Stanno tutti bene a parte Muroni, fermo in via precauzionale a causa di una caviglia gonfia dopo lo scontro che ha avuto mercoledì in amichevole. Credo però che lo rivedremo in campo già martedì».

Che partita si aspetta contro il Piacenza?
«Il Piacenza secondo me è una squadra più strutturata rispetto a quella che ho affrontato nello scorso campionato, con dei giocatori interessanti: ci troveremo di fronte una formazione quadrata e che sa cosa fare avendo cambiato poco. In campo mi aspetto una partita vera, come se fosse di campionato, ed è meglio che sia così per entrare subito nell’ottica giusta».

È contento del cammino di preparazione fin qui svolto dalla sua squadra?
«Secondo noi siamo leggermente in ritardo sui carichi di lavoro: ciò è dovuto al fatto che in rosa ci sono giocatori che arrivano da preparazioni diverse quindi abbiamo dovuto equilibrare i carichi. A livello tecnico e tattico dobbiamo migliorare tanto, non c’è molto tempo a disposizione ma sono contento del lavoro fatto sin qui».

Che indicazioni ha tratto dalle ultime uscite, seppur amichevoli?
«A Lecco, nonostante avessimo preparato la partita in poco tempo, ho visto dei bei concetti nei primi 25 minuti e non era scontato dopo tre settimane di lavoro. Io non invento calcio, cerco solo di dare dei concetti ai ragazzi e credo che loro arriveranno a mostrare qualcosa di interessante e forse si è già visto. Magari per chi viene da cambiamenti importanti serviranno diverse partite per integrarsi quindi dobbiamo aspettare qualche giornata di campionato per vedere il vero valore della squadra».

La manovra palla al piede è l’unica arma a disposizione della sua Reggiana?
«In campo ho tanti giocatori che vogliono la palla sui piedi e a me sinceramente questo tipo di gioco piace. Se poi non porterà a nulla abbiamo le caratteristiche per cambiare e io non mi considero un allenatore integralista. Quando vedo che qualcosa non funziona sono disponibile a fare delle modifiche».

I tifosi a partire da domani torneranno al vostro fianco sugli spalti. Il pubblico di Reggio si aspetta una stagione importante: sente il peso di questa pressione?
«So che l’aspettativa è diversa rispetto a quella che potevano per esempio avere i tifosi del Renate ed è giusto che sia così, ma nonostante il peso e l’importanza differente della piazza siamo comunque nella stessa categoria e dobbiamo prenderne atto. Serve molta razionalità e io aspetterò la fine del mercato per guardare in faccia la realtà delle cose: sono convinto che i tifosi, tutto sommato, abbiano questa capacità di lettura».

La maggiore pressione, quindi, non sarà un problema per lei?
«Se voglio fare un percorso importante come allenatore devo passare anche da questi step affrontandoli a testa alta».

Commenti

Giovedì 26 agosto la squadra e le nuove divise si presentano al pubblico
In Coppa Italia contro il Piacenza debutta il quarto kit ufficiale