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Diana: «Allenamento dispendioso e positivo. Dopo la pausa dovremo lavorare sulla mentalità, ma i segnali sono buoni»

«Preoccupato dal mercato? No, è ancora lungo e ho grande fiducia: alla fine avremo una squadra molto forte. Certe situazioni mi mettono a disagio ma devo saperle gestire e, come l'anno scorso, tutto si sistemerà»

13.08.2022 18:30

«È stato un bell’allenamento perché dall’altra parte c’era una squadra abbastanza esperta e pronta per giocare, poi fa bene trovare un po’ di nervosismo visto che non è facile allenarlo – ha sottolineato mister Aimo Diana al termine dell’allenamento congiunto con la Piccardo TraversetoloCredo che l’atteggiamento sia stato buono, mancavano diversi atleti quindi è stata anche l’occasione per mettere all’opera altri ragazzi».

Si riferisce a Shavy Resouf?
«Sì. È un ragazzo francese classe 2002, esterno e centrocampista che abbiamo provato a sinistra. Lo avremo assieme a noi in questi giorni per valutarlo attentamente».

L’assenza di Cremonesi deve preoccupare?
«Aveva un affaticamento, da mercoledì sarà di nuovo in squadra. Purtroppo tornerà a fine settembre dovendo scontare tre giornate di squalifica, quindi non volevamo affrettare i tempi di recupero».

È indispettito dal posticipo del campionato al 4 settembre?
«Sì perché dal 10 luglio lavoravamo per essere pronti il 28 agosto, ma sono abituato ai cambiamenti in corsa in Serie C…».

Non pensa che sia arrivato il momento di mettere alla prova la squadra con avversari di livello superiore?
«In realtà avremmo dovuto giocare con la Juve Under 23 per alzare il livello, ma dato che il campionato è slittato di una settimana altrettanto farà questa amichevole che giocheremo domenica prossima. Il sabato successivo invece giocheremo con l’AlbinoLeffe, senza dimenticare i confronti settimanali con la Primavera. In questa fase di ritiro, comunque, anche questo allenamento congiunto è stato molto dispendioso. Ora stacchiamo tre giorni perché è un mese che lavoriamo e quando ritorneremo sarà il momento di accelerare sotto il profilo della mentalità e della voglia ma i segnali rispetto all’anno scorso sono buoni e i giocatori sono più abituati ai nostri carichi».

Anche a pochi giorni dal Ferragosto i tifosi hanno fatto sentire la loro presenza al campo…
«Non mi sorprendono più, anche durante gli allenamenti settimanali vediamo che c’è più gente rispetto al passato. Hanno grande aspettativa e lavoriamo per renderli felici, sono la nostra forza e quando vengono in tanti allo stadio so che i ragazzi alzano l’asticella».

Però in molti si preoccupano per l’andamento del mercato: cosa si sente di dire loro?
«So che sono andati via giocatori di un certo livello, ma ne arriveranno nuovi altrettanto importanti. Ho grandissima fiducia, so che avremo una squadra molto forte e l’ho detto anche ai miei collaboratori di non preoccuparsi. Stiamo vivendo una fase particolare di mercato, i giocatori andati via lo hanno fatto perché c’erano situazioni che vanno al di fuori del nostro volere, ma sono convinto che saremo molto competitivi. Il mercato è lungo, ho grande fiducia».

La squadra è già forte?
«Sì lo è, bisogna sistemare due o tre situazioni e lo faremo a centrocampo, a sinistra, e in avanti dove cerchiamo un attaccanti forse non con le stesse caratteristiche di Zamparo e lo stesso si può dire del sostituto di Radrezza che avrà caratteristiche diverse ma sarà un giocatore altrettanto importante. Non bisogna avere fretta e lo dimostra quando accaduto l’anno scorso quando negli ultimi giorni di mercato sono arrivati giocatori importanti. Nella mia metodologia di lavoro, per inserire un giocatore nuovo ci vuole tempo ma quelli forti ci mettono poco a capire cosa fare. Conosco questo mercato di Serie C, sto conoscendo bene il direttore e sono convinto che riuscirà a darmi una squadra ulteriormente importante».

Ad oggi ci sono sei attaccanti in rosa: questo può essere il numero giusto?
«In attacco ci sono giocatori con caratteristiche diverse tra loro. Rosafio, per esempio, lo utilizzo più volte come interno di centrocampo e lo stesso Pellegrini, che ha potenzialità importanti, è una prima punta ma raccorda bene da trequartista quindi ci può permettere di giocare con altri due davanti. Io ho sempre puntato sul fatto di avere giocatori in grado di variare in corsa e continuiamo su questo aspetto».

Diversi atleti però sembrano sul piede di partenza, per esempio Arrighini…
«Su di lui ci sono determinate situazioni di mercato, ma ora siamo pochi e mi dà la disponibilità a giocare anche se non ha la testa pienamente qui. Qualcun altro magari preferisce aspettare l’evolversi di certe situazioni che si presentano all’ordine del giorno, come Camigliano e lo stesso è stato per Neglia. A tutti loro voglio bene, queste situazioni mi mettono a disagio ma devo saperle affrontare. L’anno scorso avevamo da gestire i casi di Radrezza e Varone, ma come sempre tutto si sistema. Quando ci saranno i tre punti, i rinnovi di contratto e tutte le altre questioni passeranno in secondo piano».

Nella passata stagione erano presenti due “titolari” per ogni ruolo, ora invece ci sono più giovani che si contendono una maglia…
«Questa è una scelta societaria: mettiamo dentro qualcosa di diverso, magari dei giovani con già esperienza alle spalle, come Pellegrini, e magari una scommessa come Varela oppure Orsi che stiamo valutando e dà buone impressioni. Io credo che al 1° settembre avremo una squadra con doppi ruoli completi e di ottima qualità».

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