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Varone: «Per tenermi allenato sto diventando matto. Non vedo l'ora di tornare a giocare»

Il puma granata "in gabbia" non perde la speranza: «Essere positivi in questo momento è dura, ma se tutti rispettano le regole ne verremo fuori»

23.03.2020 21:00

Fermare Ivan Varone sul rettangolo verde non è facile, ma ora che il calcio si è preso una pausa anche il puma granata ha dovuto premere il tasto "stop", in attesa del ritorno alla normalità.

«Essere positivi in questo momento è dura - spiega il centrocampista classe '92, intervistato da TuttoC.com - Siamo chiusi in casa da 25 giorni dopo il caso di Favalli che ci ha toccato direttamente, ma quello che mi dispiace di più è non poter portate mia figlia a giocare all'aperto. Stare in casa è l'unica cosa che possiamo fare, mi auguro che lo capiscano tutti quanti. Rispettando le disposizioni che ci vengono date ne possiamo venire fuori, altrimenti la vedo dura...». Rinunciare agli allenamenti non è stato semplice per Varone. «Provo qualsiasi cosa per tenermi in forma: gioco con mia figlia, corro e faccio esercizi. Vicino a casa c'è un parco dove andavo a fare lavori di corsa e con la palla ma è stato chiuso dopo l'ultima ordinanza. Correre sul cemento non è il massimo e non ho tutto il materiale che mi servirebbe per farlo...».

Il ritorno in campo non sembra vicino. «Mi mancano lo spogliatoio e i momenti condivisi con i compagni. Stava andando tutto alla grande in campionato e segnavo pure tanto, adesso però restiamo in attesa di belle notizie. Non si sa come e quando riprenderemo, ma se lo faremo sarà come ripartire da zero». Parole dolci per mister Alvini: «Il modo di giocare che ha impostato esalta le mie caratteristiche e mi dà la possibilità di inserirmi negli spazi. È un preparato, lo rivedremo in cateogire superiori. Speriamo di poterci andare con la Reggiana».

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